Stop pignoramento per questi fortunati cittadini, una tregua per i debitori

Basta pignoramenti per le famiglie a basso reddito, dal Governo arriva una misura che tutela i cittadini in difficoltà economiche. Cambia anche il minimo vitale impignorabile.

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Per alcuni fortunati cittadini che hanno contratto dei debiti c’è una buona notizia. Il Governo ha deciso di dare un po' d'ossigeno alle famiglie a basso reddito con lo stop al pignoramento delle pensioni fino a 1.000 euro. Lo prevede un emendamento del decreto Aiuti bis, in attesa della conversione definitiva della Camera. Inoltre aumenta il “minimo vitale impignorabile" cioè la soglia che non può in nessun caso essere aggredita dai creditori. Non sarà più di 702,42 euro ma aumenterà di qualche centinaio di euro. Questo aiuterà i cittadini a chiudere i debiti con il Fisco e a vivere la vita con maggiore serenità.

Stop pignoramento: chi sono i fortunati pensionati che non avranno più problemi con il Fisco

Come abbiamo anticipato poc’anzi, non ci saranno più pignoramento su pensioni e assegni sociali di importo inferiore ai 1.000 euro. Una bella notizia per tutti i pensionati con problemi con il Fisico: stop cartelle esattoriali e pignoramento dei beni mobili e immobili. L'emendamento che mette un tetto massimo al pignoramento della pensione va a modificare quanto previsto all’articolo 545 del Codice di Procedura Civile relativo ai crediti impignorabili:

“Non possono essere pignorati i crediti alimentari, tranne che per cause di alimenti, e sempre con l'autorizzazione del presidente del tribunale o di un giudice da lui delegato e per la parte dal medesimo determinata mediante decreto”.

Che succede alle pensioni sopra i 1.000: sono pignorabili?

Le regole del pignoramento restano invariate per chi percepisce pensioni sopra i 1.000 euro. In particolare si potrà pignorare soltanto la parte eccedente questa soglia. Facendo un esempio pratico, vuol dire che un pensionato che percepisce 1400 euro dovrà preoccuparsi soltanto dei 400 euro che superano tale soglia, e che è ancora aggredibile dai creditori.

Cambia in meglio il minimo vitale

Nel nostro ordinamento esiste “il minimo vitale impignorabile" cioè una soglia che salvaguardia dalla povertà assoluta e impedisce che il debitore possa restare senza mezzi per vivere. Tale limite fino a poco fa superava di poco i 700 euro, mentre adesso il Governo vuole innalzarlo a 1.000 euro mensili.

Dunque in nessun caso si potrà pignorare le somme al di sotto dei 1.000 euro mentre su quelle eccedenti vale la regola di “un quinto”. In altri termini, su una pensione di 1.200 euro al mese si può pignorare soltanto un quinto della parte eccedente, cioè un quinto di 200 euro. Nel caso analizzato stiamo parlando di 40 euro.

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