Gli stranieri possono votare per comunali e referendum?

Presto alle urne: come devono comportarsi i cittadini stranieri? Possono esprimere il voto e di che documenti hanno bisogno? I dettagli.

Gli stranieri possono votare: hanno diritto di voto se sono presenti determinati requisiti, richiesti proprio dalla legge italiana. Questi sono strettamente legati all’appartenenza alla comunità europea e valgono per alcune tipologie di elezioni (si badi bene, non per tutte). 

In Italia, la normativa elettorale si basa sui principi contenuti nella Costituzione. Fu nel 1945 che il suffragio universale fece l’ingresso nel nostro Paese, con la successiva applicazione del 1946. Fino a quel momento, il voto veniva concesso solo in dipendenza del ceto, dal sesso o dall’appartenenza culturale. Possiamo quindi affermare che è un diritto che abbiamo guadagnato con sacrificio e, come tale, andrebbe sempre onorato.

Il diritto di voto viene considerato un dovere civico e ogni cittadino italiano ha il dovere di porlo in atto, seguendo le normative vigenti. Nonostante ciò, non esiste alcun obbligo e chi non vota non subisce conseguenze (come accadeva in passato, quando ci si doveva rivolgere al sindaco, informandolo delle motivazioni per le quali si era scelto di non votare).

Anche gli stranieri che risiedono nel nostro Paese, come abbiamo detto, godono di questo diritto/dovere: vediamo con quali condizioni e in quali casi sono ammessi alle urne.

Voto agli stranieri: come funziona per cittadini comunitari 

Un cittadino comunitario è un cittadino di uno dei Paesi membri dell’Unione Europea. Come tale, rientra nella legislazione europea e può esercitare alcuni diritti e doveri in singoli Paesi, sempre seguendo le normative del singolo Stato.

Come cittadino comunitario, può votare in Italia e per poter esercitare il suo diritto deve avere la residenza nel Paese: può richiederla presentando la domanda, con relativi documenti, negli uffici appositi, sempre in un tempo limite massimo che gli consenta di esercitare, poi, il suo diritto di voto.

Il diritto acquisito gli permette di votare:

  • alle elezioni comunali nello Stato in cui risiede;
  • alle elezioni del Parlamento europeo nello Stato in cui risiede.

Nello specifico, per quanto riguarda le elezioni amministrative (cioè le comunali), il cittadino comunitario che intende votare deve inviare una richiesta apposita al proprio Comune, rispettando le seguenti condizioni:

  • la richiesta di iscrizione alla lista apposita va fatta entro 5 giorni dalla convocazione dei comizi elettorali;
  • deve avere la cittadinanza italiana;
  • deve aver fatto richiesta di iscrizione alla relativa anagrafe;
  • deve avere un indirizzo di residenza nel Comune in cui si trovano le elezioni.

Tutti i documenti che attestano quanto scritto sopra, vanno presentati negli uffici comunali che si occupano del procedimento.

Per quanto riguarda il Parlamento europeo, invece, la richiesta di iscrizione alla lista apposita va fatta entro 90 giorni prima della data delle elezioni. Questa tempistica è fondamentale, perché permette di rientrare pienamente negli aventi diritto al voto nei giorni in cui le urne sono aperte.

Anche in questo caso è necessario produrre tutta la documentazione che attesti:

  • l’effettiva cittadinanza nel Paese membro;
  • la volontà di votare solo ed esclusivamente in Italia;
  • l’indirizzo di residenza;
  • l’indirizzo del paese d’origine;
  • la certificazione che attesta la mancanza di impedimenti al voto (di tipo giudiziario, civile o penale).

Una volta ottenuto il permesso al voto, il cittadino può esercitarlo senza impedimenti.

Stranieri extra comunitari e diritto di voto: cosa sapere

I cittadini extracomunitari sono persone che non hanno la cittadinanza in nessuno dei paesi membri dell’Unione Europea. Si tratta, quindi, di persone provenienti da un luogo riconosciuto come extra-comunità europea, da qui il nome usato come appellativo.

In quanto tali e senza la cittadinanza italiana, è impossibile per loro poter votare sia per le amministrative che per l’elezione del Parlamento europeo.

Il solo permesso di soggiorno non permette di accedere al voto: serve la documentazione completa descritta sopra. Più volte sono state chieste modifiche al regolamento, ma ad oggi la situazione rimane invariata: i vari decreti usciti nel corso degli anni non riconoscono ancora i cittadini extra UE come persone aventi diritto al voto in Italia.

Leggi anche: Referendum abrogativo: significato e quorum

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