Successione: cos’è? Come funziona? Ecco La guida completa!

Successione: che cos'è? Come funziona? Quanto costa? Ecco la guida completa!

Successione: che cos’è? Come funziona? Quanto costa? Ecco la guida completa!

In questo articolo, mostreremo chi deve presentare e chi è esonerato dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione, approfondendo quando e come va presentata, quali documenti servono, chi paga le spese, quanto costa la tassa di successione e che succede se non viene fatta la Successione entro 12 mesi.

Qua sotto potrete prendere visione di un breve video, il quale è stato realizzato ed è stato pubblicato sul canale YouTube di “Avv. Angelo Greco – Questa è la legge”, nel quale viene spiegato, in una maniera estremamente chiara e precisa, tutto quello che riguarda le successioni ed, in particolare, quali sono le cose che bisogna sapere quando si diventa eredi.

Inoltre, se sei interessato ad approfondire questa tipologia di argomenti, se vuoi risolvere dei dubbi sulla legge o per qualsiasi altra esigenza, ti consiglio di recarti sul sito web “La Legge per Tutti – Informazione e consulenza legale”.

Come fare la Successione in caso di morte?

Nello specifico, per poter effettuare una successione in caso di morte bisogna rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate, sia in maniera fisica che in modalità telematica, oppure c’è la possibilità di farsi assistere da un CAF (Centro di Assistenza Fiscale), da un commercialista o da qualunque altro intermediario abilitato per eseguire questa particolare procedura.

In particolare, bisogna farsi consegnare il modello da una sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate oppure provvede a scaricarlo direttamente sul relativo sito online. A questo punto, se non si sa come procedere, basterà chiedere informazioni allo sportello della sede dell’AdE oppure telefonando al rispettivo servizio clienti.

Dichiarazione di Successione: che cos’è?

Il modulo di cui abbiamo parlato nel corso del precedente paragrafo è quello relativo alla Dichiarazione di Successione. Ma che cos’è questo particolare documento?

In sostanza, quest’ultima deve essere presentata entro 12 mesi dall’inizio della successione, la quale avviene con la morte del contribuente, dai seguenti soggetti:

  • Gli eredi;
  • I chiamati all’eredità;
  • I legatari.

Questa dichiarazione che deve essere fornita dai suddetti soggetti può essere presenta all’AdE in tre diverse modalità:

  • Compilandola e trasmettendola, in modalità telematica, attraverso il software e la procedura prevista all’interno del sito online dell’Agenzia delle Entrate;
  • Consegnandola direttamente presso uno sportello, all’interno di un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate;
  • Delegando questa procedura e facendosi assistere da un qualsiasi intermediario abilitato, come un CAF o un commercialista.

Chi deve presentare la Dichiarazione di Successione?

Senza perderci troppo in chiacchiere e andando subito al sodo, ecco quali sono quei soggetti che hanno l’obbligo di presentare la Dichiarazione di Successione:

  • Gli eredi;
  • I chiamati all’eredità;
  • I legatari;
  • I rappresentanti legali degli eredi e dei legatari;
  • I presunti eredi che vengono immessi nel possesso dei beni del contribuente, in caso di sua assenza o di morte presunta;
  • Gli amministratori del patrimonio ereditario;
  • I curatori delle eredità giacenti;
  • Gli esecutori testamentari;
  • I trustee.

Chi è esonerato dall’obbligo di presentare la Dichiarazione di Successione?

Passiamo adesso a vedere, invece, quali sono quei soggetti che sono esonerati dall’obbligo di presentare la Dichiarazione di Successione. In particolare, sono esonerati dalla presentazione di questo particolare documento coloro che presentano i seguenti requisiti e le seguenti condizioni:

  • Se l’eredità viene assegnata dal contribuente defunto ai suoi parenti in linea retta, ovvero i genitori, il coniuge ed i figli;
  • Se l’eredità risulta avere un valore non superiore a 100.000 euro;
  • Se l’eredità non comprende al suo interno né beni immobili né diritti reali immobiliari.

Quanto tempo si ha per fare la Successione?

Negli ultimi due paragrafi abbiamo avuto modo di vedere quali sono i soggetti che devono obbligatoriamente presentare la Dichiarazione di Successione all’Agenzia delle Entrate, ma passiamo ora ad approfondire questa tematica, andando a vedere quanto tempo si ha per effettuare questa particolare procedura.

In particolare, i soggetti sopra citati hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione entro 12 mesi dall’inizio della successione, il quale coincide con la morte del contribuente.

Come va presentata la Dichiarazione di Successione?

La presentazione di questa dichiarazione presso l’Agenzia delle Entrate ed il conseguente rilascio della ricevuta da parte di quest’ultima può essere utile, se non indispensabile, per poter accedere ai beni mobili del parente defunto, come ad esempio il suo conto corrente oppure i suoi titoli di credito.

Come abbiamo già visto all’interno di questo breve articolo, questa procedura può essere effettuata in tre modalità diverse:

  • Presso una sede fisica dell’AdE;
  • Delegando l’invio della dichiarazione ad un intermediario abilitato.

Per compilare questo documento, servendosi dell’apposito software dedicato, e per trasmetterlo online all’Agenzia delle Entrate, bisogna effettuare l’autenticazione sul sito web di quest’ultima, utilizzando le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Dichiarazione di Successione: inviala tramite il software online dell’Agenzia delle Entrate!

Continuiamo ad approfondire, dunque, la tematica che riguarda l’invio della dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, in modalità telematica. Per effettuare questa procedura occorre servirsi di un apposito software dedicato, che potrai trovare direttamente sul sito dell’AdE, cliccando su questo link.

Questo software, il quale è stato creato e si è cominciato ad utilizzarlo a partire dal 23 gennaio 2017, ti consente di compilare passo dopo passo tutti i campi relativi al modulo da trasmettere all’Agenzia delle Entrate.

Come possono presentare la Dichiarazione di Successione i cittadini residenti all’estero?

A differenza di coloro che si trovano all’interno del territorio italiano, i cittadini che sono residenti in un Paese estero avranno comunque la possibilità di trasmettere all’Agenzia delle Entrate la loro Dichiarazione di Successione, ma dovranno farlo in maniera diversa.

Infatti, costoro hanno la facoltà di inviare il modello cartaceo, qualora siano impossibilitati a trasmettere questo documento attraverso il software dedicato.

La modalità con la quale i residenti all’estero dovranno inviare la dichiarazione tramite posta raccomandata oppure con un altro servizio equivalente.

Quali documenti servono per la Successione?

Andando subito al sodo, ecco la lista completa dei documenti che sono necessari al fine di poter ultimare la compilazione della Dichiarazione di Successione:

  • Il certificato di morte;
  • Il certificato di residenza del defunto;
  • Una copia del documento d’identità e della tessera sanitaria, sia del defunto che degli eredi;
  • Lo stato di famiglia storico, risalente alla data precedente al momento della morte;
  • La copia del testamento;
  • La dichiarazione sostitutiva di atto notorio, contenente all’interno l’iscrizione di tutti gli eredi;
  • Il rogito di tutti i beni immobili;
  • Una dichiarazione della banca e delle Poste relativa al possesso di beni mobili di proprietà del defunto;
  • Il codice IBAN del soggetto che effettua la dichiarazione.

Successione: quali tasse bisogna pagare? Chi le paga?

Ecco quali sono le tasse che bisogna pagare nella Successione:

  • L’imposta di bollo;
  • L’imposta catastale;
  • L’imposta ipotecaria;
  • La tassa ipotecaria ed i tributi speciali.

Ma chi è che paga queste imposte? Nello specifico, queste tasse devono essere versate da tutti quei soggetti che beneficiano dell’eredità, in misura proporzionale al grado di parentela di ognuno di essi con il defunto.

Come si paga la tassa di Successione?

Dopo che il dichiarante abbia provveduto a trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modulo per la successione, quest’ultima manderà indietro un avviso, il quale contiene la tassa da versare, tramite modello F24, entro 60 giorni da questa notifica.

Se, invece, viene superato questo termine per il pagamento dell’imposta di successione, allora a quest’ultima saranno applicate anche delle sanzioni, oltre agli ovvi interessi di mora.

Ma, in particolare, esistono tre diverse modalità per provvedere alla liquidazione di questa tassa, ossia:

  • Recandosi presso la propria banca (anche con addebito diretto);
  • Recandosi presso un ufficio postale;
  • Allo sportellista della sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate, tramite modello F24, inserendo gli opportuni codici tributo.

Quanto costa la tassa di Successione?

Ma quali sono i costi che bisogna sostenere per poter liquidare questa tassa di successione? In particolare, le rispettivi aliquote e le franchigie di quest’ultima sono disciplinate all’interno dell’art. 2, Comma 48, del Decreto Legge n. 262 del 3 ottobre 2006 e ammontano a:

  • Il 4% per l’eredità concessa ai parenti in linea retta, ovvero i genitori, il coniuge ed i figli (franchigia pari a 1 milione di euro);
  • Il 6% per l’eredità concessa a fratelli, sorelle, altri parenti entro il quarto grado, affini entro il terzo grado (franchigia pari a 100.00 euro, ma solo per fratelli e sorelle);
  • L’8% per l’eredità concessa a chiunque altro ne benefici (franchigia pari a 1,5 milioni di euro).

Cosa succede se non viene fatta la Successione entro 12 mesi?

Se la dichiarazione di successione non viene presentata all’Agenzia delle Entrate entro i 12 mesi dalla morte del contribuente, allora coloro che beneficiano dell’eredità incorreranno in una sanzione amministrativa.

Nello specifico, la multa che sarà corrisposta a questi soggetti sarà compresa tra:

  • il 120% ed il 240% dell’imposta non liquidata;
  • 250 euro e 1.000 euro, se la tassa di successione non era dovuta.

Se il ritardo della presentazione resta, però, entro il termine di 30 giorni, allora ci sarà uno sconto nelle sanzioni, che risulteranno comprese tra il 60% ed il 120% della tassa di successione non ancora liquidata e tra 150 euro e 500 euro, qualora l’imposta non fosse dovuta.

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
778FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate