Il Governo Draghi ha preso la sua decisione: l’obbligo vaccinale per tutti quei cittadini dai 50 anni in su. Inoltre, sempre per gli over 50, è stata anche estesa la misura del Super Green Pass per accedere in tutti i luoghi di lavoro.
L’ultima novità, invece, riguarda i servizi delle persone: per andare dal parrucchiere, dall’estetista o dal barbiere, i cittadini non vaccinati dovranno fare un tampone.
Il tampone verrà introdotto, in un secondo tempo, anche per accedere in banche, negli uffici postali, in negozi e centri commerciali e uffici pubblici.
Scopriamo insieme le ultime novità stabilite dall’esecutivo condotto dall’ex Presidente della BCE, la Banca Centrale Europea, Mario Draghi.
Super Green Pass e Obbligo Vaccinale, ecco le ultime novità
Scatta l’obbligo vaccinale per gli over 50, tutti i cittadini italiani, ma anche tutti i cittadini stranieri, con più di 50 anni.
L’obbligo ha effetto immediato e, dunque, parte dall’entrata in vigore del nuovo decreto anti Covid-19 approvato dal Consiglio dei ministri.
Dal 15 febbraio, invece, scatta l’obbligo di possedere il Super Green Pass in tutti i luoghi di lavoro per tutti gli over 50.
Ricordiamo che tale certificazione, chiamata anche Green Pass Rafforzato, si può ottenere in due modi: o mediante la guarigione dal virus, oppure dopo la somministrazione del vaccino.
Insomma, dal 15 febbraio negli uffici e nelle fabbriche non ci sarà spazio per tutti i no vax, coloro che non vogliono ricevere il vaccino anti Covid-19.
Dal 20 gennaio, invece, parte la novità riguardante i servizi della persona: i non vaccinati, infatti, per recarsi dal barbiere, dal parrucchiere o dall’estetista dovranno effettuare un tampone, antigenico o molecolare, con risultato negativo.
Questa regola, poi, diventerà valida per tutti gli uffici pubblici, gli uffici postali, i negozi, i centri commerciali, dal 1° febbraio 2022.
Insomma, l’anno inizia con una stretta per i no vax, anche a seguito del drastico aumento dei casi di coronavirus che, solo ieri, hanno toccato i 219.441, un record in negativo mai raggiunto fino ad ora.
Le strette, però, non riguardano solamente gli over 50, ma anche la scuola e le università. Vediamo le più nel dettaglio tutte le disposizioni contenute nel decreto approvato il 5 gennaio scorso, ma che non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Super Green Pass e Obbligo Vaccinale, le misure all’interno del decreto
Abbiamo già detto in precedenza che, dall’entrata in vigore del provvedimento, che avverrà non appena sarà effettuata la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, tutti i cittadini, italiani e stranieri residenti in Italia, che hanno più di 50 anni, dovranno vaccinarsi.
Tale obbligo vaccinale rimarrà in vigore fino a metà giugno. Per ora, per chi si ribellerà e non vorrà fare il vaccino non sono previste sanzioni.
Resta, dunque, da capire come verrà imposto l’obbligo vaccinale, ma soprattutto occorre attendere il testo definitivo del decreto-legge anti Covid-19 che dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale a breve.
Tra le novità, poi, troviamo l’estensione dell’obbligo vaccinale e, dunque, del Super Green Pass, per tutto il personale delle università.
Vengono inclusi, in questo modo, docenti e non docenti e, in questo modo, il personale universitario viene messo alla pari del personale sanitario, scolastico e del comparto della sicurezza.
Per i lavoratori con più di 50 anni, dal 15 febbraio 2022 scatta l’obbligo di possedere il Super Green Pass, ottenibile unicamente con il vaccino o con la guarigione dal virus.
Senza il Super Green Pass il lavoratore non percepirà lo stipendio. Anche in questo caso, però, come è già accaduto per il Green Pass di base, che si può ottenere anche solo con il tampone, chi non si presenterà al lavoro sarà unicamente considerato “assente ingiustificato”, ma non avrà conseguenze disciplinari.
Il cittadino No Green Pass verrà, infatti, considerato assente giustificato, ma conserverà il proprio posto di lavoro, senza percepire alcuna retribuzione, fino alla presentazione.
Se, però, il cittadino dovesse decidere di recarsi sul posto di lavoro senza possedere il Super Green Pass, l’attestazione di avvenuta guarigione dal Covid-19 o di avvenuta somministrazione del vaccino, potrà ricevere una sanzione di tipo amministrativo tra i 600 euro e i 1.500 euro.
Qualsiasi impresa, inoltre, potrà procedere alla sostituzione del lavoratore che si rifiuta di esibire il certificato verde rafforzato mediante una sostituzione di 10 giornate lavorative rinnovabile fino al 31 marzo 2022, la data della scadenza dello Stato di Emergenza.
Super Green Pass e Obbligo Vaccinale, il tampone per servizi della persona
Per entrare in centri estetici, dal barbiere o dal parrucchiere, dal 20 gennaio 2022 occorrerà presentare il Green Pass di Base, quello ottenibile anche con il tampone antigenico o molecolare.
Ricordiamo che la validità del tampone antigenico è di 48 ore, mentre quella del tampone molecolare è di 72 ore.
Dal 1° febbraio 2022, invece, occorrerà presentare il certificato di base anche per accedere in centri commerciali, negozi, banche, uffici postali, uffici pubblici.
Insomma, per qualsiasi attività, eccetto per l’acquisto di generi alimentari, non ci sarà più spazio per i No Green Pass. I no vax, fino ai 50 anni, potranno, mediante lil Green pass di base, andare per negozi, in posta e dal barbiere.
Non potranno, però recarsi negli stadi, nei ristoranti, bar, strutture ricettive senza il Super Green Pass. Queste disposizioni erano state stabilite col decreto-legge 30 dicembre 2021 n. 229 ed entreranno in vigore, come da decreto, il 10 gennaio 2022.
Infatti, come si legge anche sul Sole 24 Ore:
Praticamente per ogni servizio pubblico o privato servirà il pass base, eccetto che per andare a comprare il cibo. Negozi alimentari e supermercati dovrebbero essere esclusi dal obbligo sulla base di un dpcm che sarà adottato entro 15 giorni.
Super Green Pass e Obbligo Vaccinale, le regole della scuola
La scuola è un altro tema caldo che è stato affrontato nell’ultimo Consiglio dei ministri del 5 gennaio 2022.
I bambini e gli adolescenti potranno tornare tra i banchi di scuola dal prossimo lunedì 10 gennaio 2022. Cambieranno, però, le norme della gestione degli studenti positivi al virus.
Il tutto sarà regolato mediante un meccanismo di quarantena a geometria variabile. Partendo dalla scuola dell’infanzia, già con un caso positivo in classe tutte le attività verranno sospese per dieci giornate.
Dalle elementari, invece, basterà un caso positivo al Covid-19 per attivare il protocollo di sorveglianza mediante il testing.
Dalla scoperta del caso positivo, la classe dovrà eseguire un testing per cinque giornate con tamponi rapidi o molecolari.
Qualora i positivi dovessero diventare due o più la classe tornerebbe a svolgere le lezioni con il meccanismo della DaD, la didattica a distanza.
Infine, per le scuole medie e i licei, oltre che per gli istituti tecnici e professionali (ecc.) fino a un solo caso di positività si potrà continuare l’attività in classe utilizzando, però, le mascherine Ffp2 e facendo dell’auto-sorveglianza.
Già con due casi, poi, è prevista la didattica digitale integrata per tutti coloro che hanno terminato il ciclo vaccinale primario da oltre 4 mesi (120 giornate), ma anche per coloro che sono guariti da 4 mesi (120 giorni= e che non hanno avuto la seconda dose.
Gli altri studenti, invece, potranno continuare a svolgere la normale attività scolastica con auto-sorveglianza e mascherine Ffp2.
Dal terzo caso in poi, invece, l’intera classe proseguirà le lezioni in DaD, didattica a distanza, per 10 giornate.