Super Green Pass: Che Natale sarà?

A partire da lunedì 6 dicembre è entrato in vigore il Super Green Pass, che resterà valido per tutto il periodo delle festività natalizie, ovvero fino al 15 gennaio 2022. L’introduzione del Super Green Pass ha comportato l’aggiunta di nuove norme che dovranno essere rispettate anche durante i momenti di convivialità delle Feste. Nel frattempo, l’Oms non esclude il rischio di un lockdown a Natale.

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Nella giornata di lunedì 6 dicembre 2021 è entrato in vigore il Super Green Pass che resterà valido per tutta la durata delle festività natalizie, fino al 15 gennaio 2022

Nonostante l’introduzione del nuovo Green Pass e le ulteriori norme che disciplinano l’accesso ai luoghi pubblici per coloro che hanno o meno effettuato le dosi di vaccino, stando a quanto riportato da tg24.sky.it

Le festività natalizie non subiranno le stesse restrizioni del 2020.

A tale proposito, le novità che sono state apportate grazie al Super Green Pass sono molteplici e fanno riferimento ad ambiti tra loro eterogenei e, come sostiene lastampa.it:

“S’intrecciano con quelle del «decreto riaperture» di ottobre e le nuove linee guida delle Regioni.”

Per ciò, pare estremamente necessario fare chiarezza in merito.

Inoltre, le nuove regole non dovranno essere attuate e rispettate solo nei luoghi pubblici, come: bar, ristornati, cinema, teatri ma anche nei momenti di convivialità che si verificano nel corso delle Feste, quindi durante i pranzi o i cenoni con amici e famigliari. 

Nel frattempo, dal 16 dicembre 2021 saranno aperte le vaccinazioni per tutta la popolazione pediatrica con l’obbiettivo di contenere e ridurre la libera circolazione del Coronavirus.

Tuttavia, l’Oms non esclude il rischio di un lockdown proprio a Natale

Super Green Pass: le novità, dall’accesso ai luoghi pubblici agli sposamenti tra regioni

Dal 6 dicembre 2021 fino al 15 gennaio 2022, per tutta la durata delle festività natalizie, sarà valido il Super Green Pass

A seguito di ciò, varie novità sono state introdotte in molti ambiti della vita quotidiana.

Innanzitutto, com’è ormai noto, il Super Green Pass è richiesto per poter accomodarsi all’interno di bar e ristoranti oppure affinché si possa accedere liberamente a teatri, cinema o discoteche

I trasgressori sono puniti con una multa che parte dai 400 fino a mille euro mentre i gestori che non effettuano i controlli possono rischiare una sanzione da 600 a 1.400 euro

Il tampone è richiesto solamente per poche attività, tra cui: poter viaggiare anche al di fuori dei confini italiani, ovviamente prestando attenzione alle norme in merito alla vaccinazione anti-Covid19 nel Paese di destinazione, oltre che per recarsi al lavoro

In relazione ai viaggi, una questione rilevante riguarda gli spostamenti interregionali: infatti, durante le Feste, numerosi italiani si spostano al di fuori della propria Regione di residenza per recarsi a far visita ad amici e parenti. 

In merito a ciò, il Governo ha deciso che si potrà circolare liberamente, possedendo anche solamente il tampone che certifica la negatività al Coronavirus, qualora le Regioni si trovino in zona bianca o gialla

Al contrario, per le Regioni che si trovano in zona arancione, potranno avere la possibilità di viaggiare coloro che possiedono il Super Green Pass, ottenuto effettuando la vaccinazione. 

In aggiunta, è necessario specificare che, secondo la nuova normativa, per alloggiare in hotel bisogna presentare almeno il tampone molecolare o antigenico negativo

Per quanto concerne gli impianti sciistici, se si trovano in una Regione collocata in zona arancione, potrà accedervi esclusivamente chi possiede il Super Green Pass

Riguardo all’introduzione del Green Pass rafforzato, Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ha difeso la bontà della scelta del Governo, come riporta adnkronos.com:

Il Super Green Pass è stato fatto per permettere un Natale diverso.”

Inoltre, egli ha voluto rassicura gli italiani dichiarando, durante la trasmissione “Radio Anch'io” in onda su Rai Radio 1, che non sono previste nuove misure restrittive per arginare la diffusione del Covid-19.

Regole anti-Coronavirus valide durante le Feste 

Le nuove norme, volte a contenere la pandemia di Covid-19, dovranno essere rispettate anche durante le Feste e, di conseguenza, nel corso di pranzi e cenoni con parenti ed amici. 

Difatti, è risaputo che per accedere al ristorante è d’obbligo possedere il Super Green Pass

Tuttavia, secondo una circolare del Viminale, dentro i locali: i tavoli dovranno essere distanziati di un metro, che diventeranno due in fascia arancione, sono consentiti buffet e self-service ma rispettando la distanza di sicurezza, in modo da evitare assembramenti.

Oltre ciò, per partecipare ad una festa sarà necessario possedere il certificato vaccinale.

Invece, è sufficiente il tampone affinché si possa prendere parte alle cerimonie religiose

I party potranno essere permessi fin entro la fascia arancione, purché si mantenga per 14 giorni l’elenco di tutti i partecipanti. In zona rossa, non si potrà organizzare nulla

Le regole per contrastare i nuovi contagi saranno valide anche per le discoteche e sale da ballo, che saranno particolarmente affollate durante il Veglione di Capodanno, a cui si potrà accedere con il Super Green Pass.

Per questi luoghi, ad ottobre, era già stato creato il cosiddetto “decreto riaperture” che prevedeva una riduzione della capienza del 50% al chiuso e del 75% all’aperto e l’obbligo di indossare la mascherina quando ci si reca al bancone.

Adesso, le nuove linee guida delle Regioni approvate dal Cts stabiliscono che, sulla pista da ballo, sia necessario mantenere due metri di distanza tra una persona e l’altra

Tale decisione ha suscitato le proteste dei gestori.

In compenso, i locali notturni potranno restare aperti sia in zona gialla che arancione.

Rischio disdette delle prenotazioni nel periodo natalizio

Il Super Green Pass è uno strumento efficace per poter incrementare il numero delle somministrazioni di vaccino anti-Covid19 e cercare di contenere il dilagare della pandemia. 

Nonostante ciò, il fatto che per entrare nei locali aperti al pubblico sia obbligatoriamente richiesto di possedere e mostrare il certificato vaccinale, e non vi si possa accedere solamente con il tampone, ha causato un leggero aumento delle disdette ed un rallentamento delle prenotazioni nel periodo natalizio.

Secondo Alfredo Zini, coordinatore del Club Imprese Storiche di Confcommercio, il motivo nel calo delle prenotazioni risiede sia in un allarmismo diffuso legato al timore per il possibile aumento dei contagi, che al desiderio da parte di alcuni potenziali clienti di non escludere dai festeggiamenti una persona cara non vaccinata. 

Ad ogni modo, le associazioni di categoria precisano che i tempi sono troppo precoci, al momento, per capire che tipo di Natale sarà per il settore della ristorazione

Intanto, i gestori di bar e ristoranti chiedono ai Comuni di poter utilizzare gratuitamente gli spazi dehors. L’iniziativa era stata messa in atto già lo scorso anno per permettere ai locali di allargarsi all’esterno e, così, ricevere i clienti per compensare le perdite causate dal taglio dei coperti, a seguito delle norme anti-Covid19.

Al via le vaccinazioni per la fascia under 12 anni 

Al fine di arginare la rapida diffusione del Coronavirus, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, ha annunciato che a partire dal 16 dicembre 2021 sarà possibile prenotare ed effettuare le somministrazioni della vaccinazione contro il Coronavirus anche per la fascia anagrafica under 12 anni.

Si tratta di una novità molto importante, che Locatelli ha definito un regalo di Natale anticipato

Infatti, nell’ultimo periodo, proprio nei soggetti in età pediatrica si è verificata una maggior crescita dei contagi.

Le somministrazioni delle dosi ai più piccoli si svolgeranno all'interno di hub a loro dedicati, in modo da rendere l'esperienza il più possibile rassicurante.

Inoltre, sarà necessario il coinvolgimento dei pediatri e delle famiglie.  

Proprio ai genitori, Franco Locatelli ha voluto esprimere delle rassicurazioni in merito ai dubbi sulla sicurezza o meno dei vaccini anti-Covid nei bambini, come riporta tg24.sky.it:

Non ci sono segnali di allerta, sono stati sufficientemente testati.”

Locatelli ha ribadito che la somministrazione dei vaccini anti-Covid19 nella fascia under 12 anni è una priorità per la sicurezza dei bambini e dei ragazzi. 

Egli ha aggiunto che negli Stati Uniti, dove essa è già iniziata, ha dato dei riscontri più che positivi per quanto ne concerne l’affidabilità.

Al momento, i bambini ed i soggetti dai 12 fino ai 17 anni sono esclusi dalla somministrazione della terza dose, detta “booster”. 

Tuttavia, coloro che sono d’età maggiore ai 12 anni dovranno richiedere, ed opportunatamente mostrare nei luoghi in cui è previsto, il Super Green Pass

Rischio lockdown a Natale? Oms lancia l’avvertimento!

La variante Omicron, recentemente isolata in Sudafrica, avanza ed i numeri dei contagi ad essa legati aumentano sempre di più, in tutta l’Europa. 

Secondo l’Ema, la variante Omicron dovrebbe sostituire a breve quella Delta e riuscire a diventare dominante, in un paio di settimane, entro Natale

Nonostante ciò, l’Italia non è in allarme: secondo l’epidemiologo Donato Greco, membro del Comitato Tecnico Scientifico, nel nostro Paese vi è una minima presenza della variante Omicron mentre in tutta l’Europa sono pochi i casi accertati.

Ad ogni modo, l’uso del Green Pass e, soprattutto, dei vaccini anti-Covid19 paiono essere l’unico modo per poter contenere la diffusione del contagio

A tale proposito, vi sono Paesi europei che hanno introdotto misure drastiche verso chi non si vaccina, ad esempio: l’Austria, prevede una multa di 3.600 euro per coloro che scelgono di non sottoporsi alla vaccinazione mentre in Germania, il cancelliere Olaf Scholz ha chiesto che le terze dosi siano incrementate

A seguito della circolazione della variante Omicron, l'Oms non esclude il rischio di un lockdown durante il periodo del Natale.

Secondo il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom, in tutto il mondo si è generato un mix ad alto potenziale di pericolosità causato da una scarsa copertura vaccinale e pochi test per rilevare la negatività al Coronavirus.

Di conseguenza, ciò continuerà a generare varianti, a meno che non si trovi una valida soluzione.