Super Green Pass e variante Omicron: cosa cambierà?

In Italia, a partire dal 6 dicembre 2021 fino al 15 gennaio 2022, entrerà in vigore il Super Green Pass. La sua validità è stata anticipa dal Governo con un nuovo decreto anti-Covid19, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 novembre 2021, che definisce alcuni dubbi rimasti. Nel frattempo, gli esperti sono preoccupati dall’insorgere della variante del Coronavirus, denominata Omicron.

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Dopo le numerose discussioni, che si sono susseguite nel corso della scorsa settimana, il Super Green Pass si appresta ad entrare in vigore.

Intanto, come riporta ilsole24ore.com:

Il Governo chiarisce alcuni dubbi sul nuovo decreto anti-Covid."

Le questioni che restavano da chiarire erano numerose: innanzitutto, le modalità con cui i cittadini dovranno ottenere il nuovo Super Green Pass e come avverrà il controllo del certificato sanitario per accedere ai luoghi in cui esso è richiesto, oltre che definire la validità o meno delle norme in vigore per i turisti che si trovano in Italia.

In aggiunta, pare essere stato sciolto il nodo riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati personali nell’impiego del Super Green Pass.

Nel frattempo, cresce la preoccupazione per la variante Omicron isolata in Sudafrica ma diffusa in tutta l’area meridionale dell’Africa. 

Secondo quanto riporta rainews.it, l’Oms ha dichiarato, in una scheda tecnica inviata a 194 Stati membri, che: 

La probabilità di una potenziale ulteriore diffusione di Omicron a livello globale è elevata.”

Con lo scopo di contenerne la circolazione della variante, vari Paesi hanno iniziato ad introdurre delle nuove restrizioni ed a chiudere i confini

Inoltre, nella giornata di lunedì 29 novembre 2021, la Gran Bretagna ha convocato un vertice dei ministri della Salute provenienti dagli Stati che appartengono al G7, con l’obbiettivo di discutere l’evoluzione della pandemia a seguito della variante Omicron.

Super Green Pass: novità per i controlli

Il nuovo decreto anti-Covid19 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, venerdì 26 novembre 2021

Esso stabilisce che il Super Green Pass entrerà ufficialmente in vigore, in zona bianca, dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 mentre, in zona gialla o arancione, a partire già dal 29 novembre

A seguito di ciò, il Governo ha voluto specificare quali novità saranno introdotte nelle modalità di controllo del Green Pass. 

Innanzitutto, il certificato sanitario verrà rilasciato solo a chi ha effettuato le somministrazioni del vaccino contro il Coronavirus oppure a coloro che sono guariti dalla malattia

Per ottenere il Super Green Pass, se ancora non lo si possiede, basterà avere la certificazione attestante l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid-19 che contiene il QR code personale

Al contrario, coloro che saranno incaricati di effettuare i controlli dovranno scaricare una versione aggiornata dell’app “Verifica C19”.  

Tra le novità che sono state apportate, vi è un duplice sistema di lettura del QR code tramite cui sarà possibile controllare sia i Green Pass, necessari affinché si possa accedere a bar, ristoranti, teatri, cinema e discoteche, sia i certificati ottenuti tramite il tampone che consentono di svolgere solo le attività essenziali, ad esempio: recarsi sui luoghi di lavoro o viaggiare.

Super Green Pass: garantita la privacy?

L’aggiornamento che è stato introdotto nell’applicazione “Verifica C19” permette di risolvere un nodo importante, legato alla protezione dei dati sensibili. 

Infatti, appena è stata valutata l’ipotesi da parte del Governo di introdurre il Super Green Pass, il Garante della privacy aveva ribadito la necessità di dover tutelare la riservatezza dei singoli soggetti, in merito alle scelte compiute riguardo alla vaccinazione.  

Di conseguenza, per rendere sicuro il Super Green Pass, bisognava evitare che gli addetti ai controlli, oltre a verificare la legittimità del certificato, potessero aver accesso ai dati sensibili e conoscere la decisione intrapresa dalla persona in materia sanitaria, ovvero se sottoporsi solo alla vaccinazione oppure no.

Secondo il Governo, le modifiche che sono state apportate al sistema di lettura dei QR code sono una soluzione a tale problema: l’app “Verifica C19” possiede due modalità di scansione differenti che le permettono di riconoscere sia i Super Green Pass che i certificati ottenuti tramite tamponi, senza fornire alcun tipo d’informazione a chi ne verifica l’idoneità.

Tuttavia, rimangono numerosi dubbi sull’effettiva tutela della privacy, in particolare da parte dei più scettici nell’impiego del Green Pass o Super Green Pass. 

A tale proposito, molti ritengono che proprio il duplice strumento di lettura, presente nella nuova versione dell’applicazione “Verifica C19” possiede, possa rappresentare un rischio per la tutela dei dati sensibili.

Difatti, esso consentirebbe, agli incaricati che effettuano i controlli, di riconoscere se il certificato sanitario è stato ottenuto a seguito di un tampone oppure si tratta di Super Green Pass, soprattutto nel caso in cui si utilizzano solo una delle due modalità di verifica.

Super Green Pass: regole valide anche per i turisti

L’introduzione del Super Green Pass ha portato alla luce un’altra questione: le nuove norme sono valide o meno anche per i turisti che si trovano in Italia, soprattutto per coloro che provengono dall’Unione Europea?

Secondo il decreto che sancisce l’uso del nuovo Green Pass,  è vietato l’accesso ai luoghi pubblici per coloro che hanno scelto di non effettuare le somministrazioni del vaccino contro il Coronavirus e, dunque, non possiedono alcun certificato vaccinale.

Eppure, ciò rischiava di generare un paradosso: i turisti, provenienti da Paesi Ue ed in visita nel nostro Paese, avrebbero potuto girare liberamente purché in possesso del certificato sanitario, ottenuto anche con un semplice tampone. 

Perciò, nel nuovo decreto anti-Covid19 che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Governo ha specificato che le restrizioni varranno anche per coloro che si recano in Italia per turismo

A ciò ne consegue che un turista non vaccinato potrà entrare nel territorio italiano e soggiornare in albergo, grazie alla certificazione che attesta l’aver effettuato il tampone, ma non potrà recarsi in bar, ristoranti, teatri o attività al chiuso.

La scelta del Governo italiano ha suscitato le reazioni da parte di Bruxelles, i quali hanno dichiarato che un cittadino europeo, già in possesso di un documento sanitario valido, non dovrebbe essere sottoposto ad ulteriori restrizioni

Preoccupa la variante Omicron

Nonostante in Italia si cerchi di evitare nuove chiusure incrementando l’uso del Green Pass o Super Green Pass, nel mondo preoccupa la scoperta della variante Omicron

Tale nuova mutazione è stata isolata per la prima volta in Sudafrica. In seguito, si è scoperto che si tratta di una variazione del virus presente in tutto il continente Africano. 

L’Oms si definisce preoccupata a causa della variante Omicron e dei rischi che essa comporta, come spiega Sylvie Briand, direttrice del dipartimento della gestione dei rischi epidemici all'Oms, la quale ha ritiene che i timori in merito a questa nuova mutazione siano causati dalla scarsa conoscenza che di essa si possiede.

Sulla variante Omicron, condivide la stessa opinione dell’Oms anche Roberto Speranza, ministro della Salute, ribadendo la serietà della situazione anche se, al momento, i tempi sono troppo precoci per emettere sentenze definitive.

Stando a quanto riporta adnkronos.com, il ministro Speranza ha dichiarato che tale variante

Presenta elementi di problematicità ma non abbiamo elementi per trarre conseguenze definitive.”

La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Layen ha spiegato che ci vorranno dalle due alle tre settimane per avere un quadro completo sulla nuova mutazione in circolazione

Nel frattempo, alcuni Paesi hanno reintrodotto le restrizioni anti-Coronavirus che in questi mesi erano state rimosse: l’Olanda ha scelto di ripristinare un semi-lockdown, il Giappone ha annunciato che vieterà l’ingresso ai cittadini europei a partire dal 30 Novembre mentre in Sudafrica, la nazione da cui è partita la variante Omicron, vuole evitare le chiusure e valuta di introdurre l’obbligo vaccinale

Nonostante ciò, l’ennesima mutazione del Covid-19 sta già circolando in diversi Paesi, sia in Europa dove si sono registrati i primi casi in Italia, Germania, Austria e Belgio, sia al di fuori come in Canada ed a Hong Kong. 

Negli USA, il virologo Anthony Fauci ha annunciato che la nuova variante del virus colpirà sicuramente il Paese. Inoltre, la terza dose che viene somministrata a rilento, rischia di causare una quinta ondata

Variante Omicron: convocato il G7

Con l’obbiettivo di poter contrastare la rapida diffusione della mutazione Omicron, la Gran Bretagna ha indetto un nuovo G7 che si è svolto nella giornata di lunedì 29 Novembre 2021

Nel corso di tale riunione, che ha visto presenti i ministri della Salute dei vari Stati che appartengono al G7, è stato elogiato il lavoro svolto dal Sudafrica, il quale ha individuato rapidamente la variante ed ha avvertito le altre Nazioni.

Ciò, ha permesso di mettere in campo le misure di contenimento e diffusione della mutazione prima che essa si diffonda in modo capillare, rendendo la pandemia di Coronavirus ingestibile.

In questo senso, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Layen ha definito come una corsa contro il tempo, l'obbiettivo di conoscere maggiormente la variante Omicron affinché si possano attuare le giuste decisioni.

Una questione centrale, di cui si è discusso durante il G7, è stata la necessità di far vaccinare contro il Coronavirus i Paesi più deboli, come l’Africa, attraverso un lavoro congiunto da parte dell’Oms e dell’Onu

A tale proposito si è espresso favorevolmente il ministro Roberto Speranza, come riporta ansa.it, sostenendo che

Dobbiamo supportare concretamente chi non ha servizi sanitari strutturati e capillari come i nostri.”

Speranza ha ribadito che non è sufficiente che le Nazioni più sviluppate donino dosi di vaccino anti-Covid19 ai paesi più poveri: è indispensabile esseri certi che esse vengano correttamente somministrate alla popolazione.

La commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides ha dichiarato, durante il G7, che bisogna accrescere velocemente il numero delle vaccinazioni e dei richiami oltre che mantenere l’uso delle mascherine e continuare ad osservare il distanziamento sociale

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