Chi vive in condominio sa bene che ci sono molti grattacapi e problemi. Non sempre i condomini si rispettano a vicenda e non sempre si rispettano le regole del buon vivere civile.
Pensiamo, per esempio, alla realizzazione di opere che possono causare problemi e fastidi di diversa natura agli altri condomini.
Nel testo, per la precisione, affronteremo una questione tutto sommato abbastanza comune. Immaginiamo, infatti, che un condomino abbia costruito una tettoia o un pergolato che raggiunge il balcone del piano superiore. Al condomino dell’appartamento sito al piano superiore, probabilmente, una situazione di questo tipo potrebbe creare fastidio o disagio.
Rispondiamo, allora, alla domanda: quando è legale la tettoria sotto il balcone altrui? Analizziamo la questione nel testo, spiegando quando e se è legale realizzare una tettoia o un pergolato su un balcone in condominio.
Ѐ legale una tettoia sotto un balcone altrui in condominio?
Quando si vive in condominio ci sono alcune regole da rispettare. Non si possono, quindi, realizzare opere che portino disagio, fastidio o problemi di qualsiasi altro tipo agli altri condomini. Per il caso di cui ci occuperemo nel testo, ovvero la costruzione di tettoie e pergolati sotto il balcone altrui, dobbiamo fare alcune precisazioni.
La legge dispone, infatti, che ogni condomino debba avere il diritto di veduta in appiombo, ovvero di guardare il fondo sottostante delle proprie aperture. Ciò vuol dire – per dirlo più semplicemente – che ogni condomino ha il diritto di guardare in basso.
A questo punto, potrebbe sorgere il dubbio sulla privacy del vicino di casa. Se l’altro condomino vuole maggiore riservatezza ha la possibilità costruire un riparo per evitare sguardi indiscreti, ma sempre rispettando la distanza di legge.
Cosa dispone il Codice Civile? In base al Codice Civile, non si può fabbricare a distanza minore di tre metri. Fatte queste doverose premesse, rispondiamo alla domanda che ci siamo posti all’inizio: è legale costruire una tettoia sotto un balcone altrui? Parte della risposta l’abbiamo già fornita. Non si può costruire una tettoria a distanza inferiore di tre metri rispetto al balcone del piano superiore.
Non è possibile, quindi, realizzare una tettoia o un pergolato che raggiunga la soletta del balcone posto al piano superiore. E se il lavoro era stato approvato dall’assemblea di condominio? Non ha rilevanza l’approvazione assembleare, in quanto le regole da rispettare sulle distanze tra le proprietà non sono negoziabili. Delibere di questo tipo devono essere considerate nulle, in quanto il caso esorbita dai poteri dell’assemblea.
In ogni caso, è bene precisare che la richiesta di permessi all’assemblea condominiale del genere varia in base a quanto indicato nel regolamento di condominio.
Quando è legale la tettoia sotto il balcone del piano superiore
Fino ad ora ci siamo limitati ad elencare i casi in cui realizzare una tettoria sotto il balcone aggettante del piano superiore è illegale. Ovviamente, però, ci sono anche molti altri casi in cui è assolutamente possibile realizzare opere di questo tipo.
Quando è legale, allora, la realizzazione di una tettoia sotto il balcone altrui in condominio? Innanzitutto, la tettoia può essere realizzata tranquillamente quando rispetta la distanza minima dettata dalla legge: di tre metri.
Si può anche realizzare quando l’opera è precaria e non va in nessun modo ad impedire la veduta in appiombo. In questo caso, si possono dare indicazioni generali in quanto ogni situazione deve essere valutata singolarmente. Si può realizzare, inoltre, quando la tettoria viene posta proprio al di sotto del balcone, non impedendo né l’affaccio né la veduta dell’altro o degli altri condomini.
Cos’è il diritto di veduta? Il diritto di veduta consiste nella facoltà del proprietario dell’immobile di affacciarsi e guardare sulla proprietà altrui. Rifacciamoci a quanto dettato dall’articolo 907 del Codice Civile:
“Quando si e’ acquistato il diritto di avere vedute dirette verso il fondo vicino, il proprietario di questo non puo’ fabbricare a distanza minore di tre metri […]”.
Nella fattispecie, il divieto si riferisce sia alle vedute dirette sia alle vedute oblique o laterali.
“Se la veduta diretta forma anche veduta obliqua, la distanza di tre metri deve pure osservarsi dai lati della finestra da cui la veduta obliqua si esercita. Se si vuole appoggiare la nuova costruzione al muro in cui sono le dette vedute dirette od oblique, essa deve arrestarsi almeno a tre metri sotto la loro soglia”.
Per realizzare una tettoia legalmente, oltre al rispetto di tutte le normative ed edilizie, essa non deve recare pregiudizio all’edificio e deve essere architettonicamente compatibile con la struttura del fabbricato; ciò vuol dire che non deve modificare il profilo dell’edificio e lederne il decoro architettonico. Infine, la tettoia non deve in nessun modo pregiudicare la sicurezza degli altri condomini come, per esempio, favorendo l’introduzione di ladri e altri malintenzionati.