Sottotetto: se segui queste regole puoi trasformarlo in una mansarda abitabile

Qui di seguito tutte le regole e le autorizzazioni necessarie per trasformare il sottotetto in uno spazio abitabile, senza abusi e sanzioni amministrative.

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Il sottotetto è uno spazio spesso recuperato per essere sfruttato come soffitta. Viene quindi costruito, solitamente, per utilizzarlo per mansioni quotidiane come, ad esempio, stendere i panni oppure riporre oggetti inutilizzati. Può succedere però che nasca la necessità di trasformare quello spazio in un luogo abitabile. Molti però si domandano se si può trasformare in mansarda. La risposta è sì.

Il problema, in realtà, è rappresentato dalle autorizzazioni amministrative e da eventuali contestazioni sollevabili dai condomini. Per evitare di incombere in problemi con i vicini di casa e con il Comune basterà seguire le regole riportate più avanti.

Come modificare la destinazione d’uso della soffitta in uso abitativo

La modifica della destinazione d’uso, da sottotetto a uso residenziale, si può effettuare con la richiesta delle autorizzazioni amministrative. Dopo averle ottenute sarà possibile procedere con la realizzazione della mansarda. I primi lavori riguardano l’allaccio dell’acqua, delle fogne e del gas naturale.

Bisogna quindi chiedere al Comune di appartenenza il permesso di costruire prima di iniziare i lavori. Questo è necessario per evitare di compiere il reato di abuso edilizio che potrebbe creare diversi grattacapi.

Quali documenti servono per trasformare il sottotetto in mansarda

Il Tar Lazio, in una recente sentenza, ha ricordato che il sottotetto si può rendere abitabile. Per farlo però è necessario presentare la pratica, con la dovuta richiesta di inizio dei lavori per la creazione di una mansarda, al proprio Comune. Seguendo questa procedura si ottiene l’autorizzazione di costruire tramite il rilascio del “titolo edilizio”. Dopo aver ottenuto questo documento bisogna presentarlo all’Ufficio Tecnico comunale.

Per ottenere i permessi, inoltre, è richiesto il pagamento di un contributo denominato “contributo di costruzione” necessario per modificare la destinazione.

Cosa succede in presenza di un abuso edilizio

L’abuso edilizio sorge quando, pensando anche al caso specifico del sottotetto, i lavori vengono fatti prima di ottenere le autorizzazioni comunali. In tal caso la legge impone l’obbligo di effettuare una sanatoria. Pertanto, trattandosi di un vero e proprio abuso edilizio, il proprietario è tenuto ad abbattere le nuove opere e, di conseguenza, le deve riportare allo stato originale. Quindi se, per realizzare la mansarda, il proprietario ha installato i termosifoni o un impianto elettrico è tenuto a rimuoverli.

Il proprietario del sottotetto deve richiedere le autorizzazioni al condominio

Il proprietario del sottotetto ha l’obbligo di richiedere le autorizzazioni al condominio in un solo caso: quando quello spazio è comune a tutti i condomini. Si pensi ad esempio a quei soffitti che sono accessibili dalle scale esterne. In tal caso quindi il sottotetto è raggiungibile da tutti i condomini e pertanto è un’area sfruttabile dai proprietari degli appartamenti del palazzo.

Diverso è qualora la proprietà risulti esclusiva di un unico soggetto. Ciò però è dimostrabile solo con l’atto d’acquisto del sottotetto. Una volta confermato che esiste un unico titolare si può procedere tranquillamente con la realizzazione della mansarda. Infatti, in questa circostanza, il proprietario non deve chiedere l’autorizzazione condominiale.