Pignoramento: 6 trucchi del tutto legali per evitarlo

Il pignoramento dello stipendio è richiesto a seguito di ripetuti solleciti di pagamento di una oppure più cartelle esattoriali. Esistono però metodi per evitare che si venga privati di una percentuale dello stipendio. Eccone sei del tutto legali.

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Quando ci si rifiuta di pagare un debito fiscale oppure una cartella esattoriale, l’Agenzia delle Entrate può procedere con il pignoramento dei beni appartenenti al debitore, confiscando ciò che si può vendere in poco tempo.

Questo però non è l’unico modo per risarcire il creditore. In altre circostanze, infatti, si può decidere di costringere il debitore a saldare il debito tramite il pignoramento dello stipendio. Alcuni debitori, però, hanno trovato alcuni metodi per non incombere in ulteriori sanzioni e, soprattutto, per evitare la trattenuta di una porzione del proprio stipendio.

Come funziona il pignoramento se il debitore si rifiuta di pagare

Esistono molte strategie per evitare il pignoramento dello stipendio, ma prima di scoprire quali sono bisogna capire come si muove l’Agenzia delle Entrate quando scopre l’esistenza di un debito che il cittadino non ha pagato.

Se un soggetto passivo si rifiuta di pagare, va incontro ai provvedimenti decretati dal Codice di Procedura Civile: si tratta di azioni capaci di procedere al recupero della cifra insoluta. Per ottenere il recupero dell’intero importo l’Agenzia delle Entrate è legittimata ad attuare non solo il pignoramento dello stipendio, ma anche quello dei beni mobili e immobili. Nel caso dei beni mobili un esempio è l’automobile, mentre ai beni immobili appartengono gli edifici.

Quali beni, appartenenti al debitore, sono intoccabili

In caso di pignoramento attuato dall’Agenzia delle Entrate, al debitore rimangono tre beni fondamentali a garantire una vita dignitosa. Si tratta:

  • la casa ossia dell’abitazione principale;
  • lo stipendio (esclusa una piccola percentuale che viene trattenuta);
  • l'automobile indispensabile per raggiungere il luogo di lavoro o, in altri casi, indispensabile per raggiungere l’ospedale e salvare una vita umana.

L’ufficiale giudiziario dovrà attenersi alle diverse regolamentazioni osservando, in modo fedele, quanto imposto dal Codice di Procedura Civile. Sono pignorabili tutti quei beni, facilmente vendibili, che non appartengono ai beni di prima necessità. Di conseguenza non sono sequestrabili i vestiti, le fedi nuziali, gli elettrodomestici primari, gli alimenti, i tavoli, i letti.

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Come si può evitare il pignoramento dello stipendio

Alcuni debitori, come anticipato all’inizio, hanno studiato 6 strategie, non sempre valide, per evitare di subire il pignoramento dello stipendio. Ovviamente il tutto sembra restare al limite della legalità:

  • lasciare il conto corrente in rosso anche se, come si può immaginare, in tal caso non si può utilizzare;
  • aprire un fido che permetta di prelevare somme di denaro presenti sul conto. In questo caso bisogna comunque attenersi al limite del fido. Tuttavia questo strumento è piuttosto oneroso e fattibile solo da soggetti che possiedono un’attività professionale o di tipo commerciale;
  • prelevare tutti i giorni in contanti porzioni dello stipendio;
  • cointestare il conto corrente con un membro della famiglia. In questo modo si può pignorare la disponibilità soltanto fino al 50%;
  • aprire un conto corrente di riserva. In questo modo si fa confluire il denaro su di esso;
  • far arrivare sul conto soltanto le somme della pensione o quelle dello stipendio. Con questo metodo si può tentare di dimostrare al giudice che quella è la somma di denaro che rappresenta il minimo vitale.