Come vincere la lotteria degli scontrini e perdere i bonus

Vincere alla lotteria degli scontrini è di certo una buona notizia. Attenzione, però perché la gioia potrebbe essere di breve durata. Bonus e reddito di cittadinanza, ma non solo, sono vincolati all'ISEE e in questo vanno inserite anche le vincite in denaro.

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La lotteria degli scontrini è solo l’ultima delle trovate del Governo per fare cassa. Dalla classica lotteria di capodanno, fino ai gratta e vinci, molte sono state nel corso degli anni, le occasioni usate dallo Stato per strizzare l’occhio al desiderio di fare il colpo grosso, con una piccola spesa. Un uso del gioco d’azzardo a proposito del quale molti storcono il naso, ma comunque entrato nella prassi.

Ultima in ordine di tempo è la lotteria degli scontrini, che in realtà non ha come motivazione diretta quella di aumentare gli introiti dell’erario attraverso le tasse sulle vincite e soprattutto grazie al prezzo pagato per acquistare i biglietti della lotteria o i gratta e vinci. In questo caso l’obiettivo immediato è quello di spingere sia i clienti che i commercianti a ricorrere a mezzi di pagamento tracciabili. Ne segue un numero maggiore di scontrini, che come immediata conseguenza ha sempre quello di aumentare le somme che entrano nelle casse dello Stato.

In definitiva qualcosa di positivo che non costa nulla a chi decide di aderirvi e che ha dei benefici che si riflettono su tutti. Ma questi premi sono proprio del tutto gratuiti? Non ci facciamo fuorviare dal fatto che i premi della lotteria degli scontrini sono detassati. Così è, come espressamente previsto dalla legge che ha introdotto la lotteria degli scontrini, ma in realtà l’eventuale vincita entra a far parte del nostro patrimonio e se non deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno successivo, va comunque dichiarata. A farne le spese sono tutti i bonus, le spese e le elargizioni di Stato, regioni e enti pubblici che sono condizionate dall’entità del patrimonio familiare.

Quando sono tassati i premi di una lotteria

La nostra legge stabilisce che sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, con facoltà di rivalsa i premi derivanti da operazioni a premio, assegnati a soggetti per i quali assumono rilevanza reddituale, gli altri premi diversi da quello su titoli obbligazionari e le vincite derivanti da estrazioni, da giochi di abilità, da concorsi a premio, da pronostici e da scommesse corrisposti dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche o private, in genere dai sostituti d’imposta. Con questo ultimo termine si intendono gli enti pensionistici e i datori di lavoro.

In sostanza non dobbiamo essere noi a preoccuparci di dichiarare all’erario l’entità delle nostre vincite, perché le tasse saranno pagate direttamente da chi ha organizzato la lotteria sia che si tratti di ente pubblico che privato. La somma che riceveremo in premio,  spesso sarà inferiore rispetto a quanto ci è stato promesso dal bando della lotteria, perché decurtata della quota spettante allo Stato a titolo di imposta o tassa.

Come sono tassati i premi della lotteria

Non sono tassate alla fonte, cioè prima di entrare nelle mani del vincitore i premi di lotterie o di altri giochi se il valore complessivo derivante da operazioni a premio attribuiti al medesimo soggetto nello stesso periodo d’imposta dal sostituito d’imposta non supera l’importo di 25,82 euro.

Se il valore supera, anche di poco il tetto di 25,82 euro, l’imposta è applicata sull’intera cifra. La legge prevede, poi aliquote di tipo diverso a seconda del tipo di gioco a premi a cui si riferisce e a volte calibrate in base all’entità del premio riscosso.

L’aliquota è del 10% per i premi delle lotterie, tombole, pesche o banchi di beneficenza autorizzati a favore di enti e comitati di beneficenza. Eccezioni stabilite dalla legge, a partire dal 2012 prevedono che a questa aliquota sia applicata un ulteriore trattenuta pari al 6% sulle vincite di lotterie che superino il 500 euro.

Sale al 20% la trattenuta, se riguarda i premi erogati nel corso di giochi fatti all’interno di spettacoli radio o televisivi, di competizioni sportive o di qualsiasi tipo di competizione dove i partecipanti si sottopongono a prove basate sull’abilità, sull’alea o su entrambe. Quest’ultima definizione si riferisce ai premi che vengono dati a chi si dimostri il migliore a seguito di uno scontro basato sull’abilità, sulla sola fortuna o su entrambe.

Come sono tassati i premi delle lotterie diversi dal denaro

Come detto in precedenza il prelievo sui premi della lotteria e simili viene fatto alla fonte salvo il diritto di rivalsa. Per diritto di rivalsa si intende il diritto di chi eroga il premio a trattenere una parte della vincita così da compensare le tasse o le imposte che ha versato all’erario in nome e per conto del vincitore.

Nel caso si tratti di denaro, la compensazione viene fatta senza problemi, perché è sufficiente consegnare una cifra più bassa di quella vinta alla lotteria. Nel caso, invece si tratti di beni, le cose sono leggermente più complicate. In questo caso la legge prevede la possibilità che il vincitore al momento di ricevere il premio vinto alla lotteria consegni una somma di denaro pari alle tasse che dovranno essere pagate dal sostituto di imposta. In alternativa, però il vincitore può chiedere che gli venga dato un premio avente valore inferiore rispetto a quello a cui avrebbe avuto diritto. Questo premio inferiore, che deve comunque avere un valore pari a quello del premio originario a cui è stato sottratto l’importo delle tasse, deve essere già previsto al momento della scelta di partecipare alla lotteria.

Come funziona la lotteria degli scontrini

Partiamo col dire che la lotteria degli scontrini per legge è detassata. La somma che riceve chi la vince sarà esattamente quella prevista nel bando. Inoltre non è necessario inserirla nella dichiarazione dei redditi.

La lotteria degli scontrini prevede che siano estratti mensilmente e annualmente premi riservati sia agli acquirenti che ai commercianti che decidono di aderivi. Per parteciparvi è sufficiente iscriversi al portale dedicato, essere maggiorenni, residenti in Italia e utilizzare per pagare i propri acquisti mezzi di pagamento elettronico.

Scopo della lotteria è infatti quella di favorire questo tipo di pagamento, riducendo la possibilità che ci sia evasione fiscale. Altra limitazione è che l’acquisto deve essere fatto solo in esercizi commerciali al minuto. Escluso le spese fatte negli esercizi all’ingrosso e esclusi gli acquisti on line che comunque sono fatti con moneta elettronica, e per i quali quindi non ci sarebbero i benefici in termine di recupero del sommerso che invece ci sono per i negozi classici. Possibilità di aderire alla lotteria degli scontrini estesa oltre che a chi vende beni anche a chi eroga servizi.

Non esiste un obbligo da parte dei commercianti di aderire alla lotteria degli scontrini, ma per chi lo faccia lo Stato ha previsto una lotteria degli scontrini parallela dedicata a chi emette regolarmente lo scontrino fiscale. Ad ogni pagamento, basterà chiedere di abbinare al proprio scontrino il proprio codice lotteria, che si ottiene accedendo al portale della lotteria degli scontrini. Ricordarsi di chiederlo, perché non viene fatto in automatico dal sistema. La partecipazione alle estrazioni sia mensili che annuali, una volta completata questa procedura, sarà poi automatica. La prossima estrazione mensile prevista è quella che ci sarà il 13 maggio 2021.

Vincite lotterie degli scontrini e bonus

Abbiamo sottolineato che le vincite alla lotteria egli scontrini sono nette, quindi non ci viene trattenuto nulla al momento del pagamento e non ci viene chiesto di inserirle nella nostra dichiarazione dei redditi. Nessun cambiamento neppure per le erogazioni dello stato o per tuti i bonus che non sono legati al patrimonio familiare.

Discorso diverso invece per tutti i bonus per la cui domanda deve essere presentato l’ISEE. In questo caso, sì, che una vincita alla lotteria degli scontrini o a un altro concorso a premi potrebbe fare la differenza. Evidentemente dipende dall’entità della vincita e da quanto incide sul nostro patrimonio, costituisce comunque un’entrata che va dichiarata e che richiede il ricalcolo dall’ISEE e quindi una nuova valutazione sul nostro diritto ad avere un bonus piuttosto che uno sconto o una agevolazione. In questa categoria rientrano anche il reddito di cittadinanza, la cui entità è strettamente legata al patrimonio familiare. Con questo si intende dire che una vincita alla lotteria egli scontrini per far ridimensionare il reddito di cittadinanza non deve essere necessariamente intestata al titolare del sussidio, ma può anche riguardare uno degli altri componenti della famiglia.

Cosa succede se per errore non dichiaro le vincite della lotteria nell’ISEE

Nel nostro sistema esiste la possibilità di fare dei controlli incrociati per verificare l’effettiva consistenza del nostro patrimonio e confrontarli con quanto abbiamo dichiarato nell’ISEE al momento della richiesta di un beneficio o di un bonus.

Nel caso risultasse una discordanza, in genere da parte dell’ente erogatore, ci arriva una richiesta gentile con la quale siamo invitati a apporre nel più breve tempo possibile le modifiche, oppure presentare i documenti che giustifichino che le cose stanno nei termini che abbiamo dichiarato noi.

La conseguenza sarà che i calcoli saranno rifatti sulla base dell’effettiva situazione patrimoniale e il beneficio potranno essere confermati, ridotti, oppure revocati.

Cosa succede se la mia dichiarazione sul premio della lotteria è mendace

Nel corso delle indagini che hanno messo in luce la non corrispondenza del nostro ISEE con la situazione effettiva sarà verificata anche la natura della discordanza. Possibile che si tratti di un errore, e in quel caso ci viene chiesto di correggerlo. Possibile anche che si individui la nostra consapevolezza di presentare una dichiarazione mendace.

Il testo unico sulla documentazione amministrativa all’articolo 75 ci dice che

in caso di dichiarazione falsa e mendace o non veritiera c’è la perdita del beneficio e la conseguente assegnazione ad altri della prestazione secondo graduatoria. Eventuali prestazioni già ottenute dovranno essere restituite.

Attenzione, perché in questo caso non importa che quanto è stato nascosto incida sul diritto al bonus: conta il fatto di aver ingannato lo Stato.

Conseguenza penali sono previste dal successivo articolo 76 per chi attesti dichiarazioni false o falsifichi un atto pubblico al fine di ottenerne dei benefici.