Diesel, perché adesso costa più della benzina. Le cause

Un po' tutti gli automobilisti se ne sono accorti in queste settimane: il diesel costa di più della benzina.

Un po’ tutti gli automobilisti se ne sono accorti in queste settimane: il diesel costa di più della benzina. Carburante più conveniente. Almeno fino a qualche settimana fa, anche se nella guerra dei prezzi, quelli più economici – negli ultimi anni – erano diventati il Gpl ed il metano per l’auto. Il diesel, comunque, è sempre stato il carburante di chi faceva più chilometri, vuoi perché utilizzato principalmente nei mezzi pesanti, vuoi perché le auto a gasolio hanno avuto sempre la fama di essere vetture più resistenti e più adatte a macinare molta strada.

Adesso, però, il diesel ha iniziato a costare più della benzina. Ci ritroviamo davanti ad una vera e propria novità, che ha colto di sorpresa la maggior parte degli automobilisti. Molto velocemente e molto sinteticamente si liquida il problema affermando che il gasolio costa più della benzina perché c’è la guerra in Ucraina. Sì, certo. Senza dubbio il conflitto ha influito direttamente sui prezzi. Ci sono, però, anche delle altre ragioni, che hanno portato a questa situazione. Gli attuali scenari geopolitici hanno la loro buona base di responsabilità, ma per capire meglio cosa stia accadendo è meglio andare un po’ più a fondo. Cerchiamo di capire perché il diesel costa più della benzina.

Diesel Vs benzina, cosa cambia

Cerchiamo di partire dall’inizio. Come è giusto che sia. Il diesel, alla pompa, costa di meno rispetto alla benzina per effetto delle accise. Quelle che gravano sul gasolio sono più basse. Il motivo per il quale il diesel ha avuto questo trattamento di favore, è dovuto al fatto che questo carburante viene tradizionalmente utilizzato per motivi professionali: i governi, che si sono susseguiti nel tempo, hanno preferito concedergli un trattamento fiscale leggermente migliore rispetto a quello della benzina.

Diverso, invece, è quanto accade sui mercati internazionali all’ingrosso, dove i carburanti vengono scambiati prima di arrivare direttamente nei distributori. In queste sedi le dinamiche che si riscontrano sono quelle del libero mercato. I prezzi vengono determinati dall’equilibrio tra domanda ed offerta. Può capitare, infatti, che il diesel possa avere un prezzo inferiore alla benzina, o al contrario costare di più.

È proprio in questa sede che entra in gioco l’attualità. Il prezzo del petrolio è volato alle stelle è si è trascinato dietro le quotazioni di tutti i prodotti, che derivano dalla sua raffinazione. Purtroppo, in questo contesto, il prezzo del diesel è cresciuto di più rispetto a quello della benzina, che ha portato ad annullare completamente la differenza che si portavano dietro le minori accise applicate dal legislatore italiano. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il gasolio è arrivato a costare di più della benzina.

Ma perché il diesel cresce così tanto!

Il diesel cresce più della benzina, lo stiamo appurando ogni giorno. Ma perché? Uno dei motivi è da ricercare nella maggiore dipendenza dell’Europa dalle importazioni del gasolio, mentre il sistema di raffinazione è tradizionalmente più orientato alla produzione di benzina. L’Europa, caratterizzata da un utilizzo più massiccio del gasolio soprattutto per i trasporti pesanti, ha spinto l’industria petrolifera a vendere benzina all’estero – prima di tutto verso gli Stati Uniti, dove continua ad essere il carburante di riferimento – e ad acquistare diesel.

Ma tutto il gasolio che viene importato nl vecchio continente, da dove arriva? Purtroppo, dato il periodo che stiamo attraversando, ci viene fornito dalla Russia. Stando ai dati che vengono forniti dagli esperti di S&P Global Commodity Insights si parla di un 60% dell’import di gasolio che arriva proprio da Mosca. La quota che rimane ci viene fornito da India, Medio Oriente ed Usa. Mercati dai quali sarà necessario aumentare gli acquisti. Una svolta che non potrà essere effettuata in tempi rapidi ed immediati, ma che risulta essere molto più semplice che cercare alternative alla fornitura di gas.

Per il momento, comunque, non ci sono embarghi né chiusure di rubinetti per importazioni di prodotti raffinati in Russia. Nemmeno Mosca sta facendo mancare le sue forniture. Ma da cosa dipende allora l’aumento dei prezzi del diesel? Principalmente dalla decisione di alcune compagnie di limitare le transazioni con la Russia. Anche se al momento non è l’unica causa.

Troppe poche informazioni!

In un momento in cui le informazioni appaiono ancora fin troppo frammentate, una risposta molto importante ci arriva da un’interessante analisi effettuata da Vittorio D’Ermo e pubblicata da Quotidiano Energia, nella quale si legge che

sotto la lente finiscono in particolare gli enormi volumi di gasolio impiegati per l’invasione russa in Ucraina. Sono sotto gli occhi di tutti i giganteschi spostamenti di camion e mezzi corazzati alimentati in gran parte con gasolio che percorrono migliaia di chilometri in un Paese con una superficie doppia rispetto a quella italiana. […] Non è nemmeno da sottovalutare la richiesta eccezionale di diesel per alimentare i mezzi che trasportano profughi dall’Ucraina ai vari Paesi europei e ritornano ai confini per ripetere l’operazione e inoltre esistono anche importanti spostamenti di mezzi militari di mezzi Nato verso Est.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate