Inflazione in Europa: per la BCE tra 12 mesi si potrebbe tornare alla normalità

Inflazione stabile e potenzialmente in calo, per la BCE entro 12 mesi l'inflazione in Europa potrebbe tornare a livelli vicini alla "normalità".

L’ultimo report della BCE sui livelli di inflazione nell’eurozona, mostra primi, lievi, segnali positivi, e la possibilità concreta che, nel corso del 2023, possa esserci l’atteso cambio di rotta dell’Inflazione dando così inizio alla sua contrazione.

Inflazione al 6,3% nel 2023 secondo la BCE

Il 2022 ha visto un incremento dell’inflazione senza precedenti nella storia, superando addirittura il record segnato negli anni 80, raggiungendo soglie medie dell’8,4%.

Questi livelli di inflazione, stando alla BCE difficilmente verranno scalzati nei prossimi mesi e di certo, il 2023 non sarà l’anno della sconfitta dell’inflazione, tuttavia, è auspicabile, sulla base dei dati raccolti sul finire del 2022, che nel corso del 2023 ci sarà una progressiva, se pur marginale, contrazione dell’inflazione, o comunque, un minor aumento della stessa.

Le stime della BCE vedono per il 2023 livelli di inflazione prossimi al 6,3%, un livello sicuramente alto, e decisamente più alto delle stime fatte lo scorso settembre che vedevano per il 2023 una forte decrescita dell’inflazione, ma se non altro, sono livelli più contenuti rispetto all’8,4% dell’anno precedente.

Slitta così, di almeno un anno, il traguardo del 2%, che negli scorsi mesi sembrava raggiungibile entro i prossimi 12 mesi, e che ora, si auspica possa arrivare non prima del 2025.

Cambia il motore dell’inflazione

Uno dei principali motori dell’inflazione, che è cresciuta su scala globale nel corso del 2022, è stato il mercato energetico. L’aumento di costi dell’energia, dovuti in larga parte, almeno in Europa, al conflitto in ucraina, ha alimentato i costi energetici e di riflesso l’intera filiera produttiva.

Sembra tuttavia che, per il 2023, grazie anche alle strategie messe in campo da BCE e governi, la questione energetica coprirà un ruolo marginale nell’aumento dell’inflazione, che tuttavia, vedrà una maggiore incidenza di beni e servizi. In particolare le derrate alimentari e il trasporto di merci in tale senso, potrebbero subire forti rincari.

L’instabilità climatica dovuta ai cambiamenti climatici, rende sempre più complicata e costosa la produzione ed il trasporto di beni alimentari, i cui costi sembrano essere destinati ad aumentare di oltre il 4,2% nel prossimo anno, contro il 3,9% registrato nel 2022.

Aumentano i consumi

Nonostante le instabilità economiche, energetiche, climatiche e finanziarie, stando ai dati della BCE, sembra che i consumi siano in aumento, e questo rappresenta una buona notizia per la crescita e allontana lo spettro della recessione.

Nuovi aumenti da parte delle banche centrali

Al netto di tutte le osservazioni fatte e i dati raccolti, la BCE e le altre banche centrali, non escludono e anzi, anticipa la possibilità di una nuova serie di rincari dei propri tassi di interesse nel corso del 2023, al fine di raggiungere l’ostico obbiettivo dell’inflazione al 2%.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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