Casa green: ecco come calcolare la classe energetica

Tutti i modi per poter riuscire a calcolare la classe energetica di un edificio tenendo conto di tutte le sue caratteristiche.

La misura adottata di recente dall’Europarlamento in merito alla riqualificazione energetica degli immobili ha reso nuovamente attuali i discorsi relativi ai metodi per riuscire a stabilire e a calcolare la classe energetica di un edificio. Una cosa tutt’altro che semplice, per cui risulta ovviamente necessario l’aiuto da parte di un professionista del settore. Ecco tutti i calcoli da dover fare e i metodi da dover adottare.

La direttiva dell’Europarlamento

L’Europarlamento ha di recente approvato una direttiva con l’esplicazione al suo interno di tutti i passaggi necessari per riuscire a centrare l’importante obiettivo delle emissioni zero entro l’anno 2025. Tra questi passaggi è incluso per l’appunto anche la riqualificazione energetica degli immobili in tutti gli Stati membri.

Tali immobili, secondo la nuova direttiva, dovranno arrivare ad una classe di tipo E per quanto riguarda l’attuale sistema italiano entro il 2030 e ad una classe di tipo D entro l’anno 2033. Da qui dunque la necessità di dover calcolare nel modo giusto e appropriato la classe energetica di un edificio.

Le classi energetiche in Italia

Per stabilire la classe energetica di uno specifico edificio bisogna saper tenere conto di diverse caratteristiche. Tantissimi i fattori da considerare per questo tipo di calcolo: si parte ad esempio dai materiali che sono stati impiegati per la costruzione di tale edificio fino ad arrivare alla sua esposizione o anche ai tipi di infissi.

Altri elementi da considerare per quanto riguarda la classe energetica sono però anche le caldaie, il sistema di illuminazione, i livelli della coibentazione e l’eventuale presenza di strumenti relativi alla ventilazione meccanica.

Con riferimento specifico all’Italia, le classi energetiche esistenti sono 10, dalla G, che è la più bassa, fino ad arrivare alla A4, che è al contrario la più alta. Ad ognuna di queste classi, corrisponde tra l’altro un diverso Egpl, ovvero l’indice di prestazione energetica. La classe G ha un valore Egpl superiore a 3,50, mentre l’indice della classe A4 è invece inferiore allo 0,40.

Casa green: come effettuare il calcolo della classe energetica

Come precisato poco sopra, il calcolo della classe energetica di un edificio risulta estremamente complesso, per cui è a dir poco necessario l’aiuto di un vero e proprio professionista ed esperto di questo campo.

L’attestato che certifica la classe energetica di appartenenza di un edificio ha una durata di dieci anni e deve inoltre presentare una firma da parte di una persona certificata.

Un primo parametro estremamente importante per fare una prima stima anche approssimativa della classe energetica consiste nella quantità di metano che viene consumata per il riscaldamento degli ambienti interni. Venendo a conoscenza dei metri cubi utilizzati ogni anno, si può di conseguenza calcolare il consumo di metano per metro quadro, che viene espresso in chilowattora termici.

Il gas che viene impiegato ogni anno in una caldaia, sempre secondo stime generali, si aggira invece intorno agli 8,3 kWh. Da ciò, si può cercare di stabilire la classe energetica di un edificio moltiplicando tale numero per i metri cubi di metano consumati.

Il risultato che viene fuori da tale operazione lo si divide poi per la misura dell’appartamento indicata in metri quadri. Infine, il numero di quest’altro calcolo deve essere parametrato ai coefficienti energetici che servono ad indicare la classe energetica di una casa.

Ecco di seguito i coefficienti energetici di ogni classe:

  • G: oltre i 160 kWh

  • F: tra 121 e 160 kWh

  • E: tra 91 e 120 kWh

  • D: tra 71 e 90 kWh

  • C: tra 51 e 70 kWh

  • B: tra 31 e 50 kWh

  • A: tra 15 e 30 kWh

  • Sottoclassi A: meno di 15 kWh

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