Caro voli, il prezzo del biglietto potrebbe salire ancora: possibile effetto paradosso

La stretta del governo contro il caro voli di questa estate potrebbe avere un effetto boomerang secondo alcuni esperti e portare a un aumento medio del prezzo dei biglietti.

biglietti aerei

Dopo la stretta del governo contenuta del decreto 'Asset e Investimenti' contro il caro voli delle tratte nazionali verso le Isole, le Compagnie Aeree hanno protestato e fatto appello all'Europa.

In attesa di ulteriori sviluppi e dell'esito parlamentare del decreto, il ministro Urso ha annunciato la disponibilità del Ministero delle Imprese a un confronto tra le parti ma l'impostazione del governo potrebbe portare indirettamente a un aumento del prezzo medio dei biglietti: ecco il motivo spiegato da un esperto nel settore dei trasporti.

Caro voli, la stretta del governo

Con il decreto 'Omnibus' il governo ha affrontato anche il tema del caro voli, seguito agli appelli delle associazioni dei consumatori e del governo Siciliano sull'aumento vertiginoso delle tariffe sui voli nazionali soprattutto verso le Isole.

Un provvedimento che pone dei limiti nel caso l'aumento verso il collegamento con le Isole sia superiore del 200 per cento rispetto la tariffa media del volo e avvenga a determinate condizioni (essenzialmente in caso di emergenza nazionale e nel periodo del picco della domanda legata alla stagionalità).

La reazione delle Compagnie aeree

Limiti che all'indomani della decisione del Consiglio dei Ministri, hanno portato alla reazione delle principali Compagnie Aeree, secondo le quali l'iniziativa del Governo alla lunga non porterà gli effetti sperati e potrebbe diminuire i pochi collegamenti con le isole, in quanto il prezzo potrebbe essere considerato non più sostenibile dalle stesse aziende.

L'Associazione europea delle compagnie aeree, Airlines for Europe si è rivolta alla Commissione Ue perché chiarisca "con l'Italia" l'impatto del decreto sul mercato europeo del trasporto aereo "libero e deregolamentato" mentre secondo Eddie Wilson - amministratore delegato di Ryanair - il decreto "Non porterà alla riduzione dei prezzi, ma anzi li aumenterà per tutti. Non solo. Finirà anche che d’inverno proprio chi vive nelle isole avrà meno possibilità di spostarsi altrove".

I problemi delle Compagnie Aeree

In attesa dell'esito parlamentare del decreto e dell'eventuale pronuncia sulla questione in sede europea, i viaggiatori sembrano ancora una volta quelli che dovranno sobbarcarsi in ogni caso i costi dei problemi delle Compagnie Aeree, anche se probabilmente, non tutto il fenomeno dei rincari stagionali si può semplificare solo nell'ottica speculativa. Tra i tanti elementi che hanno determinato il caro voli (e non solo quello stagionale verso le Isole) infatti hanno contribuito anche la pandemia covid e la crisi ucraina con la carenza di personale, l'iniziale aumento del carburante, la scarsità di componentistica per gli aerei e così via: criticità che non sono state ancora risolte e limitano l'offerta dei voli a fronte di un aumento della domanda nel 2023. Determinando di conseguenza, l'aumento delle tariffe aeree.

L'esperto: possibile effetto paradosso

Oltre alle Compagnie Aeree e agli operatori del settore, anche alcuni esperti sono scettici sulle misure introdotte dal governo. Come Andrea Giuricin - docente universitario ed economista dei trasporti- che al giornale 'Quotidiano Nazionale" ha affermato che mettere un prezzo massimo a un servizio, va contro il principio di concorrenza. "Un conto è applicare un prezzo massimo a chi è residente nelle isole, questo viene già fatto e contemplato negli oneri di pubblico servizio, ad esempio per i voli da Linate e Fiumicino verso la Sardegna, un conto è limitare chiunque viaggi con un prezzo massimo”. Secondo il professor Giuricin tutto questo potrebbe portare all'effetto paradosso di aumentare il prezzo medio dei biglietti: "Il rischio è che le compagnie vengano incentivate ad alzare il prezzo medio per recuperare i costi sostenuti, ad esempio applicando tariffe molto più alte sui last-minute” . Una possibile soluzione, secondo l'esperto potrebbe essere quella di intervenire invece con una riduzione dell’addizionale comunale per l’imbarco dei passeggeri che nei prezzi dei biglietti aerei può incidere fino al 25%.