Che succede se non pago una o più rate di un finanziamento, e a cosa si va incontro

Contrarre un finanziamento o un prestito, se onorato, non è nulla di problematico: lo diventa se si comincia a non pagare una o più rate.

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Se ti manca liquidità o non vuoi sperperare i tuoi risparmi si può sempre ricorrere ad un finanziamento o ad un credito al consumo. Anche per acquistare uno o più elettrodomestici si può ricorrere a questo strumento, anche se toccherà pagare qualche cosa in più alla fine, a causa degli interessi.

L'essenziale è pagare sempre tutte le rate, perché se una o più rate non vengono pagate durante il finanziamento, il contraente potrebbe finire in guai seri con la finanziaria. E dopo potrebbe diventare un problema per il futuro.

Che succede se non pago una o più rate di un finanziamento

Non sono poche le famiglie o le aziende che non riescono più a pagare i finanziamenti concessi a causa della difficile situazione economica. Ma bisogna sempre onorare il finanziamento, perché è rischioso saltare anche solo una rata.

Supponiamo di aver contratto un semplice credito al consumo, uno di quelli per comprare elettrodomestici costosi, beni mobiliari o altro (es. una nuova auto). All'inizio si riescono a pagare le prime rate, grazie ai propri redditi e a parte dei propri risparmi.

Supponiamo ora che, dall'oggi al domani:

  • i risparmi finiscano (es. spesa emergenziale);

  • si venga licenziati dal proprio posto di lavoro;

  • si contragga una malattia o un infortuno talmente invalidante da non poter più lavorare.

Tutti casi in cui non si ha più quella liquidità minima necessaria per onorare il finanziamento. Per casi come questi, l'unica salvezza è nell'aver contratto anche una polizza assicurativa a tutela del credito (CPI). Entro uan serie di casi (es. morte, invalidità, inabilità, disoccupazione...), il prestito potrà essere coperto dalla compagnia assicurativa, ma solo secondo quanto disposto dalla compagnia in sede contrattuale.

Altrimenti si andrà incontro ad una serie di guai.

A cosa si va incontro se non si pagano le rate di un finanziamento

Se non si paga una rata, a meno che il contratto non si garantisca l'opzione Salta Rata, si rischia già il profilo di Cattivo Pagatore. La rata successiva verrà aumentata di qualche punto percentuale, così da ripianare il debito, ma difficilmente in futuro si potrà accedere a ulteriori finanziamenti.

Perché si sarà già iscritti nelle banche dati come quella del CRIF, Centrale Rischi Finanziari.

Se dopo questa rata si aggiungono altre rate, fino a diventare insolvente, la finanziaria provvederà a bombardarci di telefonate per avvisarti del mancato pagamento, e poi comunicherà la decadenza del beneficio del termine e la risoluzione del contratto.

Dopo questa fase, non si avrà più la possibilità di pagare a rate ma dovrai farlo in un’unica soluzione.

Se non si può più pagare, scatteranno i decreti ingiuntivi, e alla lunga, se la finanziaria si accertasse della difficoltà di recupero, il credito verrà ceduto a società esterne, così da pulire il bilancio ed ottenere vantaggi fiscali.

Se si è dato come garanzia per il finanziamento beni o immobili, o addirittura il proprio stipendio/pensione, l’azione esecutiva si concluderà con il pignoramento della pensione o del tuo stipendio o dei vostri beni immobili con la conseguente vendita all’asta. Anche nei confronti del garante, se richiesto dalla finanziaria.

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Cosa fare se non pago una o più rate di un finanziamento

I modi più corretti e sicuri per evitare questo scenario è quello di sottoscrivere un finanziamento con CPI, ovvero un'assicurazione a protezione del credito, utile se si va incontro a casi funesti come morte, inabilità e invalidità.

Altrimenti conviene continuare a pagare, e aspettare la decadenza della segnalazione CRIF. Per semplici ritardi, infatti, sono necessari 12 o 24 mesi a decorrere dalla data di restituzione delle rate arretrate per la sua cancellazione, altrimenti sono 36 mesi in caso di finanziamenti non pagati.

Ovviamente, se si è nullatenente, la finanziaria non potrà recuperare nulla, anche se non si potrà più ottenere nuovi finanziamenti fin quando non verrà prescritto dalla banca.

La prescrizione può avvenire entro cinque/dieci anni, con le dovute eccezioni. Nel caso di debiti derivanti dalla sottoscrizione di mutui, prestiti o finanziamenti i termini di prescrizione sono di 10 anni.

Ma questo dipende anche dall'interesse della finanziaria a procedere alla prescrizione: può anche imporsi di continuo, così da non provvedere mai alla prescrizione. In genere però ricorrono sempre al saldo e stralcio, così il pagante potrà rimborsare il tutto pagando tra il 40 e il 70% del capitale iniziale.

Se però si nota che l'interesse richiesto o il contratto stesso rientra nella fattispecie di usura, si potrà intentare causa per contestare l’usura e le altre anomalie. Rilevare usura ci permette di ottenere una maggiore riduzione del debito in caso di saldo e stralcio, ma occorrerà una perizia econometrica che dimostri la pattuizione di interessi usurari.

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