Cosa sta succedendo alle banche americane, c'è da preoccuparsi?

Silicon Valley Bank, Signature Bank e First Republic, alcune delle più grandi banche degli USA sono entrate in crisi una dopo l'altra, in rapida successione, ecco cosa sta succedendo al sistema bancario americano.

Banche: ecco cosa sta succedendo alle banche americane

La recente crisi di First Republic Bank ha portato molti ad interrogarsi sullo stato di salute del sistema bancario statunitense e mondiale poiché la banca regionale californiana è stata solo l'ultima di una lunga serie di crisi bancarie che si sono susseguite negli USA nell'arco di poche settimane. Cerchiamo allora di capire cosa sta succedendo negli USA e su scala mondiale.

Cronologia di una crisi bancaria

La crisi di First Republic Bank è solo l'ultimo anello di una lunga catena che ha interessato numerose banche negli USA e non solo, innescata da una serie di innumerevoli fattori che hanno intaccato la stabilità e la solidità del sistema bancario, in particolare quello statunitense.

Il sistema bancario degli USA è stato messo a dura prova negli ultimi mesi, vedendo il collasso, in rapida successione, di alcune delle più grandi banche del paese, nell'ordine sono collassate Silicon Valley Bank, Signature Bank e in fine First Republic Bank. Oltre queste, innumerevoli banche locali e regionali minori sono crollate trascinate dal tonfo dei colossi bancari messi in ginocchio.

La crisi bancaria in vero non ha colpito solo gli USA, nello stesso periodo infatti, anche altre banche, fuori dagli USA, sono state messe a dura prova dalla crisi, tuttavia, la diversa organizzazione e tenuta del sistema bancario europeo, rispetto a quello americano, ha permesso alle banche del vecchio continente, di reggere il colpo con maggiore stabilità ed equilibrio, nonostante ciò, alcune banche europee e svizzere, in particolare Credit Suisse, sono state travolte dalla crisi.

Il collasso di alcuni colossi bancari negli ultimi mesi, va precisato, è solo l'atto finale di un processo di crisi durato mesi e che, in alcuni casi, ha avuto inizio più di un anno fa.

Le ragioni della crisi

Nell'analizzare l'attuale crisi bancaria, molti hanno tracciato parallelismi con la crisi bancaria del 2008, crisi di portata globale che è scaturita in una crisi economica e finanziaria talmente profonda da mettere in ginocchio numerose economie statali.

Vi sono però, profonde differenze tra la crisi che ha colpito le banche USA nel 2008 e l'attuale crisi, in particolare, tra i fattori scatenanti. Per essere più diretti, La crisi di Silicon Valley Bank o la crisi di First Republic Bank, è profondamente e strutturalmente diversa dalla crisi che ha coinvolto Lehman Brothers nel 2008 portandola alla procedura di bancarotta.

Tra i numerosi fattori che hanno provocato l'attuale crisi bancaria, vi sono l'elevata inflazione, l'incremento dei tassi di interesse voluti dalle banche centrali e il ristagno dell'economia causato dalla successione di una serie di eventi macroeconomici e geopolitici che hanno messo in difficoltà gli scambi globali. Prima la Pandemia di Coronavirus, poi la guerra in Ucraina ed in fine le tensioni crescenti tra USA e Cina, più una serie di innumerevoli altri fattori.

La crisi bancaria

Come anticipato, la crisi bancaria in corso è solo la concretizzazione di un lungo processo di crisi che ha logorato alcune banche statunitensi nel corso dell'ultimo anno, logoramento che ha portato lo scorso marzo ad una crisi dei depositi bancari, nello specifico, la situazione critica di Silicon Valley Bank ha spinto i clienti della banca a liquidare i propri depositi, causando un emorragia che ha messo in ginocchio la banca.

Senza entrare troppo nel merito della crisi di SVB, questo avvenimento ha provocato un crollo del titolo bancario, crollo che ha alimentato ulteriormente la crisi e intensificato l'emorragia, causando il fallimento della banca

Il fallimento di SVB ha visto la mobilitazione del sistema bancario statunitense, che, per evitare il contagio, è intervenuto per salvare la banca e in questa operazione di salvataggio, First Republic Bank ha rilevato la maggior parte degli asset e dei titoli di Silicon Valley Bank, ritenendo l'operazione un investimento strategico.

Purtroppo per la banca californiana si è trattato di un pessimo investimento visto che, per effetto di questa massiccia acquisizione, molti dei propri depositari hanno deciso di lasciare la banca, causando una crisi analoga a quella della banca salvata.

Dopo diversi giorni di negoziati, instabilità e trattative, JP Morgan si è mobilitata in prima linea per "salvare" First Republic, acquisendo la maggior parte degli asset della banca e la totalità dei depositi bancari dell'istituto fallito.

Cosa succederà alle banche USA?

Con il salvataggio di First Republic Bank da parte di JP Morgan & Chase la crisi bancaria dovrebbe essere arginata, anche se, gli effetti dell'onda lunga del fallimento di alcuni dei più grandi istituti bancari degli USA potrebbe non essere ancora arrivata.

Nei prossimi mesi l'autority degli USA monitorerà con attenzione il sistema bancario, nel tentativo di individuare eventuali crisi da correggere con effetto immediato, ma, al di la di questo, sembra che i rischi per una deriva catastrofica e una crisi globale, siano ancora marginali.

Sembra che, nonostante le preoccupazioni, ne la crisi di Silicon Valley Bank, ne la crisi di First Republic, siano evolute in una nuova Lehman Brothers, e dunque in una crisi economica mondiale.

Fuori dagli USA invece, in Europa in particolare, la crisi di questi istituti bancari è stata assorbita con non troppe difficoltà, grazie alla diversa struttura del sistema bancario che, negli ultimi anni, ha trovato il proprio modo per proteggersi da eventuali scenari come quello presentatosi nel 2008.