Aumento del prezzo dei carburanti: perché il diesel costa più della benzina?

Il prezzo del diesel alla pompa è più alto di quello della benzina, e l'inversione di rotta fa sorgere spontanea la domanda: perché avviene questo? Scopriamolo.

Pompa carburante

Lo sconto sulle accise è diminuito della metà agli inizi del mese di dicembre, adesso invece non abbiamo più nessuno sconto.

Questo, però, non basta a spiegare perché il diesel costi più della benzina.

La speculazione è sempre in agguato, ma il fenomeno è fin troppo evidente, e l'aumento del gasolio non può essere giustificato solo dalla speculazione, anche se sono in corso le indagini delle fiamme gialle per chiarire questo punto.

Per spiegare perché il diesel abbia subito questa impennata di prezzo, dobbiamo guardare a due fattori principali, l'uno dovuto a circostanze interne al nostro paese, e l'altro a motivi che non dipendono dalla nostra economia. Vediamo quali.

Il diesel costa di più: ecco perché

Sull'aumento maggiore del diesel rispetto al prezzo della benzina i motivi sono legati a fattori interni ed esterni rispetto alla nostra nazione.

In merito ai fattori interni bisogna considerare che il diesel viene impiegato come carburante dei mezzi coinvolti nei processi produttivi, ma anche sui mezzi pubblici.

Durante la pandemia, sia la produzione economica, sia i trasporti pubblici hanno subito uno stop legato alla scarsa circolazione delle persone nonché al fermo di alcune attività produttive.

Per questo motivo, le macchine agricole e i mezzi pubblici hanno richiesto meno carburante, e la domanda di diesel è scesa moltissimo.

Con la ripresa delle attività economiche e con l'intensificarsi degli spostamenti coi mezzi pubblici, la domanda del diesel ha subito una brusca impennata, e il prezzo di questo carburante è salito di conseguenza, anche più della benzina.

Il petrolio Russo e la guerra in Ucraina

Il motivo legato ai fattori esterni sul perché il costo del diesel abbia superato quello della benzina, riguarda la guerra in Ucraina.

Prima che scoppiasse il conflitto, l'Italia importava dalla federazione Russa almeno il 30% del gasolio totale.

Su un quantitativo di gasolio importato in Italia che si aggira intorno agli 80 milioni di tonnellate, dalla Russia provenivano almeno 25 milioni di tonnellate di diesel, ma le sanzioni europee alla Russia hanno determinato la cessazione di gran parte delle importazioni.

Dagli inizi di dicembre è cessata l'importazione del petrolio dalla Russia, e il 5 febbraio ci sarà anche l'embargo sui prodotti raffinati dal petrolio.

Dal 5 febbraio, quindi, il costo del gasolio alla pompa potrebbe toccare i 2,5 euro al litro.

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