Mercato immobiliare: la domanda delle case cambia da città a città

Presentato il report “City to be” a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione con Investire Sgr, al 31mo Forum di Rapallo che dimostra come cambia la domanda delle case a seconda delle specificità di ogni città

Mercato immobiliare , grattacieli

Il report "City to be” a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione con Investire Sgr, offre un'interessante analisi per chiunque intenda investire nel mercato immobiliare nel prossimo futuro, evidenziando come il mercato degli immobili residenziali nel nostro Paese dovrà adattarsi alle mutevoli esigenze della società, con un'attenzione crescente alla sostenibilità e alla diversificazione delle offerte.

Lo studio presentato al 31mo Forum di Rapallo sottolinea l'importanza di prepararsi adeguatamente per affrontare un mercato destinato alla crescita, in modo da soddisfare le future richieste degli acquirenti e degli inquilini. Da città a città, ecco cambia la domanda delle case in Italia e quanti sono effettivamente gli immobili attualmente disponibili alla vendita e all'affitto.

Analisi della domanda delle case per ogni città

La domanda delle case diventa sempre più alla ricerca di servizi che semplifichino la vita urbana, all'insegna della sostenibilità e dell'inclusività.

Di recente abbiamo visto come un recente studio curato dalla Banca d'Italia, dimostra come cambia la domanda di case a seconda dei cambiamenti climatici. Questo studio, pone l'accento sulla necessità per gli investitori di tener conto di una domanda abitativa diversificata a seconda delle specificità di ogni città.

  • Secondo lo studio, i futuri investimenti nella città di Firenze dovrebbero concentrarsi maggiormente su progetti di "social housing" per quanto riguarda la locazione e su residenze "affordable" per quanto riguarda la compravendita.

  • Milano, caratterizzata da una forte pressione demografica dovuta alla popolazione universitaria, potrebbe privilegiare gli investimenti nello sviluppo di residenze appositamente progettate per gli studenti, colmando una lacuna presente nel mercato.

  • Palermo, con prezzi di vendita e costi di locazione più bassi che rendono la città economicamente accessibile per le famiglie, offre opportunità per il futuro sviluppo di progetti di vendita sul libero mercato e di locazione gestita.

  • Torino: Torino, trainata dai flussi turistici recenti e dai giovani che si spostano per lavoro, sta sperimentando un aumento nella domanda di alloggi. Questo segmento di mercato potrebbe trovare risposta attraverso l'affitto a breve termine, derivante da nuovi progetti immobiliari o dalla riconversione di parti dell'attuale patrimonio immobiliare.

  • Roma vanta percentuali di futura offerta abitativa piuttosto equilibrate, con una leggera preferenza per le abitazioni "sostenibili" nel mercato delle compravendite.

"Per individuare le diverse esigenze, sono stati studiati e analizzati i diversi fattori che incidono sulla scelta e la disponibilità di acquisto e locazione di famiglie, studenti, giovani lavoratori e anziani. I risultati dello studio ci portano a ipotizzare i futuri investimenti nelle città analizzate in termini di mercato residenziale. La nuova offerta abitativa di ogni capoluogo può dunque essere scomposta nelle tipologie di abitazione individuate, ciascuna delle quali punta a rispondere a una domanda insistente sul territorio, rispecchiando le capacità economiche delle famiglie" ha affermato Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari.

"Crisi settore immobiliare congiunturale e non strutturale"

Secondo il direttore generale di Scenari Immobiliari il tema della ricerca della casa rimarrà fondamentale anche quando le difficoltà del settore immobiliare, a causa della contrazione dei mutui dovuta all'aumento dei tassi della BCE, terminerà. Si tratta infatti di una crisi congiunturale e non strutturale.

" Ecco perché - continua Zirnstein - gli operatori del real estate dovrebbero sfruttare questa fase per prepararsi adeguatamente e farsi trovare pronti ad affrontare un mercato in ripresa, per soddisfare al meglio le pressioni esercitate dalla domanda che ci saranno anche in futuro. Oltre a investire nella locazione, c’è comunque ancora molto spazio per gli operatori interessati a sviluppare un prodotto immobiliare destinato alla vendita a prezzi di mercato”.

Quante case disponibili sul mercato

Sulla base di un'analisi quantitativa e dimensionale degli immobili residenziali presenti in Italia, il rapporto ha identificato la quantità di abitazioni effettivamente disponibili e libere sul mercato. Questo calcolo è stato ottenuto sottraendo dall'ammontare totale delle abitazioni quelle che sono occupate sia come proprietà che in affitto. Inoltre, sono state escluse dall'analisi le abitazioni affittate a lavoratori e studenti fuori sede, soprattutto nei capoluoghi, e sono state eliminate anche le abitazioni presenti sul mercato degli affitti brevi. In conseguenza di queste considerazioni, emerge che in Italia solo il 19,3% del totale delle case è effettivamente disponibile per essere venduto o affittato.

Questo scenario sottolinea la carenza di offerta di immobili nei grandi centri urbani per soddisfare la crescente domanda abitativa. Pertanto, lo sviluppo futuro del mercato immobiliare dovrà adeguarsi alle esigenze della domanda al fine di cogliere le opportunità che il mercato offre.

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