Può capitare che un parente, un amico o un conoscente ti chieda di fare da garante per ottenere un mutuo da una banca o da un altro istituto di credito. Finché il debitore principale paga va tutto bene, ma vediamo cosa rischia il garante in caso di insolvenza e come tutelarsi.
Cosa significa fare il garante di un mutuo
Il garante, o fideiussore, è chi si impegna a rimborsare il mutuo qualora il beneficiario non ci riesca da solo. Molto spesso la presenza di un garante è una condizione necessaria per il finanziamento, che altrimenti non verrebbe concesso.
È comune, infatti, che una banca non consideri sufficienti le garanzie date da un richiedente, o che giudichi la sua situazione economica instabile. A questo punto, per ridurre i rischi, gli istituti possono richiedere la firma di un garante che sarà obbligato a pagare le rate in caso di insolvenza del debitore.
Che requisiti deve avere il garante: ecco chi può farlo
Il garante del mutuo non deve per forza essere un parente stretto. Alle banche, infatti, non interessa la relazione con il debitore, ma solo che ci sia qualcuno disposto a pagare in caso di inadempienza.
Tuttavia, il garante non può avere più di 75 anni al momento dell’estinzione del finanziamento e deve avere un patrimonio o un reddito solido, che possa coprire le rate. Può fare da garante anche chi ha un prestito in corso.
Cosa si rischia in caso di insolvenza
In caso di insolvenza un primo problema potrebbe arrivare dall’essere colti di sorpresa da una richiesta di pagamento dalla banca. Gli istituti, infatti, possono mandare al garante una sollecitazione anche se il beneficiario del mutuo non lo ha informato della difficoltà nel coprire le rate. Se non si salda la quota si rischia, insieme al debitore, di essere iscritti come cattivi pagatori nelle liste di Sistema di informazioni creditizie (SIC) di una Centrale rischi finanziari (CRIF). Questo renderebbe più difficile l’accesso al credito in futuro. Inoltre, anche il garante può vedersi pignorati i propri beni, compresi immobili e conti correnti. Infine, si rischia di incorrere nel reato penale di insolvenza fraudolenta.
Le possibili tutele da adottare
Per tutelarsi è bene essere informati sulle condizioni del contratto, sulle scadenze e controllare spesso lo stato dei pagamenti di chi usufruisce del mutuo. Inoltre, è più sicuro sottoscrivere una fideiussione con beneficio di eccesso, ovvero un contratto per cui l’istituto può chiedere al garante di pagare solo dopo aver provato senza successo un pignoramento contro il debitore. Con la fideiussione con beneficio d’ordine, invece, il creditore può richiedere il pagamento al garante appena il sottoscrivente non ha pagato. La più rischiosa, comunque, è la fideiussione solidale, in cui una banca, in caso di mancato pagamento, può rifarsi contro il debitore o il garante a scelta.
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Il diritto di rivalsa
In ogni caso, il fideiussore può chiedere al titolare del mutuo il rimborso delle cifre pagate grazie al diritto di rivalsa. Con un’azione di regresso il garante può rivolgersi al giudice affinché condanni il debitore a restituirgli quanto speso, compresi eventuali interessi. Con la surrogazione, invece, il fideiussore può chiedere di sostituirsi nei diritti del creditore verso il debitore.