Il miglior bene rifiugo del 2023 non è più l’oro: ecco la novità dell’anno

Molti credono ancora che sia l'oro il miglior bene rifiugio di sempre. Non lo è per il 2023. Ecco qual è

Quando l’economia comincia a traballare in molti si affidano ai cosiddetti beni rifugio, ovvero degli asset che storicamente hanno sempre garantito protezione e sicurezza nei periodi di forti criticità finanziarie nazionali e internazionali.

Negli ultimi decenni non sono mancate le situazioni in cui il mercato ha dato segni di instabilità, e non a caso sono stati i momenti in cui la domanda di beni rifugio è impennata, anche se temporaneamente. Basti vedere l’oro, bene rifugio per eccellenza.

Ma negli ultimi anni la domanda dei beni rifugio è cambiata, e lo stesso oro non è più la prima richiesta da parte degli investitori. Addirittura nel 2023 ci sono altri asset che sono stati presi in considerazione.

Il miglior bene rifiugo del 2023 non è più l’oro: ecco la novità dell’anno

In genere l’investimento sui beni rifugio rientra tra le scelte utili per proteggere i propri risparmi di fronte a forti oscillazioni di mercato, così come dall’inflazione o l’aumento improvviso del prezzo delle materie prime.

In questi casi occorre proteggersi, soprattutto da un worst scenario, ovvero dal caso peggiore.

Storicamente è sempre stato l’oro il bene rifugio più richiesto, perché affidabile e ad elevata sicurezza. Anche durante la pandemia Covid del 2020 moltissimi l’hanno richiesto, infatti il prezzo arrivò al record di 55 euro al grammo ad Agosto 2020.

Eppure negli ultimi anni l’oro ha cominciato a venire sorpassato da altri beni, come ad esempio i titoli di Stato, come quelli emessi dalla Federal Reserve americana: fintanto che i tassi Fed erano bassi, l’oro era un investimento più interessante rispetto ai Treasury.

Ora però, con le varie politiche anti-inflazione, la Fed ha aumentato vistosamente i tassi, e al 2022 dal 3,25% si sono diretti verso il 4,4% a fine anno. Tutto ciò ha reso i titoli di Stato americani più remunerativi.

A sua volta, essendo l’oro denominato in dollari, con l’indebolimento della principale moneta mondiale da inizio 2021 ad oggi, l’acquisto di oro è diventato più costoso da parte di tutta quella fetta di domanda che acquista in valuta locale, come accaduto da parte degli investiroi cinesi e indiani, che detengono il 50% della domanda globale di oro.

Su cosa conviene investire nel 2023

Se non si considera l’oro, il miglior bene rifiugo del 2023 rimane l’acquisto di titoli di Stato, anche se può risultare un investimento ad alto rischio se si prendono in considerazione titoli emessi da Paesi che non hanno le seguenti caratteristiche:

  • valori positivi in termini di PIL,

  • stabilità del debito pubblico,

  • buoni livelli di occupazione e di crescità.

Pertanto, si consiglia di prendere in considerazione titoli come il Bund Tedesco, il Treasury Statunitense, oppure i Buoni Fruttiferi Postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti, e per finire i BTP Italia, indicizzati all’inflazione e garantiti dallo Stato Italiano.

Oltre ai titoli di Stato, anche le valute nazionali sono ritenute ricche e sicure, ma solo se provengono da nazioni a basso rischio di crisi e svalutazione, e con ottime previsioni di crescita economica. Alcuni esempi di valute da acquistare (partendo dall’Euro) sono ad oggi:

  • Franco Svizzero, a 0,94 euro;

  • Dollaro Americano, a 0,91 euro;

  • Corona Norvegese, a 0,100 euro;

  • Yen Giapponese, a 0,0083 euro.

Nel caso si scelgano le valute, il loro investimento richiede un elevato grado di professionalità ed esperienza, anche se è possibile farlo attraverso ETF, fondi d’investimento o Forex.

Leggi anche: Dove investire contro l’inflazione: i settori immobiliari “rifugio” per i risparmi

Dove mettere i soldi in caso di guerra

In caso di venti di guerra, titoli di Stato o valute di paesi che entrano in guerra potrebbero non essere più la scelta migliore.

In situazioni come queste conviene affidarsi ad altri asset, come l’oggettistica d’epoca e beni di valore. Parliamo di beni come opere d’arte e beni che possono nascondere un elevato valore economico.

Bisogna però riferirsi a mercati attivi, pieni di appassionati di collezionisti del lusso, nonché a professionisti che ti sappiano consigliare al meglio su quali di questi beni investire:

  • opere d’arte originali e ricercate,

  • automobili d’epoca rare o ristrutturate,

  • gioielli e orologi in metalli pregiati,

  • monete da collezione antiche,

  • francobolli rari e d’epoca,

  • ceramiche provenienti da epoche passate,

  • vini pregiati rari e antichi dai vigneti più rinomati.

Altrimenti si può tranquillamente rimanere con l’oro, molto resistente anche in caso di crisi geopolitiche, seppur non così remunerativo rispetto ai citati titoli di Stato. Addirittura il suo valore aumenta ogni volta che ci sono dei periodi di incertezza politica, o economica, o dovuta a catastrofi naturali non prevedibili.

Per l’acquisto, si può procedere per via virtuale con certificati d’investimento, ETF sul prezioso metallo, o azioni di aziende aurifere minerarie. Altrimenti si può acquistare letteramente lingotti o monete d’investimento, purché custoditi in cassette di sicurezza.

Leggi anche: Oggetti di lusso: è vantaggioso investire in beni rifugio?

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