Mutui: ecco cosa cambia dopo la decisione della BCE

Ecco cosa cambia ai mutui degli italiani dopo il rialzo di 50 punti base da parte della BCE.

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Ancora brutte notizie per il mercato immobiliare: la BCE alza ulteriormente i tassi d'interesse e i mutui continuano a risentirne. Ecco cosa cambia con i tassi al 3,5%.

Mutui, ecco cosa cambia dopo la decisione della BCE: aumentano ancora i tassi d'interesse

Sempre più spese per coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile che è maggiormente soggetto agli andamenti dei tassi d'interesse. Si salvano in calcio d'angolo tutti i debitori che hanno scelto un mutuo a tasso fisso.

Partendo dal mutuo a tasso fisso si può anticipare che non cambierà nulla almeno fino al termine del piano di rimborso per i vecchi debitori. Il discorso è diverso per i futuri debitori che hanno intenzione di accedere ad un mutuo a tasso fisso. In questo caso non ci sono buone notizie. I tassi d'interesse medi sono passati dall'1,8% al 4%. Questo significa che le rate mensili sono raddoppiate del 2,2%.

Non se la passano bene coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile e coloro che hanno intenzione di sottoscriverlo. Per i vecchi debitori gli aumenti sono del 54% e si sono ritrovato a pagare oltre 200 euro in più di rata mensile. E per i nuovi debitori? Anche a loro i mercati non sorridono, anzi. I mutui con tasso d'interesse variabile potrebbero arrivare quasi al 5%. Rispetto allo scorso anno la rata mensile di un mutuo a tasso variabile è aumentata del 49,5%, quasi il doppio. Parlando di spese, la rata mensile, ad oggi, ammonta a quasi 1.000 euro, tra la fine del 2021 e il 2022 ammontava a poco più di 600 euro.

Come passare da mutuo a tasso variabile a mutuo a tasso fisso

Esiste la possibilità per tutti i debitori di passare da un mutuo a tasso variabile ad un mutuo a tasso fisso e viceversa. Le strade da percorre sono tre: rinegoziazione, portabilità o surroga, sostituzione.

Rinegoziazione

La rinegoziazione consiste in un accordo tra il creditore e il debitore per abbassare la rata del mutuo e rivedere alcuni parametri del contratto. Questa strada è completamente gratuita ma rischiosa. Il creditore, infatti, può anche rifiutare la proposta del debitore.

Per ottenere la rinegoziazione del mutuo è necessario inviare una nota formale alla banca o istituto di credito. Nella nota bisognerà manifestare le intenzioni di voler rinegoziare il mutuo. Qualora il creditore dovesse approvare la rinegoziazione del mutuo bisognerà trovare un accordo valido, vincolante e vantaggioso per entrambe le parti.

Portabilità o surroga

Per richiedere la portabilità o surroga del mutuo sarà necessario rivolgersi prima ad una banca o un istituto di credito diverso da quello con cui si è stipulato il contratto di mutuo. Una volta trovata un'offerta migliore, saranno i nuovi creditori ad informare i vecchi creditori delle intenzioni del debitore.

Ottenuta la Portabilità o surroga si potrà scegliere se passare ad un tasso fisso o variabile, il tutto senza spese extra. L'unico costo aggiuntivo è la tassa di iscrizione ai registri immobiliari che ha un costo pari a 35€.

Sostituzione

Con la sostituzione del mutuo si estinguerà il mutuo precedente e si cancellerà l'ipoteca sul vecchio contratto di mutuo. Grazie a questa soluzione si potrà ottenere liquidità per estinguere il vecchio mutuo e liquidità aggiuntiva. Le spese extra sono quelle notarili e del nuovo contratto di mutuo.