Le agevolazioni statali stanno producendo un cambiamento notevole nella struttura del mercato dei mutui. Grazie ai provvedimenti l'età media di chi chiede un mutuo è passata in un anno da 41 a 37 anni e mezzo, 35 se si restringe l'analisi ai mutui per l'acquisto della prima casa.
Mutui: età media contraenti in calo
Netto calo dell'età media di chi richiede mutui per l'acquisto di un'abitazione. Questo l'elemento principale che si evince dall'analisi di Facile.it e Mutui.it su un campione di oltre 118.000 richieste di mutuo raccolte online nel primo trimestre del 2021. L'età media dei richiedenti scende dai 41 anni dello stesso periodo del 2021 a 37 anni e mezzo, e da 39 a 35 se consideriamo le domande per l'acquisto della prima casa. Fondamentali le agevolazioni del Fondo di Garanzia Prima Casa a favore di chi ha meno di 36 anni: ne hanno approfittato due richiedenti under 36 su tre. Nel 2022 le domande di mutui degli under 36 rappresentano circa il 51% del totale contro il 32% di un anno prima.
Sale l'importo finanziato
Scende anche il valore degli immobili finanziati (-8% a 194.248 euro) mentre salgono sia l'importo del mutuo richiesto (+3% a 141.021 euro) che il Loan To Value, ovvero il rapporto valore mutuo/valore immobile (dal 70% al 78%). È l'effetto del Decreto Sostegni bis che ha elevato la garanzia concedibile dal fondo all’80% della quota capitale del mutuo per l'acquisto della prima casa per determinate categorie, con ISEE non superiore ai 40 mila euro annui e che ottengono un mutuo superiore all’80% rispetto al prezzo d’acquisto dell’immobile. Questo ha fatto salire anche la quota dei mutui richiesti per l'acquisto di prima casa al 77% dal 60% di un anno fa.
Mutui: tassi in aumento
I tassi d'interesse sono però in aumento: riflettono l'andamento dei tassi d'interesse a lungo termine, a loro volta condizionati dal peggioramento dello scenario geopolitico. Secondo i calcoli di Facile.it un mutuo da 126.000 euro e Loan To Value al 70% da restituire in 25 anni, i TAEG fissi reperibili online partono dal’1,71%, (pari a una rata mensile di 507 euro) contro l'1,045 di un anno fa (rata a 466 euro). In altre parole il contraente del mutuo dell'esempio paga complessivamente 12.300 euro in più di interessi rispetto a un anno fa. I tassi a breve termine non hanno invece subito grandi variazioni: lo stesso mutuo a tasso variabile parte con un TAEG di 0,82% e rata a 461 euro.
(Simone Ferradini)