Mutuo, come faccio a sapere quanto posso chiedere col mio stipendio

Anche se si ha uno stipendio, non è così immediato il calcolo della rata del mutuo. Vediamo infatti quanto si può chiedere.

In un periodo come questo, con l’inflazione e i tassi alle stelle, molti vogliono comunque stipulare finanziamenti e mutui per acquistare la prima casa.

Anche se ancora ci sono diversi modi per averla con oneri molto più contenuti, l’accensione del mutuo non è una semplice pratica. Le stesse banche richiedono diverse garanzie, soprattutto per chi ha uno stipendio fisso.

Se si ha un reddito da dipendente la banca non potrà chiederti più di una certa cifra al mese, date le norme vigenti. Se tale importo risulta insufficiente alla banca, non si potrà accendere il mutuo.

Mutuo, come faccio a sapere quanto posso chiedere col mio stipendio

Nel calcolo della rata mensile, bisogna subito tenere conto che la banca partirà da una cifra già ridotta in partenza.

In generale l’importo massimo finanziabile equivale all’80% del valore di mercato del bene immobile oggetto dell’ipoteca. In pratica puoi richiedere un finanziamento di 80.000 euro per ogni 100.000 euro di valore immobiliare.

Raramente può essere disposto il cosiddetto mutuo al 100%, senza quindi alcun anticipo da parte del contraente, perché può risultare un’arma a doppio taglio:

  • per la banca significa esporsi finanziariamente;

  • per il contraente significa dover presentare ulteriori garanzie.

Infatti, per tutelarsi dal rischio di inadempienza del mutuatario, secondo quanto previsto dalla delibera CICR 1995, la banca può richiedere per l’erogazione del mutuo al 100% ulteriori garanzie integrative, quali:

“[…] fideiussioni bancarie e assicurative, polizze di compagnie di assicurazione, cessioni di annualità o contributi a carico dello Stato o di enti pubblici, fondi di garanzia ed altre idonee garanzie, secondo i criteri previsti dalla Banca d’Italia.”

Tutti beni che, in caso di morosità, verranno confiscati dalla banca. Nel caso di beni immobili a garanzia, essi verranno prima ipotecati, e poi espropriati e messi all’asta. Una soluzione estrema, anche perché le banche difficilmente riottengono il credito andato perso.

In entrambi i casi, una volta calcolata la parte a carico della banca, si dovrà calcolare la rata secondo tasso richiesto (variabile, fisso, misto…), eventuali servizi accessori (Cup, CPI…), la numerosità delle rate mensili, e il proprio stipendio.

Quanto posso chiedere di mutuo con uno stipendio di 1.500 euro

Prendiamo il caso di uno stipendiato con reddito mensile netto di 1.500 euro.

Le banche tendono a limitare la rata del mutuo entro il 30-35% dello stipendio complessivo, una quota che corrisponderebbe a quella per chi è in affitto. Non dovrebbe andare oltre il 35%, a meno che la durata del finanziamento non sia molto ridotta e il contraente un profilo ad alto rischio.

Anche se si ha uno stipendio, la banca chiede ulteriori informazioni, quali il contratto di lavoro (viene prediletto quello da dipendente a tempo indeterminato full-time), l’azienda per cui si lavora, e ulteriori possedimenti o intestazioni, se l’importo del mutuo è alto.

Purtroppo in caso di lavoratore occasionale o precario le probabilità di ottenere un mutuo saranno molto basse, a causa delle scarse garanzie economiche.

Nel caso di un profilo normale, con stipendio a 1.500 euro, la rata del mutuo non potrà andare oltre i 550 euro al mese. A meno che non abbia altri debiti a suo carico: la banca raccoglierà anche informazioni relative ad eventuali finanziamenti accesi in passato e in fase di rimborso.

Tutte particolarità che con la cessione del quinto dello stipendio non vengono quasi mai prese.

 Leggi anche: Cessione del quinto, cosa cambia dal prestito e cosa conviene fare

La differenza tra cessione del quinto dello stipendio e mutuo

Se non sei interessato ad un classico finanziamento o mutuo, o temi di non avere sufficienti garanzie, puoi sempre richiedere la cessione del quinto.

Si tratta di un finanziamento agevolato previsto per chi vuole accedere a finanziamenti o prestiti utilizzando come unica garanzia il proprio stipendio o pensione.

Come strumento finanziario è molto comodo, perché alla banca basterà che tu abbia come garanzia un contratto di lavoro a tempo indeterminato o una pensione INPS da vecchiaia/anticipata. Nessuna garanzia immobiliare o mobiliare verrà richiesta, anche nel caso di profili segnalati dal CRIF.

Semmai la differenza sostanziale è negli importi. Se un mutuo può spingersi anche verso centinaia di migliaia di euro, la cessione del quinto è perfetta per dei finanziamenti medi, dell’ordine di decine di migliaia di euro.

Può sempre essere utile se si ha bisogno di coprire una parte della spesa per l’acquisto della casa, altrimenti potrebbe non essere conveniente.

 Leggi anche: Ecco come ridurre la rata del mutuo in 3 modi

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