Mutuo, cosa succede se la banca fallisce? La risposta che non ti aspetti

Cosa succede ai mutui, ai correntisti e gli investitori con depositi presso banche che falliscono?

I recenti casi di Silicon Valley Bank, First Republic Bank e Credit Suisse hanno sollevato non poche preoccupazioni da parte dei risparmiatori, portato l’attenzione su una domanda in particolare, cosa succede ai clienti quando la banca fallisce? E soprattutto, che fine fanno i mutui?

Cosa succede quando una banca fallisce

Il fallimento di una banca, è un elemento estremamente rilevante per il sistema bancario sia internazionale che regionale, poiché la maggior parte delle banche moderne sono intrecciate tra di loro attraverso titoli e investimenti, di conseguenza il fallimento di una banca potrebbe avere ripercussioni sull’intero sistema bancario.

Per queste ragioni, sono state adottate, nel tempo, soprattutto dopo la crisi bancaria del 2008, una serie di strumenti per tutelare e salvare le banche evitando loro il fallimento.

Le procedure adottate e adottabili per il salvataggio di banche variano a seconda della banca, della regione e dello stato in cui operano.

Per semplificare il tutto, le operazioni di salvataggio di una grande banca statunitense come Silicon Valley Bank, potrebbero essere profondamente diverse dalle operazioni di salvataggio di una piccola banca italiana come Banca Etruria, o una grande banca europea come Credit Suisse.

Direttive europee per la gestione di crisi bancarie

Dal 2016 l’Unione Europea ha prodotto una serie di normative, o meglio, una serie di direttive, finalizzate ad indicare la strada per la gestione di crisi bancarie e il salvataggio degli istituti bancari dalla crisi. Queste direttive prevedono che gli istituti vengano salvati o ricostituiti attraverso il capitale degli investitori stessi.

Quando si parla di investitori, almeno nel settore bancario, si intende tre categorie distinte il cui contributo al salvataggio della banca è più o meno diretto, nello specifico, queste categorie comprendono gli Azionisti, gli Obbligazionisti e i Depositari.

Al gradino più alto, per l’Unione Europea, nella gerarchia bancaria, e quindi i primi a dover intervenire in operazioni di salvataggio, quindi i primi a rimetterci capitale, sono generalmente gli azionisti, ovvero i proprietari dell’istituto di credito.

Per queste ragioni, la decisione della Svizzera di non azzerare il capitale degli azionisti di Credit Suisse, ma di remunerarli con circa 0,80 franchi svizzeri ad azione, è stata accolta con perplessità e stupore e di conseguenza in molti hanno minacciato azioni legali.

Il secondo gruppo chiamato ad intervenire economicamente, quindi a rimetterci capitale, per il salvataggio della banca in fallimento, è quello degli obbligazionisti, ovvero coloro che hanno prestato denaro alla banca in cambio di un interesse annuo, senza però avere peso decisionale.

Il gruppo degli obbligazionisti, va precisato, è un gruppo molto eterogeneo e variegato, che comprende diverse tipologie di obbligazionisti, le cui obbligazioni sono più o meno rischiose, e quindi con rendimenti più o meno alti.

Le obbligazioni più rischiose sono le cosiddette Additional Tier 1 e 2 (AT1 e AT2), queste obbligazioni si collocano a metà strada tra il capitale di rischio e debito

In ultima istanza, gli ultimi a chiamare a contribuire in caso di salvataggio bancario sono i depositari, coloro che hanno un conto deposito presso l’istituto.

Questi ultimi sono anche i più tutelati, poiché sono clienti più che investitori dell’istituto bancario, per fare un esempio, a seguito del fallimento di Silicon Valley Bank, il governo statunitense si è impegnato a garantire copertura ai depositari.

Generalmente i depositi prevedono alcune soglie, al di sotto delle quali, il deposito è garantito, quindi, anche in caso di fallimento della banca, non sono chiamati a pagare, ma anzi, la banca è vincolata a liquidare i loro depositi.

Leggi anche: Tassi del mutuo, le previsioni: quando scenderanno e come si modificheranno le rate

Cosa succede ai mutui in caso di fallimento

Abbiamo visto cosa succede alle banche in caso di fallimento e quali sono le linee guida per il salvataggio bancario, ma rimane un incognita, ovvero, cosa succede ai mutui?

I mutui sono inversi rispetto alle obbligazioni, essi rappresentano denaro prestato dalla banca, che viene poi restituito con un incremento percentuale legato al tasso di interesse.

Ciò che succede al mutuatario, colui che ha contratto il debito presso l’istituto bancario, dipende in larga parte dalla procedura di salvataggio, nello specifico, fino al 2015 era previsto l’intervento della Banca d’Italia per il salvataggio della banca, di conseguenza il mutuatario presso l’istituto fallito, diventava debitore nei confronti dello stato, mantenendo le stesse condizioni stipulate con l’istituto di credito con cui aveva sottoscritto l’atto di mutuo.

Dal 2015 invece, a seguito del decreto salva banche, l’istituto di credito in crisi viene assorbito da un gruppo finanziario più grande, questa acquisizione forzata porta crediti e debiti dell’istituto in crisi al gruppo di salvataggio.

A seguito dell’acquisizione l’istituto bancario in crisi è tenuto ad inviare una comunicazione a tutti i clienti debitori e creditori per informarli dell’acquisizione ed invitarli a presentarsi in banca. A questo punto i mutuatari possono scegliere se rimanere presso l’istituto o trasferire il mutuo presso altre banche con condizioni migliori.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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