Mutuo ponte, la migliore soluzione per comprare casa: cos’è e quanto costa

In tempi come questi la migliore soluzione è quella del mutuo ponte. Ecco cos'è e quanto costa rispetto agli altri tipi di finanziamento.

Oggigiorno sottoscrivere un mutuo può non essere facile, tra interessi alti e requisiti sempre più stringenti. Per questo la soluzione del mutuo ponte può essere molto utile per chi sta cercando casa.

In pochi in Italia lo conoscono, ma negli ultimi anni, a causa della crisi economica, sembra sia la soluzione più efficace per evitare eccessive lungaggini e per velocizzare al meglio gli atti di compravendita.

Va però aggiunto che, come ogni finanziamento, anche il mutuo ponte ha i suoi costi, e i suoi pro e contro.

Mutuo ponte, la migliore soluzione per comprare casa, ecco cos’è

Più conosciuto all’estero, il mutuo ponte è diventata una soluzione molto efficace per chi vuole procedere in tempi brevi al finanziamento di un acquisto immobiliare.

Al contrario dei mutui tradizionali, quello ponte ha una durata più breve e tempi più rapidi. Ma viene utilizzato in una situazione particolare: quando si deve acquistare una casa e, al contempo, rivendere quella che già si possiede.

Infatti la natura di questo mutuo è quella di far da ponte, da transizione entro due periodi:

  • quello della ricerca di un compratore della casa in vendita,

  • quella della ricerca della nuova casa.

Non sono poche le persone che acquistano una casa senza prima aver venduto quella in proprio possesso, per questo conviene rivolgersi al proprio istituto di credito e chiedere questo tipo di mutuo, proprio per evitare i problemi che potrebbero comparire tra la vendita e l’acquisto.

Così facendo, si avranno le somme necessarie per acquistare il nuovo immobile, prima ancora che quello vecchio sia stato venduto.

Quanto costa stipulare un mutuo ponte

Il costo di un mutuo ponte può risultare più alto rispetto a quello tradizionale, ma tutto ciò dipende anche dalla propria condizione di partenza.

Richiedere un “mutuo ponte”, ovvero “mutuo ponte per cambio casa”, significa intanto stipulare un mutuo che dura non trenta o quarat’anni, ma solo 24 mesi. Praticamente in un battibaleno non avrai più alcun debito, rispetto a tante altre persone.

Per quanto riguarda la parte relativa agli interessi, il calcolo di essi risentirà non solo della propria situazione finanziaria, ma anche di quella internazionale. Al 2022 i tassi TAEG per un mutuo ponte si aggiravano intorno al 2,5-3% su base annua, e parliamo del periodo pre-rialzi della BCE. Oggi saranno inevitabilmente più alti.

Oltre a questo, i costi si limitano solo alla parte finanziata, decisamente più contenuta rispetto ad un mutuo iniziale.

Ricordiamo però che per le banche il mutuo ponte è a tutti gli effetti un finanziamento ipotecario. Alcuni istituti di credito addirittura necessitano di una sorta di stipula con doppia ipoteca, sia sull’immobile che vuoi acquistare che su quello che vuoi vendere.

Leggi anche: Ecco come ridurre la rata del mutuo in 3 modi

Mutuo ponte, pro e contro rispetto ad altri finanziamenti

Come tutte le operazioni finanziarie, anche il mutuo ponte ha i suoi pro e contro.

I vantaggi del mutuo ponte sono stati già accennati sopra: invece di durare decenni, dura a malapena 2 anni. Inoltre è perfetto per chi vuole evitare i lunghi tempi richiesti normalmente in queste operazioni (vendita e acquisto di una nuova casa), così da ottenere anche i vantaggi fiscali riservati all’acquisto della prima casa.

Lo svantaggio principale è che il mutuo ponte è riservato solo a quelli che possiedono già un immobile, e che sono interessati alla sua vendita in tempi brevi. In sede di stipula, la banca ti chiederà di presentare due documenti non notarili:

  • l’atto di acquisto del nuovo immobile dove si risulterà residenti;

  • la dichiarazione di vendita dell’immobile di cui si è ancora intestatari.

Essendo inoltre una specie di “prestito-lampo”, la banca potrebbe stabilire dei tassi di interesse più alti rispetto a quelli previsti per i normali finanziamenti. E questo per un mutuo la cui copertura non è dell’80%, bensì del 60%.

Vantaggio del mutuo ponte è che si possa richiederlo anche se l’immobile in vendita sia già sotto mutuo. Bisognerà concordare direttamente con il compratore/banca per ripagare il mutuo con parte della vendita o trasferire il mutuo stesso sul nuovo proprietario.

Solo in certi casi è ammessa la sostituzione dell’immobile di garanzia, mettendolo da quella in vendita a quella acquistata, perché, data la natura rischiosa dell’operazione, non sempre la banca è disponibile.

Leggi anche: Estinguere il mutuo prima o aspettare, ecco cosa conviene di più: vantaggi e svantaggi

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