Cosa succede nel 2023 per chi ha un mutuo a tasso variabile: si pagherà di più?

In vista di possibili ulteriori aumenti dei tassi da parte della BCE ecco di quanto potrebbero aumentare le rate dei mutui a tasso variabile.

È attesa nei prossimi giorni la decisione della Banca Centrale Europea circa un possibile nuovo incremento dei tassi di interesse. L’aumento, se definitivo, sarebbe il primo del 2023 e seguirebbe i quattro aumenti effettuati nella seconda parte del 2022 in risposta ai preoccupanti livelli di inflazione raggiunti nell’eurozona. Seppur indispensabili per contrastare il fenomeno inflativo, questi aumenti hanno già avuto un impatto negativo sui mutui a tasso variabile, e con un nuovo aumento il livello delle rate per questa tipologia di finanziamenti rischia di salire ulteriormente.

Ecco di quanto potrebbe salire la rata mensile di un mutuo a tasso variabile secondo le prime stime.

Mutuo a tasso variabile: che succede nel 2023

Per inizio febbraio è attesa la decisione ufficiale della BCE su un possibile rialzo dei tassi di interesse di 50 punti base. Ecco dunque le prime stime su come, un rialzo simile, andrebbe ad impattare sulle rate di un mutuo a tasso variabile.

Stando ad una simulazione effettuata da Facile.it, con un aumento dei tassi di 50 punti base, la rata di un finanziamento medio potrebbe aumentare di quasi 35 euro nel corso dei prossimi mesi.

Questo sarebbe tuttavia soltanto l’ultimo incremento mentre in totale, se si sommano tutti gli aumenti avuti a partire dalla seconda metà del 2022, si noterà un aumento complessivo della rata mensile di circa 197 euro rispetto al gennaio 2022.

Facile.it ha infatti effettuato una simulazione su un finanziamento a tasso variabile da 126mila euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022. Il tasso annuo nominale (Tan) nel gennaio 2022 era pari allo 0,67%, dunque con una rata mensile di 456 euro. In seguito agli aumenti attuati dalla BCE nel 2022, questa rata nel gennaio 2023 è arrivata a toccare i 619 euro mensili. Se dovesse essere confermato l’ennesimo rialzo dei tassi questa cifra potrebbe crescere ulteriormente arrivando a circa 653 euro. In poco più di un anno si avrebbe dunque un incremento complessivo di 197 euro, ovvero un +43,2%.

Prospettive future

La politica di aumento del costo del denaro messa in campo della Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione dovrebbe proseguire anche nel corso del 2023. Guardando le aspettative di mercato, gli Euribor a 3 mesi potrebbero continuare a salire arrivando a toccare il 3,4% per giugno 2023.

Per questo motivo gli esperi di Facile.it spiegano:

Per tutelarsi da futuri rincari i mutuatari possono ricorrere ad una surroga o alla rinegoziazione, eventualmente approfittando delle condizioni introdotte dal Governo con la Legge di bilancio.

Leggi anche: Chi ci guadagna dal taglio al cuneo fiscale

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