Le festività della Pasqua sono sempre più vicine ed ecco che spunta la notizia che in molti temevano: arriva un nuovo aumento dei prezzi di vendita per l’acquisto dei prodotti tipici della Pasqua.
Dagli ovetti di cioccolato alla carne, fino alle colombe e le pizze pasquali: gli scaffali dei punti vendita e dei supermercati sono sempre più pieni di questi prodotti.
È proprio per questo motivo che Federconsumatori ha deciso di mettere in guardia la popolazione riguardo alla necessità di effettuare degli acquisti consapevoli e mirati, al fine di risparmiare e di evitare sprechi inutili.
Ecco, quindi, quali sono i prodotti pasquali che sono stati maggiormente interessati dall’aumento dei prezzi a Pasqua e come risparmiare al meglio sull’acquisto di colombe, uova e dolci.
Aumento dei prezzi: i prodotti di Pasqua sono più cari
Secondo quanto rivelato dall’O.N.F., ovvero dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, dunque, come avvenuto già durante il 2022, anche per quest’anno a Pasqua si assisterà ad un ulteriore aumento dei prezzi.
Nel 2023, infatti, in media i costi dei prodotti tipici della festività pasquale, ad esempio i dolci ma anche la carne, potrebbero aumentare addirittura del +9,8% rispetto ai prezzi dello scorso anno. In tal senso, Federconsumatori sottolinea che:
I prezzi seguono un andamento differenziato a seconda della tipologia e del canale di vendita. A segnare gli aumenti maggiori sono gli ovetti, la colomba farcita e la pizza pasquale, che aumentano, rispettivamente, del +19%, del +51% e del +34%.
Ma non è finita qui. Perché ad aumentare sono anche i prezzi della carne, in particolare ad essere stato interessato da un aumento vertiginoso dei prezzi è il salame corallina.
Si parla di aumenti contenuti per altri prodotti di carne, come ad esempio l’agnello (con una variazione pari allo 0%), l’abbacchio (+2%), il coniglio (3%), petto di pollo (+1%), o ancora il tacchino (+4%).
Restano, invece, pressoché invariati i prezzi per l’acquisto delle uova fresche, sia per quanto riguarda la confezione da 6 uova (con un costo di acquisto di circa 2,69 euro) che quella da 10 uova (con un costo pari a 3,35 euro).
Aumento prezzi a Pasqua: tutti i prodotti più cari
Così come avvenuto per le vacanze di Natale, anche a Pasqua è arrivata la brutta sorpresa per gli italiani.
Con le nuove rilevazioni effettuate da parte dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, la spesa destinata all’acquisto dei prodotti per i pranzi in famiglia in vista della Pasqua saliranno decisamente di parecchio, rispetto al 2022.
Andiamo a vedere più nello specifico quali sono i prodotti che rischiano di essere interessati da un aumento più sostanzioso, al fine di comprendere effettivamente quali sono le soluzioni più adatte per risparmiare contro l’aumento dei prezzi a Pasqua,
Tra i prodotti più cari per la Pasqua 2023 c’è sicuramente la colomba farcita. Secondo quanto rilevato da Federconsumatori, infatti, la variazione di prezzo tra il 2022 e il 2023 è addirittura pari a +51%, con un passaggio dai precedenti 14,99€ a 22,57€ per l’acquisto di una colomba farcita.
Aumenta anche il prezzo della pizza pasquale al Kg, con una percentuale pari a +34%: il costo per il suo acquisto è passato dai precedenti 12,60€ ad una media di 16,90€. Per il castello, invece, il prezzo è rimasto pressoché invariato, con un leggero aumento del +3%, che corrisponde ad un prezzo di 21,85€.
Va, invece, evidenziato un ulteriore dato: in controtendenza rispetto a tutti gli altri prezzi dei prodotti di Pasqua, sono diminuiti leggermente i prezzi per l’acquisto delle uova di Pasqua, che potrebbero essere pari a -7% in confronto agli anni precedenti.
Lo stesso non vale, invece, per gli ovetti di Pasqua. In questo caso, si conferma l’aumento prezzi con un incremento pari al +13%, con un costo medio pari a 13,20 euro.
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Aumento dei prezzi a Pasqua: come risparmiare
Il consiglio di Federconsumatori per poter risparmiare e non lasciarsi coinvolgere eccessivamente dall’aumento dei prezzi a Pasqua è quello di modulare bene gli acquisti.
È essenziale fare acquisti mirati e consapevoli, per evitare di spendere troppi soldi e riducendo al minimo gli sprechi.
Pare essere proprio questa la direzione intrapresa dalle famiglie italiane, secondo quanto rilevato dalla stessa Federconsumatori, che sottolinea:
Per quanto riguarda le modalità con cui gli italiani si apprestano a festeggiare, abbiamo rilevato tendenze piuttosto prudenti: le famiglie non rinunceranno a pranzi e a viaggi, ma con un atteggiamento più attento a contenere le spese e improntato al fai da te.
Si tratta di un andamento che conferma sicuramente la grave crisi economica che ha colpito le famiglie, a causa sia dei rincari dell’energia elettrica e del gas che anche del costo della vita in generale.