Quanto costa andare a vivere da soli e quali sono le spese da tenere sotto controllo

Sogni di andare a vivere da solo, ma non sai come fare? Ecco quanto costa vivere da soli e come si può risparmiare sulle spese fisse e variabili.

Sogni di andare a vivere da solo? Moltissimi giovani hanno questo desiderio, ma quanto costa vivere da soli al giorno d’oggi?

Le spese da considerare sono parecchie: affitto o mutuo, spese alimentari, bollette, trasporti, carburante, qualche sfizio e degli imprevisti. Quale stipendio serve per vivere dignitosamente anche da soli?

Ecco quali sono le spese da tenere sotto controllo e quanto costa andare a vivere da soli nel 2023.

Quando andare a vivere da soli: gli italiani lo fanno a 30 anni

I giovani italiani tardano sempre di più l’uscita dal nido familiare: andare a vivere da soli è il sogno di tutti, ma una realtà solo per pochi.

Secondo i dati dell’Eurostat, in Italia l’età media in cui giovani vanno a vivere da soli è scesa a 29,9 anni: prima dei 30 anni, mediamente, si lascia la casa di famiglia e si cerca la propria indipendenza.

Un numero che potrebbe sembrare elevato se rapportato alla media europea, che si attesa attorno a 26,5 anni.

Come spiega il Rapporto Annuale Istat 2022, il motivo per cui alcuni Paesi sono il fanalino di coda dell’Europa parrebbe essere chiaro:

Le nuove generazioni costituiscono il segmento di popolazione più svantaggiato dal punto di vista occupazionale e ciò scoraggia il processo di indipendenza dalla famiglia di origine.

Dietro all’età più elevata per andare a vivere da soli, quindi, si nascondono contratti di lavoro precari, retribuzioni troppo basse, precarietà. Problemi che vanno a sommarsi al caro affitti, all’inflazione, all’aumento dei tassi di interesse sui mutui, fino ad aggravare una situazione già difficile.

Quanto costa vivere da soli?

La domanda che molti si pongono, quindi, potrebbe essere la seguente: quanto costa andare a vivere da soli?

Sempre considerando le stime di spesa media realizzate dall’Istat per un giovane tra 18 e 34 anni che vive da solo – nel 2021 – per andare a vivere da soli occorre spendere almeno 1.730,23 euro.

Una tale cifra può inizialmente spaventare, ma occorre considerare che si tratta del complesso delle spese da sostenere: per affitto o rata del mutuo, per le utenze, per l’alimentazione, per la salute, per i trasporti, per lo svago, e per qualsiasi altra spesa.

Cerchiamo di considerare ogni spesa singolarmente per capire quanto costa andare a vivere da soli.

Vivere da soli: quali sono le spese?

Prima di scendere nel dettaglio per ciascuna voce di spesa da affrontare quando si decide di vivere da soli, possiamo dividere le spese complessive in due grandi categorie:

  • spese fisse (affitto o mutuo, utenze, spesa alimentare, ecc);

  • spese variabili (svago, sport, abbigliamento, imprevisti, ecc).

Tra le spese fisse rientrano sicuramente il canone di locazione o la rata del mutuo: mentre la prima soluzione è ideale per iniziare, l’accensione di un mutuo è un investimento per il futuro, indicato per coloro che intendono garantirsi una stabilità.

Sempre tra le spese fisse ci sono anche tutti gli acquisti di beni e servizi di prima necessità: la spesa alimentare (circa 200 euro al mese), le utenze domestiche (150 euro al mese circa), le tasse per esempio Tari (sui 300 euro all’anno in media), le spese per ADSL e telefoni mobili.

Tra le spese variabili, invece, troviamo: spese per i trasporti pubblici, eventuali sfizi o imprevisti (guasto alla macchina, mal di denti, ecc), spese d abbigliamento, cene o pranzi con amici. In totale è bene preventivare fino a 1.000 euro al mese.

Quale stipendio serve per vivere da soli?

Arriviamo alle conclusioni: quale stipendio serve per andare a vivere da soli senza farsi mancare nulla?

Dapprima consideriamo ancora qualche dato: in media, i giovani tra 18 e 34 anni possiedono un reddito complessivo annuale pari a 15.858 euro. Bastano per vivere dignitosamente?

Secondo alcune stime, per vivere in modo dignitoso è necessario guadagnare almeno 1.200 euro al mese, 1.000 dei quali potrebbero andare in fumo tra spese fisse e variabili.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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