Salvataggio Eurovita: tempi stretti per l'accordo con il MEF

Raggiunta una svolta nel programma di salvataggio Eurovita, il MEF, detta la linea e tempi serrati per trovare un accordo.

Salvataggio Eurovita: tempi stretti per l'accordo con il MEF

Mercoledì 7 giugno si è tenuto un vertice presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze per delineare una strategia di salvataggio per Eurovita. Al vertice hanno preso parte rappresentanti di gruppi assicurativi, banche e tecnici del dicastero.

L'esito del summit

Il vertice di mercoledì 7 giungo ha dato un primo esito positivo, definendo tempi stretti per il raggiungimento di un accordo.

Sebbene non sia stata trovata ancora una quadra alla crisi di Eurovita, molti dei nodi presenti alla vigilia del vertice sembrano essere sciolti ed ora le varie personalità coinvolte sono al lavoro per produrre una proposta rapita al MEF.

La linea d'azione tuttavia sembra ormai essere delineata, e per il futuro di Eurovita sembra si andrà in contro alla scorporazione dell'azienda in diversi rami.

Scomposizione Eurovita in 5 rami d'azienda

La linea tracciata dal MEF sembra prevedere la scomposizione di Eurovita in 5 rami d'azienda, tutti della stessa dimensione, tali da essere assorbiti dai partecipanti al tavolo di salvataggio.

La divisione di Eurovita comporterebbe la chiusura dell'azienda e la scomparsa del brand, a tutela dei suoi clienti e sottoscrittori. La priorità del MEF in questo momento appare quella di tutelare i sottoscrittori delle polizze Eurovita e, se l'operazione dovesse andare in porto, si ritroverebbero da un giorno all'altro ad essere titolari di polizze Genarli, Unipol, Allianz, Poste o Intesa, ovvero i cinque gruppi assicurativi chiamati ad assorbire le polizze Eurovita.

Agli istituti coinvolti è quindi chiesto di fare da garante ai clienti. Questo lavoro di garanzia si configurerebbe nel momento in cui il cliente dovesse chiedere il riscatto della polizza. In quel caso gli istituti dovrebbero subentrare nel contratto e portarlo a scadenza, permettendo così ai clienti di beneficiare del rendimento e rimborso di capitale.

Restano tuttavia da sciogliere alcuni nodi sulle modalità effettive in cui quest'ultimo passaggio avverrà, ed è proprio su questo che si concentreranno gli operatori coinvolti nelle prossime settimane.

Tempi stretti per la soluzione

Come anticipato, il MEF ha dettato una linea di scadenze serrate e tempi stretti per un programma di salvataggio di Eurovita. I tempi stretti sono dettati da alcune scadenza improrogabili come il 30 giugno, termine ultimo per il blocco dei riscatti imposto dall'Ivass. Il blocco è stato attuato per evitare una fuga di capitale incontrollata che avrebbe messo a repentaglio le operazioni di salvataggio a discapito dei sottoscrittori.