Truffa Postepay come riconoscerla: quali sono le più diffuse e come proteggersi

Truffa Postepay come riconoscerla e proteggere i propri soldi? Diversi sono i metodi utilizzati, ma basta fare attenzione ad alcuni dettagli.

Truffa Postepay, come riconoscerla? È quanto si chiedono molti italiani che hanno scelto Poste Italiane e utilizzano Postepay e Postepay Evolution anche per ricevere lo stipendio o la pensione.

Da un certo punto di vista, la tecnologia ci ha dato la possibilità di migliorare e semplificare le nostre vite. Ma se si analizza la situazione a 360 gradi, ci si rende anche conto che a essere facilitati sono anche i truffatori e quelli che oggi siamo abituati a chiamare cybercriminali.

Non è sempre facile rendersi conto di essere vittime di una truffa. Eppure, se si fa attenzione ad alcuni dettagli e si conoscono le truffe più diffuse, le probabilità di proteggere i propri soldi crescono sempre di più.

Vediamo, allora, alcune delle truffe Postepay più comuni messe in atto dai malintenzionati, come riconoscerle e quali sono i segnali che ci devono mettere in allarme.

Inoltre, vediamo anche cosa fare quando il danno è ormai fatto.  

Truffe Postepay più diffuse: come funzionano e come riconoscerle

Partiamo dal presupposto che esistono molti tipi di truffe, ma che, a dispetto della numerosità dei canali tramite cui vengono messe in atto, spesso il meccanismo è molto simile.

Tra le truffe Postepay più diffuse negli ultimi tempi, e per la quale Poste Italiane ha ricevuto diverse segnalazioni, c’è quella che viene portata avanti tramite e-mail.

In sostanza, nella casella di posta elettronica compare un messaggio che ci avverte che la nostra Postepay è stata bloccata. La soluzione, così come scritto nell’e-mail, è di cliccare su un link presente nel messaggio che ci riporta al sito di Poste Italiane nel quale dovremmo poi inserire alcuni dati sensibili.

Quello che spesso porta le persone a cliccare sul link e condividere i propri dati (per esempio, la password, ma anche il numero della carta, il codice CVV ecc.) è che il sito dove si atterra è del tutto simile a quello di Poste Italiane.

In realtà, però, si tratta solo di un sito copia, ingegnosamente creato dai truffatori per indurre il malcapitato a fidarsi e non porsi troppe domande.

Una volta inseriti i propri dati su quel sito, però, i truffatori ne entrano in possesso con la conseguenza di vedersi svuotato il proprio conto.

Un’altra truffa molto simile è quella che viene messa in atto tramite SMS.

Come dicevamo, per quanto possa cambiare il canale, il meccanismo rimane più o meno lo stesso.

Nell’SMS veniamo informati che la nostra carta Postepay è stata bloccata e ci viene richiesto di cliccare su un link per risolvere il problema.

Più raro, ma comunque possibile, è la truffa Postepay tramite call center. Chiaramente la persona che chiama non è un reale operatore, bensì il truffatore che, inventando delle scuse, può chiederci di fornire il numero della carta o il PIN.

Truffa Postepay come riconoscerla e come proteggersi: attenzione ai dettagli

Riconoscere un’eventuale truffa Postepay è l’arma migliore che abbiamo a disposizione per non darla vinta ai malintenzionati.

E, nonostante vi siano molte emozioni che entrano in campo in questi momenti, ci sono alcuni dettagli che possono fare la differenza.

Non è raro, infatti, che i messaggi (o la voce del truffatore dall’altra parte del telefono, in caso di chiamate) ci inducano in uno stato di paura e di fretta, il che ci rende più fragili e vulnerabili.

Il modo migliore per non cadere vittima di questi subdoli meccanismi è fare attenzione ad alcuni dettagli:

  • il testo delle e-mail e o degli SMS: può succedere che presentino errori grammaticali. In generale, comunque, nel testo del messaggio viene richiesto di condividere dati sensibili: Poste Italiane non lo fa, quindi conviene ignorare il messaggio o la mail;

  • richiesta di dati d’accesso e dati della carta: nessun operatore di Poste Italiane chiede di ottenere i tuoi dati di accesso, né il numero della tua carta, se questo succede, quindi, si tratta senza dubbio di una truffa;

  • la richiesta di transazioni in denaro: talvolta i truffatori potrebbero richiedere anche uno spostamento di denaro o di effettuare una ricarica Postepay. Non cadere nel tranello e non effettuare mai una ricarica.

Cosa fare se si è stati vittima di una truffa Postepay

Purtroppo non sempre riusciamo a proteggere noi stessi e i nostri soldi. Può capitare di prendere sottogamba alcuni dettagli e di fidarci della persona sbagliata al momento sbagliato.

Quando ormai il dado è tratto e i malintenzionati sono riusciti a impossessarsi dei nostri dati personali, la prima cosa da fare è quella di contattare Poste Italiane.

In questo modo, si potrà procedere con il blocco della carta Postepay. Questo può essere effettuato tanto di giorno quanto di notte: come riportato sul sito di Poste Italiane si può chiamare il numero 800.00.33.22.

Oltre a contattare Poste Italiane, un altro passaggio fondamentale è recarsi il più presto possibile da Polizia o Carabinieri e raccontare l’accaduto per sporgere denuncia.

Quest’ultima è anche fondamentale per effettuare la richiesta di rimborso recandosi all’ufficio postale.

Leggi anche: Guida alla scelta della carta PostePay: qual è la migliore?

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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