Bond oggi: risk- off, Btp, Treasuries e Turchia, come muoversi

Numeri alla mano, una valutazione sui trend in corso e sulle possibili evoluzioni dei mercati obbligazionari. Partendo da tre rivelatori di bassa propensione al rischio. 

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Nuove tensioni sui mercati, che portano a dover valutare con attenzione i numeri del settore obbligazionario. Scontato il ritorno in scena dell’avversione al rischio, questi alcuni elementi che ne quantificano la consistenza.

  • Preoccupante il segnale del decennale svizzero, sceso addirittura sotto il negativo 0,36% per poi risalire leggermente verso il negativo 0,34% nel pomeriggio di ieri. C’è un canale ribassista – brutto indicatore di risk-off – partito a inizio ottobre che potrebbe riportare lo yield del confederato addirittura sotto il -0,40%. Si attesta quindi la propensione degli investitori a collocarsi su un tripla A in una valuta forte ma molto stabile nell’ultimo periodo, fattore contraddittorio dovuto all’azione della Banca centrale di Berna che cerca di non veder correre troppo il franco.
  • Meno violento il movimento sul Bund: è sì negativo ma solo durante le fasi di inasprimento delle tensioni.
  • L’Interest Rate Swap in euro a 20 anni si accredita sotto la soglia dell’1% e fra l’altro è molto compresso rispetto a quelli a 25 anni (1,07%) e a 30 anni (1,08%), altro sintomo sfavorevole.

Il risk-off è quindi protagonista sulla scena europea.

Per i Btp attenzione a un’avvisaglia

Peggiora il quadro dei nostri titoli di Stato. Questi i numeri di una nuova debolezza strutturale. Il Future long term scende sotto il supporto dei 130: come tale non è un indizio pesante, sebbene ci sia un’avvisaglia, consistente nella chiusura del triangolo che lo sta sempre più comprimendo dal 12 aprile. Si parte allora con lo short? Soltanto sotto i 128,2 e soprattutto se il Super Trend tornasse negativo, il che non avviene dal 25 febbraio. E’ questo l’indicatore da monitorare, proprio quando l’Etf Btp Monthly -1 Inverse (Isin LU1523098561) si appresta a dare un primo avviso rialzista, con la chiusura ieri a 43,71 euro, prossima alla resistenza dei 43,85. Se si pensa che il movimento di debolezza del Btp sia strutturale, in presenza della non elevata propensione a movimenti forti da parte dell’Etf short a replica lineare, sarebbe preferibile ipotizzare una strategia con progressivi acquisti su diversi livelli, da avviare sopra i 44 euro. Le varie singole emissioni lunghe di Btp non hanno tuttavia dato ancora indicazioni di netta inversione ribassista, mentre il rendimento del decennale torna vicino al 2,7% ed è il vero campanello d’allarme che potrebbe far scattare il “sell” sull’intera categoria. 

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di Morningstar

20 set 2021