Agenzia delle Entrate: nuove lettere dal Fisco! Chi rischia?

Purtroppo con lo scattare del nuovo anno sono in arrivo anche tantissime lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate che sta per notificare centinaia di migliaia di cartelle esattoriali nei confronti dei cittadini debitori. Vediamo, quindi, chi rischia di ricevere la lettera dal Fisco ora.

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L’anno nuovo e con esso l'arrivo del primo gennaio 2022 ha rappresentato per tantissimi cittadini una data di fondamentale importanza che va a segnare l’avvio delle pratiche messe in atto da parte della stessa Agenzia delle Entrate, con l’obiettivo di inviare le cosiddette lettere di compliance nei confronti di tante diverse categorie di cittadini e di contribuenti.

Così, centinaia di migliaia di cittadini inizieranno a ricevere nei prossimi giorni lettere da parte Fisco in cui saranno effettivamente evidenziate delle possibili anomalie che potrebbero aver interessato le loro dichiarazioni dei redditi, trasmesse nell’ultima data utile per l’invio all’ente.

In questo modo, l’anno nuovo non comincia nel migliore dei modi per milioni di cittadini e di contribuenti italiani che si ritroveranno a casa la ricezione della lettera da parte del Fisco e che si troveranno quindi a dover provvedere all’immediata correzione di tutte quelle informazioni e quei dati che sono stati riportati all’interno della propria dichiarazione dei redditi.

Tuttavia, occorre evidenziare che non è finita qui. Infatti, la raffica di avvisi e di lettere di compliance messa in atto dall’ente dell’Agenzia delle Entrate continuerà per l’intero anno in corso, al fine di andare incontro ed applicare tutte le nuove linee guida e le indicazioni che sono state contenute all’interno del PNRR, ovvero del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, proposto da parte del Governo italiano capitanato dall’attuale Consiglio dei Ministri, Mario Draghi. 

All’interno del seguente articolo, quindi, vedremo nello specifico chi sono i cittadini italiani che rischiano effettivamente di ricevere la lettera da parte dell’ente dell’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, nei prossimi paragrafi saranno anche chiariti tutti i punti essenziali del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza e come questi saranno declinati da parte del Fisco nel controllo dei documenti e delle dichiarazione degli stessi contribuenti italiani.

L’arrivo delle lettere dall’Agenzia delle Entrate: le novità di gennaio 2022

Come preannunciato all’interno della stessa introduzione dell’articolo, a partire già dalla fine dell’ultimo mese dell’anno 2021, è cominciato l’invio delle lettere di compliance trasmesso da parte dell’Agenzia delle Entrate che proseguirà, purtroppo, per l’intero anno 2022.

Si tratta, dunque, di uno strumento di provvedimento che l’Agenzia delle Entrate mette in atto attraverso la comunicazione ai contribuenti di lettere di compliance che potrebbe verificarsi nei casi in cui all’interno della dichiarazione dei redditi risultano esserci delle omissioni oppure dei dati o delle informazioni considerate non veritiere.

Dunque, l’obiettivo dell’invio massiccio di tutte queste lettere da parte del Fisco nei confronti dei cittadini italiani che hanno trasmesso, anche se inconsapevolmente, una dichiarazione dei redditi non completamente rispondente alla propria situazione, è proprio quello di poter mandare un avviso di accertamento. 

In questo modo, tutti quei cittadini che purtroppo saranno coinvolti nelle prossime giornate dalla ricezione della lettera da parte del Fisco, sono tenuti a regolarizzare quanto prima la propria situazione nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria, provvedendo alla correzione degli eventuali errori o omissione, attraverso uno strumento essenziale che è rappresentato dal ravvedimento operoso.

Per maggiori informazioni in merito alla comunicazione di compliance da parte dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare il seguente video curato da parte di Maria Angela Damiani:

 

Chi rischia di ricevere la lettera dell’Agenzia delle Entrate nel 2022?

Occorre precisare che la trasmissione degli avvisi e delle lettere di compliance non coinvolgerà indistintamente tutti i cittadini italiani che inviano la propria dichiarazione dei redditi al Fisco per i relativi controlli e le verifiche della situazione contributiva e reddituale, bensì soltanto una parte della popolazione.

Nello specifico, secondo quanto predisposto anche all’interno del recente Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza proposto da parte della squadra dell’esecutivo guidata dall'attuale premier italiano Mario Draghi, nel 2022 finiranno al centro del mirino per la maggior parte dei casi quelle dichiarazioni dei redditi relativi all’anno di riferimento del 2017, in cui sono state evidentemente riscontrate alcune anomalie.

Tuttavia, l’aumento delle compliance andrà di pari passo con una nuova azione di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate in merito a tutte le dichiarazioni dei redditi legate anche agli anni successivi rispetto a quella del 2017.

Ma, al momento, i cittadini maggiormente saranno comunque quelli che risultano aver presentato una dichiarazione dei redditi relativa al 2017 che presenta delle omissioni oppure delle informazioni o dei dati considerati anomali da parte del Fisco. 

Cosa deve fare chi riceve la lettera dell’Agenzia delle Entrate?

Nel caso in cui un cittadino riceva purtroppo un avviso bonario da parte dell’ente dell’Agenzia delle Entrate è tenuto a rispettare un’apposita procedura, la fine di non incorrere ad eventuali sanzioni pecuniarie ed amministrative.

A questo proposito, è necessario innanzitutto non farsi prendere immediatamente dal panico e cercare di leggere attentamente il contenuto della lettera. 

In questo modo, con il supporto tecnico del proprio commercialista oppure facendo riferimento al supporto di un esperto del CAF, è necessario che il cittadino che ha ricevuto la lettera dal Fisco provveda a controllare effettivamente quali sono gli elementi ed i dati che potrebbero essere considerati anomali, sulla base di quanto evidenziato dalla stessa Agenzia delle Entrate.

Dunque, dopo essersi accertati dell’effettiva omissione o della irregolarità o non veridicità delle informazioni e dei dati che erano stati inseriti all’interno della propria dichiarazione dei redditi, il contribuenti che ha ricevuto la lettera dal Fisco potrà procedere ad un importante strumento che è a disposizione.

Chi deve pagare la multa dopo aver ricevuto la lettera dal Fisco

Si tratta del ravvedimento operoso, il quale corrisponde nella possibilità che viene concessa al cittadino di poter provvedere al pagamento e al versamento delle effettive somme dovute all’Agenzia delle Entrate, con sanzioni sicuramente più leggere rispetto al solito.

Al contrario, nei casi in cui invece il cittadino in questione ritiene di aver ricevuto erroneamente la lettera dal Fisco, in quanto ha accertato la correttezza e la veridicità delle informazioni e dei dati inseriti all’interno della propria dichiarazione, sarà necessario che egli provveda a comunicarlo all’ente dell’Agenzia delle Entrate.

In tal senso, occorrerà anche che egli trasmetta l’eventuale documentazione o elementi a supporto dei dati contenuti nella dichiarazioni, di cui non è in possesso l’Amministrazione Finanziaria. 

Cosa succederà nel 2022 con i controlli dell’Agenzia delle Entrate?

Come evidenziato anche all’interno dell’articolo di money.it dedicato proprio alla ricezione delle lettere di compliance da parte del Fisco che sta avvenendo sempre più rapidamente ed in maniera esponenziale a partire già dalla prima settimana di gennaio 2022, questa situazione rimanda ai punti sempre più centrali del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, il quale ha condotto quindi all’applicazione di una serie di interventi e di misure fondamentali. 

A questo proposito, al fine di portare avanti gli obiettivi predisposti da parte del PNRR, il cui uno degli scopi principali è quello di riuscire a condurre l’Italia fuori dalla crisi economica conseguente all’esplosione dei contagi da Coronavirus.

Nello specifico, al fine di rafforzare il controllo delle dichiarazioni dei redditi, gli strumenti messi a punto da parte dell’Agenzia delle Entrate sono essenzialmente due, da un lato gli avvisi bonari e dall’altro la dichiarazione IVA precompilata.

In questo senso, sarà sempre più incrementato il numero di avvisi bonari che verranno effettivamente trasmessi nei confronti dei cittadini italiani la cui dichiarazione dei redditi risulta avere delle omissioni o dei dati scorretti. 

Inoltre, un controllo maggiore delle informazioni inviate mediante la dichiarazione dei redditi è stato reso possibile attraverso un maggiore potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e della cooperazione tra le varie banche dati.

Allo stesso tempo, l’Agenzia delle Entrate sta anche lavorando al fine di ottenere un miglioramento delle tecnologie degli algoritmi di selezione e di una formazione maggiormente efficace del personale che si occupa di tale funzione di controllo.

Lettere da parte del Fisco: la data del 30 giugno 2022

La data del 30 giugno del nuovo anno, dunque del 2022, porta con sé una scadenza fondamentale per l’Agenzia delle Entrate proprio in merito all’applicazione e alla messa in atto di tutte quelle misure e quegli interventi contenute all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza.

A questo proposito, tra i primi obiettivi che dovranno essere raggiunti entro tale termine estivo, uno dei più importanti è sicuramente quello legato al raggiungimento di una maggiore e più efficace interoperabilità tra le banche dati. 

In tal senso, sarà possibile riuscire a garantire una procedura che permetterebbe così di ampliare notevolmente l’enorme potenzialità informativa dei dati, con il rispetto costante di tutte le normative e le disposizioni riferite alla tutela della riservatezza legata ai propri dati personali.

Allo stesso tempo, entro la fine dell’anno 2022, si stima che sarà raggiunto da parte dell’ente dell’Agenzia delle Entrate un incremento pari al 30 per cento delle lettere di compliance che saranno trasmesse nei confronti dei contribuenti inadempienti o che hanno omesso dei dati e delle informazioni all'interno della propria dichiarazione dei redditi.

Questo dato dovrà essere, tuttavia, accompagnato anche da un incremento pari al 20 per cento degli incassi che si riferiscono all’adempimento spontaneo nonché alla riduzione alla percentuale del 5 per cento rispetto al numero di falsi positivi.