Allarme Agenzia delle Entrate: occhio al phishing

Dopo le segnalazioni giunte da alcuni contribuenti l'Agenzia delle Entrate esce con un comunicato stampa per lanciare l'allarme phishing. Alcuni truffatori inviano email contenenti richieste di pagamento di imposte sostitutive opportunamente camuffate per indurre a credere che arrivino dal Fisco

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Dopo le segnalazioni giunte da alcuni contribuenti l'Agenzia delle Entrate esce con un comunicato stampa per lanciare l'allarme phishing. Alcuni truffatori inviano email contenenti richieste di pagamento di imposte sostitutive opportunamente camuffate per indurre a credere che arrivino dal Fisco.

L'Agenzia delle Entrate lancia l'allarme contro un nuovo metodo di phishing

Allarme dell'Agenzia delle Entrate su una nuova modalità di phishing, le truffe perpetrate mediante mezzi informatici: principalmente le email, ma anche i social. É uscito oggi un comunicato stampa a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini contribuenti che hanno ricevuto messaggi di posta elettronica da soggetti che si definiscono "intermediari che sostengono di operare per conto del fisco". Si tratta invece di truffatori che allegano alle email allegati che riproducono il formato dei documenti dell'Agenzia, con l'obiettivo di trarre in inganno chi li riceve.

Phishing su imposte per trading online o criptovalute

Negli allegati si chiede il pagamento di imposte derivanti da operazioni di trading online o su criptovalute. L'inganno-phishing si basa sull'abilità nel falsificare i documenti che certificherebbero l'esistenza delle imposte e quindi l'obbligo a versare i corrispettivi. A quanto risulta all'Agenzia delle Entrate capita che i truffatori si spaccino per intermediari nel settore delle criptovalute e utilizzino documenti firmati da dipendenti dell'Agenzia o di banche estere: ovviamente si tratta di firme false di personale inesistente.

L'Agenzia delle Entrate invita a vigilare e denunciare i tentativi di phishing

In base a quanto ricostruito dall'Agenzia delle Entrate il phishing, quando ha successo, si concretizza con la richiesta di versamento di un'imposta sostitutiva per operazioni di compravendita di titoli realizzate su piattaforme di trading online, oppure di una sorta di "tassa di ingresso" necessaria per sbloccare i ricavi o plusvalenze generate dal trading. Una volta effettuato il pagamento sui conti indicati dai truffatori, questi ultimi si dileguano. L'Agenzia invita i cittadini contribuenti a verificare subito l'attendibilità delle email contattando il call center al numero 800.909696 e quindi, una volta verificato che si tratta di phishing, di denunciare il tutto ai Carabinieri o alla Polizia.

(Simone Ferradini)