Bollo auto: ecco chi paga entro settembre 2021!

Il bollo auto è una tassa automobilistica che alla fine bisogna pagare, anche se a causa della pandemia da Covid non tutti l'hanno dovuta pagare. Purtroppo per quest'anno si dovrà pagare. Per fortuna si può pagare entro settembre, a meno di non rientrare in alcuni casi specifici. Vediamo insieme però chi paga entro fine settembre 2021.

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Il bollo auto si deve pagare, questa è una delle poche cose sicure nella vita. Anche se negli ultimi due anni, a causa della pandemia da Sars-Cov-2, questa sicurezza è fortunatamente venuta a meno, anche se a caro prezzo. In vista delle riaperture però il bollo è tornato alla ribalta, in particolare per via della Rottamazione Ter, la misura sostenuta sia dal Governo Conte II sia dall'attuale Governo Draghi per rottamare le cartelle esattoriali dei richiedenti e di chi coloro rientrano in certi requisiti.

Ma qualcuno dovrà pagarlo. Se non altro ha tempo entro settembre 2021. Ma chi paga entro settembre? Per esempio chi non rientra nella Rottamazione Ter.

Bollo auto: chi non paga grazie alla Rottamazione Ter

Come detto poc'anzi, per il bollo auto bisogna ringraziare sia il Governo Conte II sia il Governo Draghi, perché tutt'ora si può evitare di pagarlo grazie alla Rottamazione Ter, una rottamazione delle cartelle esattoriali garantita per un decennio.

Ma facciamo un breve riassunto sulla questione della Rottamazione Ter. Essa riguarda appunto la rottamazione delle cartelle esattoriali che sono state disposte dal 1° gennaio 2000 al 31° dicembre 2010. Questa rottamazione a sua volta è disposta però secondo alcuni precisi limiti, quali:

  • la disposizione per le imposte nazionali o locali quali, IMU, IRPEF, INAIL, TARI...
  • l'indisposizione per debiti dagli aiuti di Stato, crediti da condanna della Corte dei Conti, multe stradali, sanzioni accessorie da condanne penali.

Indisposizione nel senso che esse non sono previste all'interno di quei pagamenti che la rottamazione accoglie. Pertanto, tutto ciò che non rientra nella Rottamazione TER perché appunto indisposto, andrà pagato secondo le scadenze previste.

Questa scelta è stata disposta anche in merito alla proposta di un aumento del periodo temporale, precedemente indicato fino al 31 dicembre 2015. Ma, a fronte di un calo del gettito fiscale, pari al 5,3% in meno rispetto al 2019, non potevano allargare la maglia anti-fiscale.

Se non altro il bollo auto e il superbollo sono compresi.

Per saperne di più vi consigliamo questo video a cura di Mondo Pensioni.

Ma precisiamo meglio cosa si intende quando parliamo di bollo o di super.

Bollo auto: come funziona per chi lo paga entro settembre 2021

Simili per nome, il bollo e il superbollo sono diversi per via del dispositivo legale a cui si riferiscono. Il bollo auto, nato col dPR 39/1953, cioè Testo unico delle leggi sulle Tasse Automobilistiche, prevede un pagamento a scaglioni a seconda del "cavallo fiscale" (oggi si calcola coi KW). Al momento la disposizione è la seguente:

  • 20 euro a KW extra se immatricolato da meno di 5 anni;
  • 12 euro a KW extra se immatricolato da meno di 10 anni;
  • 6 euro a KW extra se immatricolato da più di 10 anni.

Non paghi niente se immatricolato dopo 20 anni, cioè hai l'esenzione. E per chi paga è importante, perché si  diventa uno che non la paga, se si ha una macchina con più di vent'anni. Ma ad essere precisi, l'esenzione per macchine ultraventennali è imprecisa. 

Secondo quattroruote.it, le ultraventennali, con la Legge di Stabilità del 2015 (l. 190/2014), prevede comunque un pagamenti:

  • i veicoli ultraventennali sono tenuti a pagare la tassa automobilistica; 
  • le vetture ultratrentennali, se a uso non professionale, sono tenuti a pagare la tassa di circolazione.

E come tassa di circolazione, ci si trova tra i 25,82 e 31,24 euro. Ma questo sempre se non si abiti in Lombardia, dove è disposta l'esenzione. Ma di questo ne parleremo più in avanti, intanto concentriamoci sul secondo, cioè il super bollo.

Bollo auto e superbollo: quali sono le differenze?

ll superbollo, nato ventitré anni dopo il bollo auto col decreto legge 691/1976, prevede una sovrattassa (cioè un extra, non una tassa obbligatoria) qualora la macchina in possesso superi un certo numero di "cavallo fiscale".

Constatando che fino al 1976 costava 12.000 lire, e non meno di 200.000 lire come importo totale (in euro, col calcolo inflazionistico 1976-2021, si parla rispettivamente di 54,57 euro e di 909,56 euro), al momento il costo è sensibilmente più basso. In linea puramente teorica.

Per quanto il mercato automobilistico nel 1997 aveva portato l'allora Governo Prodi alla sua cancellazione, nel 2011 il Governo Berlusconi IV lo reintrodusse, stavolta a queste condizioni:

  • tra il 2011 e il 2012 il pagamento era disposto in 10 euro ogni KW extra superati i 225 KW. 
  • dopo il 2012 il pagamento è disposto in 20 euro ogni KW extra superati i 185 KW.

Perché nel 2012 un cambio del genere? Perché il successivo esecutivo, il Governo Monti, aveva ridotto il limite di esenzione e aumentato l'importo col decreto "Salva Italia", con solo il 20% in meno dei KW di prima

Però è garantita l'esenzione se si è in possesso di:

  • vettura da noleggio di rimessa,
  • vettura per servizio pubblico di piazza.

La distinzione principale col bollo auto è anche nella gestione: 

  • il bollo in sé è gestito dalla propria regione di residenza;
  • il super è gestito a livello nazionale dall'Agenzia delle Entrate.

Infatti le stesse regioni permetterebbero ulteriori esoneri ed esenzioni, ma solo alcune.

Bollo auto: ecco chi non paga in Lombardia e in Campania

Il bollo auto è previsto nella gestione delle PRA regionali, cioè del Pubblico Registro Automobilistico disponibile nelle proprie provincie residenziali, pertanto le Regioni decidono sul da farsi in merito al bollo.

E di fatto qualcosa è stato deciso da parte di due Regioni, Lombardia e Campania.

Come già accennato, in Lombardia è possibile già richiedere l'esenzione per le macchine ultratrentenni, in merito alla tassa di circolazione. A sua volta, si è distinta per un'altra forma di esenzione.

E' previsto un rimborso del 15%, un contributo a fondo perduto per i veicoli disposti al trasporto di persone, come ad esempio:

  • taxi, 
  • macchine a nolo, 
  • pullman, 
  • autobus, 
  • veicoli per gli agenti di commercio. 

Si aggiunge anche la disponibilità della Regione Lombardia a sostenere le microimprese, iscritte nel Registro Imprese, con l'esenzione anche per le due ruote, come i ciclomotori. 

La stessa disposizione è anche per chi è residente nella Regione Campania, con un bonus, cioè il 10% di sconto sulla tassa. Ma si nevessita anche di altri requisiti:

  • avere disposto la domiciliazione del pagamento della tassa sul conto corrente;
  • risultare residente, anche sotto A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero);
  • voler pagare anche se non si è il diretto proprietario/locatario;
  • non possedere più di 50 veicoli.

Ma oltre a questi virtuosismi, ci sono comunque delle esenzioni ancora attive anche col Governo Draghi.

Bollo auto: ecco chi non paga grazie alle esenzioni entro settembre 2021

Chi non paga il bollo auto entro settembre 2021 anche per quest'anno è perché rientra in alcune esenzioni precise, tutt'ora attive col Governo Draghi.

Chi non paga il bollo auto è chi ad esempio soffre di una disabilità grave, e quindi si trova nelle condizione disposte dalla Legge 104, anche per chi ha un* compagn* a carico. Ovviamente deve essere dimostrato, grazie ad un certificato dell'ASL

Al di fuori di questa condizione, si può ritornare alla questione delle vetture. Dimostrato che le ultratrentennali pagano solo la tassa di circolazione, anche se di tipo standard, per le ultraventennali è previsto sempre il pagamento ma:

  • se di tipo storico,
  • iscritte nell'elenco delle macchine idonee.

Si può ottenere una riduzione del 50% della spesa del bollo. 

Così come, in merito alle auto ibride ed elettriche, di recente in fase di commercializzazione:

  • se ibride, possono avere l'esenzione ma a seconda della disposizione sul sito regionale adibito,
  • se elettriche, possono avere l'esenzione ma per cinque anni, poi ottengono una riduzione del 50%.

Per tutto il resto, come dico sempre, c'è l'ACI. Garantirà sul fatto che, al di fuori di tutte le esenzioni citate, e qualora non si possa rientrare in nessuna di essere, si dovrà rientrare nella categoria di chi paga il bollo. Se non altro, non mancano i metodi di pagamento.

Bollo auto: ecco come pagare entro settembre 2021

Come pagare il bollo auto è abbastanza semplice. Essendo una tassa disposta secondo le direttive regionali, è di competenza l'ACI, pertanto si può provvedere al pagamento entro settembre 2021 attraverso il semplice accesso presso i loro sportelli. 

Oppure, come segnala Andrea Marras nel suo articolo, si può provvedere al anche in maniera autonoma presso:

  • gli sportelli automatici ATM;
  • le Poste Italiane, presso gli sportelli specializzati;
  • le tabaccherie adibite al pagamento Sisal;
  • le stesse ricevitorie Sisal. 

O direttamente col pagamento digitale, tramite il sito dell'ACI, oppure con l'app IO, disponibile nei cellulari di ultima generazione. Anche se richiede comunque l'accesso tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), ma per fortuna ci sono tantissimi servizi che lo possono erogare.

Il punto finale, come già ripetuto, è che va fatto entro e non oltre la scadenza. 

Bollo auto: ecco cosa succede per chi non paga entro settembre 2021

La scadenza per il bollo auto, come conferma lo stesso Andrea Marras nel suo articolo, è appunto fine settembre 2021, perché:

il bollo si deve pagare entro l'ultimo giorno mensile successivo al reale mese di scadenza.

Anche se il bollo auto si paga una sola volta l'anno, va comunque effettuato entro una precisa scadenza, altrimenti si incorrerà in sanzioni e mora extra, aumentando i costi previsti già dalla tassa automobilistica.

Lo stesso sito di notizieora.it ha ribadito le scadenze per provvedere al saldo, e la logica già dimostrata poc'anzi nel concetto di mese successivo alla scadenza. Nel caso del 31 agosto 2021, la scadenza per il saldo è appunto il 31 settembre 2021.

Qualora fosse successo di aver saltato solo una scadenza, scatterà solamente il ravvedimento operoso: si ottiene più tempo per pagare la tassa, ma in compenso viene aggiunto all'importo ordinario gli interessi di mora ed eventuali sanzioni. Se si va troppo in avanti, il costo lievita, da un semplice 0,1% dell'importo dopo quattordici giorni, al 3,75% dopo novanta giorni. Più gli interessi di mora.

Quindi, onde evitare il peggio, si consiglia sempre di pagare tutto il prima possibile. La data ormai sarà ben chiara a tutti quanti.