Oltre alla sua entità economica, capita spesso che il bollo auto sia “scomodo” per una difficile comprensione di modalità e termini di pagamento.
Abbiamo raccolto le risposte alle domande più frequenti sul bollo auto.
Vediamole insieme.
Bollo auto: cos’è e quando scade l’imposta
Il bollo auto, spesso detto tassa regionale automobilistica è un’imposta che viene incassata dalle Regioni sulla base di due caratteristiche del veicolo: la potenza e la classe ambientale.
Fanno eccezione il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna dove la gestione dell’imposta automobilistica spetta all’Agenzia delle Entrate.
Va pagata a prescindere dall’utilizzo dell’auto ogni 12 mesi.
Il bollo solitamente scade nei mesi di aprile, agosto e dicembre. Facciamo un esempio per chiarire i termini: se la scadenza è il 31 agosto il pagamento va versato entro il 30 settembre, quindi il range limite per il pagamento è di un mese dalla data di scadenza.
Attenzione però, se il veicolo è nuovo l’importo del bollo è da versare entro il mese di immatricolazione.
Pagamento del bollo auto: ecco dove si può pagare la tassa
Di seguito la lista dei diversi canali utilizzabili per il pagamento del bollo auto, a seconda della comodità del pagatore:
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Online: ovunque ci si trovi, basta accedere piattaforma PagoPA tramite il portale ACI
Per la Regione Lombardia sono disponibili ulteriori servizi telematici ossia la web app PagoBollo e l’app IO per i servizi - •
Bollettino: il pagamento tradizionale si può effettuare presso gli sportelli delle Poste Italiane, nei tabacchi convenzionati e delegazioni dell’Automobile Club Italia (o Agenzie di pratiche auto abilitate)
Un suggerimento: è possibile calcolare in autonomia l’ammontare del versamento dovuto in base ai criteri potenza in kiloWatt e alla classe ambientale del veicolo. Per risparmiare tempo è possibile collegarsi al sito dell’ACI nella sezione Calcolo del bollo auto e del superbollo.
Le eccezioni: superbollo, esenzioni e pagamenti in ritardo
La prima eccezione è il superbollo, un’addizionale erariale sul bollo da applicare solo sulle vetture con potenza superiore ai 185 kiloWatt (251 cavalli) pari a 20 euro per ogni kiloWatt oltre questa soglia.
Dalla data di immatricolazione dell’auto, il superbollo è ridotto dopo 5, 10 e 15 anni rispettivamente al 60%, 30% e 15%, mentre non è più dovuto dopo 20 anni.
Tra i casi più comuni di esenzione dalla tassa regionale automobilistica troviamo:
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furto dell’auto
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vendita demolizione
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invalidità del proprietario dell’auto
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appartenenza dell’automobile alla categoria delle auto storiche o di interesse collezionistico
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basso livello di inquinamento dell’auto (motore a metano, GPL, elettrico o ibrido)
E’ necessario fare un controllo in più riguardo alle esenzioni: il consiglio è quello di verificare sul portale della regione di appartenenza, le cui discrezioni possono cambiare.
E se ci si dimentica di pagare il bollo? Vediamo le regole per i pagamenti in ritardo
Per regolare il pagamento in caso di ritardo l’operazione da effettuare è il ravvedimento operoso. Se l’importo viene saldato entro i 15 giorni successivi alla scadenza, il guidatore verserà una sanzione pari allo 0,1% dell’imposta (per ogni giorno di ritardo).
La percentuale di aumento dell’importo della sanzione va a salire progressivamente fino a dopo i due anni dalla scadenza perché il bollo auto va in prescrizione dopo tre anni, ossia dal primo gennaio dell’anno successivo alla data del dovuto pagamento.
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