Bollo auto, si paga così tanto solo in Italia: sai il perché?

Le tasse sull'automobile nel Belpaese sono tra le più elevate al mondo. In quali altri Paesi si paga?

Bollo auto e altre tasse: in Italia si paga molto di più che all'estero

L'automobile è un bene di consumo indispensabile e diffuso in tutto il mondo, ma il suo costo va ben oltre il prezzo di acquisto iniziale. In Italia, per esempio, gli automobilisti sono spesso colpiti da una serie di tasse e tributi che possono rendere la guida di un veicolo un onere finanziario considerevole. Ma come siamo messi rispetto agli altri paesi?

IVA sull'automobile: Italia nella media

Cominciamo con l'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), un'imposta pagata all'acquisto di beni e servizi, inclusa l'automobile. In Italia, l'IVA sull'auto nuova è del 22%, un valore in linea con la media europea e simile a quello di altri grandi mercati come la Germania (19%), la Francia (20%), il Regno Unito (20%), la Spagna (21%), il Belgio (21%) e l'Olanda (21%).

Paesi come l'Ungheria (27%), la Croazia, la Danimarca e la Svezia (tutti al 25%) richiedono una percentuale di IVA più elevata.

Al contrario, Malta e Lussemburgo hanno un'IVA più bassa al 17%. Fuori dall'Europa, la Svizzera ha un'IVA dell'8%, la Norvegia è al 25% e l'Islanda al 24%.

Immatricolazione e bollo: calcolo sulla CO2

Le tasse di immatricolazione delle automobili nuove in Italia sono basate sulla potenza in kW e sulle emissioni di CO2. Questo metodo è simile solo a quello della Slovacchia, che si basa solo sulla potenza in kW.

La maggior parte degli altri paesi europei utilizza solo il livello di emissioni di CO2 come base per il calcolo delle tasse di immatricolazione. Alcuni paesi, come il Belgio, la Grecia, la Polonia, il Portogallo e la Romania, ancora utilizzano la cilindrata del motore per calcolare queste tasse.

Al contrario, nazioni come Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Lituania, Lussemburgo, Svezia e Regno Unito non richiedono alcuna imposta di registrazione.

Il bollo auto in Italia è calcolato in base a kW e classe d'inquinamento, mentre la maggior parte degli altri paesi europei tassa la CO2 emessa allo scarico, talvolta graduata in base alla cilindrata e/o al peso del veicolo.

I prezzi continuano a salire e, in base alle regioni di appartenenza, si può arrivare a pagare anche 3-400 Euro all'anno per il bollo.

Solo Austria, Bulgaria e Ungheria usano la potenza in kW, mentre la Spagna utilizza i cavalli fiscali.

In alcuni paesi, invece, come la Repubblica Ceca, l'Estonia, la Francia, la Lituania, la Polonia e la Slovacchia, non è previsto alcun bollo annuale.

Accise su benzina e diesel: l'Italia tra i più paesi più costosi d'Europa

Uno dei costi più significativi per gli automobilisti italiani è rappresentato dalle accise sui carburanti, un insieme di imposte che contribuiscono in modo significativo al prezzo della benzina e del diesel.

Negli ultimi anni, l'Italia si è sempre posizionata ai primi posti in Europa per l'ammontare delle accise sui carburanti, che si raggruppano così:

Benzina: 0.4784 €/litro

Gasolio: 0.3674 €/litro

Gpl: 0.18261 €/kg

Tra i paesi con accise più basse troviamo la Bulgaria, la Grecia e la Lituania.

Tasse auto: un costo da più di 70 miliardi di euro

Un dato interessante è il totale delle entrate fiscali che i paesi europei generano attraverso le tasse automobilistiche. Questa classifica, basata su una serie di tasse e tributi come l'IVA, le tasse di registrazione, le accise sui carburanti, i bolli annuali e altri oneri legati all'automobile, colloca la Germania al primo posto con un totale di 80 miliardi di euro all'anno.

L'Italia si posiziona al secondo posto, con 72 miliardi di euro, anche se il numero di automobili immatricolate è significativamente inferiore rispetto alla Germania. Seguono la Francia (71,1 miliardi) e il Regno Unito (64,8 miliardi), entrambi con un numero maggiore di automobili immatricolate rispetto all'Italia.

Calcolando quante tasse gravano su ciascuna automobile immatricolata, l'Italia si trova in cima alla lista con una media di 45.000 euro per veicolo. Paesi come i Paesi Bassi, la Francia, il Belgio, la Germania, la Spagna e il Regno Unito seguono con importi più bassi per automobile immatricolata.

In conclusione, l'Italia emerge come uno dei paesi in cui gli automobilisti pagano di più in termini di tasse automobilistiche, dalle accise sui carburanti al bollo auto e alle tasse di immatricolazione. Una questione sempre più attuale a causa dei continui rialzi in questo e altri settori che condizionano non poco la vita economica dei cittadini.

Leggi anche: Quanto costerebbe la benzina in Italia senza le accise, il prezzo è bassissimo