Vendi la macchina? Ecco cosa devi fare con il bollo auto

Come ci dobbiamo comportare con il bollo auto nel momento in cui vendiamo la nostra vettura? Se è già scaduto o se scade a breve chi paga?

Come ci dobbiamo comportare con il bollo auto nel momento in cui vendiamo la nostra vettura? Se è già scaduto o se scade a breve chi paga? Ma soprattutto quali sono i rischi ai quali l’acquirente potrebbe andare incontro se il bollo auto non fosse stato pagato dal venditore.

Sapere a chi spetti pagare la tassa automobilistica, nel momento in cui si effettua un passaggio di proprietà della macchina, è molto semplice. A determinare come le parti si debbano comportare, una volta che sia stato formalizzato l’atto, è molto semplice. Tutto dipende da quando scade il bollo auto. Sapendo la data di scadenza ed il giorno nel quale verrà formalizzato l’atto, è possibile tracciare alcuni percorsi che porteranno a dei traguardi differenti.

Le indicazioni e le situazioni che andremo ad analizzare di seguito valgono sia per la vendita che per la donazione della macchina. Un discorso diverso, invece, dovrà essere fatto nel momento in cui si apre la successione e gli eredi si trovano a dover gestire anche la vettura del defunto. Ma andremo ad affrontare anche questo tema. Adesso facciamo un passo alla volta e scopriamo chi deve pagare il bollo auto.

Bollo auto: chi deve pagare

Una volta l’anno scatta l’obbligo di pagare il bollo auto. A dover mettere mano al portafoglio e a pagare quanto dovuto è il proprietario del veicolo: dovrà essere saldato dalla persona che risulta essere l’intestatario dela vettura, sulla base dei registri pubblici, ossia il cosiddetto Pra. Ma quando scade il termine ultimo per pagare il bollo auto? Nel caso in cui si stia comprando un veicolo nuovo, il primo pagamento dovrà essere effettuato entro la fine del mese nel quale la macchina è stata immatricolata.

Nella stessa situazione si troverà la persona che ha acquistato un’auto usata: in questo caso dovranno essere rispettate le scadenze annuali alle quali era tenuto il venditore. Ovviamente la normativa accetta che ci siano dei termini di tolleranza: sarà possibile pagare il bollo auto entro l’ultimo giorno del mese successivo rispetto a quello della scadenza.

Ma adesso proviamo a rispondere alla domanda successiva: chi è tenuto a pagare la tassa automobilistica nel caso in cui la vettura dovesse essere venduta? Se il bollo auto scade dopo il passaggio di proprietà, l’onere di pagarlo spetta all’acquirente. Quelli che sono già scaduti nel momento in cui viene trasferito il veicolo, ricadono sul venditore.

Mettiamo il caso che la vendita dell’auto non sia stata trascritta al Pra – ricordiamo che questa operazione spetta all’acquirente – il fisco continuerà a chiedere il pagamento del bollo auto al vecchio titolare. Ossia al venditore. Nel caso in cui dovesse avvenire questo, questo potrà procedere in due modi:

  • intraprendere un’azione dinanzi al giudice di pace, nella quale farà accertare la perdita di possesso del veicolo;
  • trascrivendo il passaggio di proprietà e avvalendosi sull’acquirente per i costi sostenuti.

Bollo auto non pagato: cosa rischia il venditore

In qualsiasi modo l’acquirente deve stare tranquillo. Nel caso in cui il venditore non avesse pagato il bollo auto, chi ha comprato il veicolo non rischia proprio nulla. Tra i due soggetti, infatti, non c’è responsabilità solidale: molto semplicemente questo significa che il fisco non potrà mai chiedere il versamento delle imposte o ad uno o all’altro soggetto. Sostanzialmente si ha una netta distinzione tra quando la vettura è stata intestata ad una persona e quando è intestata all’altra. Quindi ogni soggetto risponde unicamente del bollo auto per il periodo nel quale è stato proprietario della macchina.

E se acquisto una macchina nel momento in cui il bollo auto non è ancora scaduto? Nessun problema, il nuovo proprietario non è tenuto a saldarlo fino a quando non arriverà la sua scadenza naturale. Il fisco non chiede il pagamento del bollo auto due volte per lo stesso anno. Quando viene effettuato un passaggio di proprietà di una macchina, non viene aggiornata la scadenza della tassa automobilistica, ma rimane in essere la scadenza originale: l’ultimo giorno del mese di immatricolazione, oltre al mese di tolleranza. Questo significa che se una persona vende l’auto dopo una settimana che ha versato il bollo auto, l’acquirente potrà godere di un anno intero senza doverlo pagare. 

Bollo auto già scaduto: cosa succede se compri l’auto

Nel caso in cui il bollo auto fosse già scaduto da oltre un mese nel momento in cui la vettura viene formalmente acquistata (e viene effettuato il passaggio di proprietà), sarà il vecchio proprietario a dover rispondere della tassa non pagata. L’acquirente sarà tenuto a rinnovare il bollo auto per il periodo d’imposta successivo all’atto di vendita.

Ultimo caso, nel quale ci si può trovare è quello relativo ad un veicolo ereditato. Per quanto riguarda il bollo auto non versato nel passato, rispondono tutti gli eredi, in base alla propria quota di eredità. Il fisco potrà richiedere, ad ogni erede, la parte dell’imposta pari alla percentuale di eredità che a questi è toccata. Viceversa, per i bolli scaduti dopo il decesso, il fisco può chiedere il pagamento a tutti gli eredi in via solidale, ossia pretendendo l’intero pagamento anche da uno solo di questi.  

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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