Bollo auto: occhio alla stangata!

Bollo auto: spesso si è parlato di eliminarlo ma, alla fine, è sempre lì, a erodere le tasche degli italiani e a funestarne la mente. Pagarlo è odioso, ma non pagarlo può diventare sanguinoso. Ecco perché occorre ricordare oppure fare scelte che garantiscano l'esenzione. Con buona pace dell'Agenzia delle Entrate.

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Solamente qualche giorno fa, Il Giornale.it, così titolava:

"Occhio alla trappola del bollo auto: come difendersi".

A cosa si riferiva esattamente?

Sappiamo benissimo che, specie in tempi non floridi, i soldi non bastano mai. Ecco che quindi, molte persone, essendo costrette a cambiare l'auto o ad acquistarne una in più, si rivolgono al mercato del'usato. I siti proliferano di annunci di ogni tipo e gli scambi tra privati sono all'ordine del giorno.

Se da un lato ciò consente di evitare il maggior costo che una concessionaria richiede per i suoi servizi, dall'altro, occorre drizzare sempre le antenne oltreche avere un minimo di dimestichezza con le automobili e con la burocrazia amministrativa che le riguarda.

Il rischio infatti, non è solo quello di incorrere in un auto con qualche problema, ma anche quello di vedersi arrivare, dopo qualche tempo, richieste di pagamenti per bolli non arretrati non pagati.

Sempre meglio quindi controllare, specie in questi periodi di festa dove, tra una cosa e l'altra, si rischia di ridurre al minimo la soglia dell'attenzione.

Come ben sintetizza Investireoggi.it, infatti:

"Attenzione anche alle truffe dovute all’acquisto di un’auto usata, che in questo periodo sono sempre più frequenti."

Vediamo quindi di capire esattamente a cosa dobbiamo fare particolarmente attenzione e quali possono essere i rischi cui andare incontro, non solo nel momento in cui si acquista un'auto usata ma, in generale, quando ci si dimentica di pagare il bollo della propria auto.

Bollo auto: perchè si paga

Il sito Dequo.it, ci ricorda cosa è il bollo auto e quale è il presupposto che ne determina l'obbligo del pagamento:

"Il bollo auto è un’imposta di proprietà (e non una tassa come si è soliti dire) che deve essere pagata su ogni veicolo che sia iscritto al PRA, ovvero al Pubblico Registro Automobilistico."

Si tratta quindi di una imposta che grava sul proprietario del veicolo e ciò che ne genera l'obbligo è il fatto che lo stesso sia iscritto al Pubblico Registro Automobilistico. Non importa che il mezzo sita utilizzato o meno, sia circolante oppure chiuso in un garage. La semplice iscrizione del proprio nome e cognome in qualità di proprietario  del bene fa scattare l'obbligo del pagamento dell'imposta.

Il pagamento è gestito direttamente dalle singole Regioni, tranne nel caso del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna, per le quali, è l'Agenzia delle Entrate ad occuparsi della gestione e riscossione.

Perchè si diceva di prestare particolare attenzione quando si acquista un'auto usata? Perchè il bollo segue la proprietà del mezzo stesso e quindi, è sempre bene verificarne la regolarità amministrativa, sia consultando il sito dell ACI, sia richiedendo la ricevuta cartacea dell'avvenuto pagamento.

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

Bollo auto: chi lo deve pagare

Abbiamo visto che il bollo auto è una imposta che grava sulla proprietà del veicolo. Ci sono però casi differenti, ovvero quelli in cui si prende a noleggio o in leasing un'automobile. Cosa succede in questi casi?

Troviamo dettagliate precisazioni sul sito dell'Agenzia delle Entrate:

"In caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano al PRA essere rispettivamente utilizzatori, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo."

A far data dal gennaio 2020, inoltre, anche nel caso di noleggio a lungo termine senza conducente di un veicolo, chi ne è l'utilizzatore al termine del periodo utile per il pagamento della tassa automobilistica, è tenuto al pagamento della stessa.

Abbiamo quindi fatto chiarezza su chi deve pagare il bollo automobilistico.

E se l'auto è cointestata? Chi deve pagare il bollo?

In questo caso, tutti gli intestatari sono responsabili in solido. Il pagamento deve essere effettuato in una unica soluzione. Nel caso di mancato pagamento, l'Agenzia delle Entrate notificherà ad ogunno una cartella di pagamento per la riscossione di quanto dovuto e non percepito.

Bollo auto: scadenze, importi, esenzioni

Una domanda che sorge spontanea è la seguente: quando scade il bollo auto?

Intanto, il bollo va pagato annualmente. Da lì, non si sfugge. Segnatevelo sul calendario, mettetevi un promemoria sull'agenda elettronica: l'importante è non dimenticare.

Normalmente, la scadenza è fissata entro la fine del mese successivo a quello di immatricolazione. Quindi, se ad esempio la vostra auto è stata immatricolata nel mese di febbraio, questa imposta andrà pagata entro il 31 marzo. Il mancato pagamento entro la data indicata, fa scattare le sanzioni.

In questi periodi di pandemia, è bene comunque consultare sempre il sito dell'ACI perchè, trattandosi di una imposta regionale, ci possono essere rinvii, proroghe o addirittura esenzioni a carico di una certa fascia di proprietari. Essere informati ed informarsi, quindi, è sempre il primo passo da fare.

E l'importo, da cosa dipende?

La potenza dell'auto, ovvero i Kw, nonchè la cosiddetta "classe ambientale" (euro 1,2,3,etc..) sono i parametri che vengono presi in considerazione. In ogni caso, ci sono siti e piattaforme che permettono di calcolare con esattezza l'importo del bollo inserendo solamente la propria targa.

La stessa cosa si ottiene simulando il pagamento tramite l'home banking del proprio istituto di credito. Inserendo i dati, in automatico, il sistema dovrebbe già fornire l'importo da pagare.

Chi rientra nei parametri previsti dalla Legge 104, è esentato dal pagamento dell'imposta di bollo. In alcune Regioni, inoltre, in questo particolare periodo di pandemia, anche i tassisti e gli autisti NCC godono di agevolazioni e riduzioni.

Esenzioni speciali sono poi previste per le auto che hanno più di trent'anni, nonchè per le auto che hanno più di vent'anni e che abbiano un particolare interesse storico o siano "pezzi da collezione". 

Giova anche ricordare l'esenzione per i primi cinque anni della auto immatricolate come GPL o auto ibride/elettriche. In materia, le singole Regioni possono comunque decidere autonomamente, salvo sempre il rispetto della normativa generale.

Bollo auto: posso non pagarlo?

La risposta, purtroppo non è quella che molti vorrebbero sentirsi dare.

Come già evidenziato in precedenza, essendo una imposta che entra in vigore  dal momento in cui il veicolo viene intestato al PRA, non ci sono vie o sotterfugi per evitare di pagarla. Potreste anche tenere l'auto chiusa in garage per tutto l'anno senza mai nemmeno avviare il motore, ma dovreste pagare ugualmente.

Al di fuori delle esenzioni previste dalla normativa vigente, è quindi obbligatorio versare questo odioso balzello che tanto fa discutere, da anni. nel nostro Paese.

A meno che non compriate un'auto alimentata a Gpl, oppure un'auto elettrica o ibrida. Per cinque anni, di norma, l'esenzione è assicurata. Se ogni cinque anni cambiate auto, ecco che potete permettervi di ignorare questo odioso balzello e andarvi a fare una cena al ristorante con la vostra famiglia (o al mc donald's nel caso di auto di piccola cilindrata o famiglie numerose).

Se invece siete dei patiti delle quattro ruote, con le auto storiche o comunque immatricolate da oltre trent'anni, siete sempre dalla parte di coloro che sorridono in quanto, anche in questo caso, il bollo non lo dovete pagare.

Certo, questione di scelte oppure di necessità. Come si può vedere, le opzioni sono diverse.

Bollo auto: e se mi dimentico?

Generalmente arriva direttamente a casa l'avviso di scadenza. Dove si occupa la Regione della riscossione del tributo, è la Regione stessa a ricordarvelo con congruo anticipo.

In alternativa, potete ad esempio iscrivervi a portali o siti dedicati che, saranno in grado di inviarvi una sorta di "remind" in prossimità della scadenza.

Ad oggi, anche diversi concessionari, come forma di cortesia, inviano la comunicazione al cliente, specie se la macchina è stata acquistata in fase di prima immatricolazione. Un gesto di cortesia che, da un lato è utile al cliente e, dall'altro, serve alla concessionaria stessa per cercare una sorta di fidelizzazione nel tempo.

Di norma, i gesti cortesi vengono apprezzati.

Se nonostante tutti gli avvisi e le possibilità, vi dimenticate ugualmente di pagare il bollo, avete comnque tempo un anno per mottervi in regola pagando un modico sovrapprezzo. Superata l'annualità di ritardo, la sanzione diventa decisamente più consistente e, in caso di ulteriore inadempimento, si rischia addirittura la cancellazione del veicolo dal PRA (dopo tre anni di mancati pagamenti), il sequestro e la confisca del veicolo.

Insomma, il rischio è quello di andare incontro a spiacevoli inconvenienti, sia da un punto di vista economico che amministrativo burocratico.

Bollo auto: le sanzioni per ritardato pagamento

Se ci si dimentica di pagare il bollo o non lo si paga pur essendo a conoscenza della scadenza, scattano ovviamente delle sanzioni.

Le sanzioni sono più blande in termini percentuali fino al primo anno di inadempimento, salvo poi diventare più corpose a partire dal secondo anno (come già evidenziato in precedenza).

Occhio quindi, che da una semplice scocciatura, il tutto può trasformarsi in una vera e propria stangata!

Considerando che il bollo auto si può pagare praticamente ovunque, è comunque consigliabile, nel caso di pagamenti in ritardo, specie se successivi all'anno, rivolgersi all'ACI piuttosto che alle agenzie di pratiche auto. Non sempre infatti, altre forme di pagamento, consentono di pagare l'importo già comprensivo delle maggiorazioni. Il rischio, quindi, è di pagare il solo importo nominale e di ricevere comunque una notifica dalla Agenzia delle Entrate.

A volte risulta anche difficile il pagamento da una regione diversa da quella di residenza, specie se la regione in questione è una di quelle il cui servizio di gestione e incasso è a pannaggio dell'Agenzia delle Entrate. I sistemi possono non essere in grado di comunicare e quindi, se avete ad esempio la residenza in Sardegna e vi trovate in Piemonte, per un bollo arretrato potreste non essere in grado di effettuare l'operazione nella regione sabauda.