Bonus Acqua 2021: in arrivo 500 euro!

Nella giungla di bonus introdotti dal governo, è importante annoverare l'ultimo, ma non per importanza, reso operativo dall'Agenzia delle Entrate: il bonus acqua 2021. Come richiederlo? Come ottenere i 500 euro?

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Il periodo emergenziale ha portato il legislatore a disciplinare, in modo quasi schizofrenico, una moltitudine di bonus. Pensiamo al bonus assunzioni, al bonus prima casa, al bonus del 110%, e non da ultimo al bonus acqua potabile 2021. Possiamo tranquillamente affermare che ci troviamo in quella che si può definire, passate il termine, una giungla di bonus. Aggiungiamoci il fatto che ora è molto in voga rendere tutto molto green e il meno impattante possibile sull'ambiente ed ecco che nasce il bonus acqua potabile.

Non fraintendete: moralmente ed eticamente, in via teorica, risulta tutto degno di nota. Ma, in pratica, come società, siamo veramente spinti da una morale green? Eticamente abbiamo interiorizzato la problematica legata alla plastica e al consumo eccessivo di acqua? E se la risposta è positiva, perchè allora attivare un sistema premiale?

Ma, affrontiamo meglio e approfondiamo la disciplina legata al bonus

Cos’è, quindi, il bonus acqua potabile? Quando poterne usufruire? Quale il suo importo?

Bonus acqua potabile 2021: lo stato dell'arte

L'Agenzia delle Entrate, con provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021, ha regolamentato la disciplina legata al  bonus acqua potabile 2021 in cui definisce i criteri e le modalità di fruizione dell’agevolazione.

Il bonus era stato precedentemente introdotto dalla legge di Bilancio 2021, la L.n.178/2020, dove, ai commi 1087 e 1089, disciplinava il riconoscimento del credito d’imposta nella misura del 50% dei costi sostenuti al fine di migliorare il consumo di acqua potabile. La ratio della norma, infatti, è quella di razionalizzare l’uso dell’acqua e di ridurre il consumo dei contenitori di plastica. Viene, quindi, riconosciuto il credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto dei sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento dell’anidride carbonica finalizzati al miglioramento delle acque per l’uso umano. Non deve certo stupire che il Governo debba emanare un bonus per incentivare le persone a far sì che i loro comportamenti siano il meno impattanti verso l’ambiente. Ricordate la Plastic tax? Diciamo che suona assurdo o quanto meno strano la necessità di fornire alle persone delle agevolazioni per evitare di inquinare l’acqua o l’ambiente con l’eccessivo consumo di sostanze tossiche o di plastica; ma si sa: l’essere umano è complesso, niente viene dato gratis, neanche quando si tratta della propria salute: quindi… ecco il bonus acqua potabile! 

Bonus Acqua 2021: a chi spetta e qual è l’importo?

Il bonus acqua è riconosciuto e può essere richiesto:

  • dalle persone fisiche;
  • dagli esercenti arti, professioni o attività di impresa;
  • dagli enti non commerciali compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti
  • dagli enti del terzo settore. 

L’importo del bonus acqua 2021 è di massimo 500 euro. Il credito d’imposta del 50% è erogabile:

  • per le persone fisiche fino ad un massimo di 1000 euro per le spese sostenute, per ciascun immobile, tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;
  • per gli esercenti arti e professioni , gli enti non commerciali, del terzo settore e religiosi il valore massimo dell’importo su cui si calcola il credito di imposta è pari a 5000 euro.

Abbiamo un limite imposto dal comma 1088 dell’art.1 della Legge di Bilancio. Il plafond stanziato per il il bonus acqua 2021 è di 5 milioni di euro per ciascun anno: 2021 e 2022. Cosa vuol dire?Che, probabilmente, superata quella cifra, non tutti i soggetti riceveranno il beneficio, quindi, per evitare questa drastica risoluzione (anche perchè la morale green verrebbe accantonata) l'Agenzia delle Entrate ha ben pensato che, nel caso di superamento della soglia la percentuale del bonus acqua si abbasserebbe.

Bonus acqua 2021: le modalità di presentazione dell'istanza 

Per fare domanda e poter usufruire del bonus acqua potabile 2021 è necessario compilare il modulo allegato al provvedimento del 16 giugno, rubricato ” Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile”. Essa deve essere inoltrata, esclusivamente online, all’Agenzia delle Entrate, direttamente dal soggetto interessato tramite:

  •  servizio web disponile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • i canali telematici dell’agenzia .

Quando va inviata?La comunicazione va inviata tra il 1° e il 28 febbraio dell’anno successivo ai costi che si sono sostenuti per l’installare i vari impianti per la riduzione del consumo di acqua potabile, così come richiesto dalla norma e dal provvedimento. 

Bonus acqua 2021: le istruzioni 

Compilare l’istanza del bonus acqua è semplice: sul frontespizio si indica il beneficiario del bonus e si sottoscrivono i dati. Se avete sbagliato, niente panico: si può presentare una dichiarazione correttiva entro e non oltre il 28 febbraio dell’anno successivo in cui sono stati sostenuti i costi. La comunicazione finale sostituisce quelle presentate precedentemente. Una volta inviata la comunicazione, il contribuente, entro 5 giorni dall'invio della domanda, riceverà l'attestazione della  presa in carico della domanda. 

Bonus acqua 2021: quali sono le spese agevolabili?

Si parla tanto di spese agevolabili del bonus acqua, ma quali sono?

Nel momento in cui effettuate dei lavori atti a inserire, ad esempio, dei sistemi di filtraggio, i pagamenti che avete effetuato per tali spese, per poter essere soggetti al credito d'imposta e quindi detraibili, devono essere stati effettuati con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento, non in contanti. In poche parole i pagamenti devono essere tracciabili. Nota bene: la misura è stata attivata il 17 giugno. E’ vero, la legge di bilancio 2021 è entrata in vigore il 1 gennaio 2021, ma questa disciplina, per essere operativa sul territorio, necessitava di un decreto attuativo. Ecco il perchè del provvedimento. Nel caso in cui siano stati realizzati dei lavori per migliorare il consumo dell'acqua, prima del 17 giugno 2021, non è necessario che il pagamento sia stato effettuato mediante le modalità previste sopra: sono accettate tutte le modalità di pagamento. Infatti, nel caso in cui si fossero sostenuti dei costi prima della pubblicazione del Provvedimento, per vedersi riconosciuto il bonus acqua e quindi il credito d’imposta, sono ammessi anche i pagamenti effettuati in contanti; successivamente il soggetto potrà integrare i dati nel modo oppurtuno richiesto dal provvedimento. 

Sorge spontanea la domanda? Come faccio a provare che il pagamento è stato effettuato in modo tracciabile?Le spese sostenute devono essere tutte documentate. 

E' necessario farsi rilasciare fattura elettronica o quello che viene definito documento commerciale con allegato il codice fiscale del beneficiario del bonus e, quindi, del credito.Il bonus acqua, inoltre, può essere utilizzato in compensazione con F24

  • per imprese;
  • attività;
  • enti del terzo settore.

Invece, per le persone fisiche basta compilare e inserire il bonus acqua 2021 nella dichiarazione dei redditi riferiti all’anno della spesa o in quella degli anni successivi, fino a che non sarà utilizzato completamente. 

Bonus acqua: è cumulabile? 

Sì: il bonus acqua potabile è cumulabile.Se io, cittadino privato, installo un sistema di filtraggio in due proprietà differenti, posso ottenere il bonus per entrambi i costi sostenuti. È importante che la spesa rientri nel limite di 1.000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche e di 5.000 euro, invece per le attività di tipo commerciale, professionale, d’arte, imprenditoriale e gli enti del terzo settore o religiosi.In  caso di comproprietà?

Se io e un'altra persona, fruiamo dello stesso immobile? 

Partendo dal presupposto che il bonus acqua può essere fruito da più soggetti essi devono essere legittimamente titolari dell'immobile e provare di avere sostenuto le spese agevolabili previste dalla legge. In questo caso il bonus acqua potabile è ripartito in misura proporzionale tra i soggettiQuesto vale sia per chi è titolare di un bene, il prorietario, sia per chi è titolaredel diritto al godimento del bene, il conduttore in un contratto di locazione.

Il bonus acqua è il bonus idrico?

Assolutamente no. Le due agevolazioni non vanno confuse, sono diverse sia per natura che per importo. Il bonus idrico infatti, seppure sempre disciplinato dalla legge di Bilancio 2021, nasce con una finalità diversa: ridurre il consumo di acqua e non migliorarlo.Diciamo che stanno giungendo più segnali, neanche tanto criptici, del fatto che dovremmo diminuire e migliorare i consumo del nostro bene primario: l’acqua.Particolarmente interessante il video proposto da Mondo Pensioni, come ottenere il bonus idrico?

Il bonus idrico: quando è riconosciuto?

ll bonus idrico è riconosciuto se

  • la realizzazione e la fornitura di vasi sanitari con la portata di scarico uguale a 6 litri; 
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno portata uguale 6 litri al minuto. Rientano anche i soffioni doccia e colonne sempre con portata di acqua uguale a 9 litri al minuto. 

Bonus idrico: a quanto ammonta il beneficio? 

Il plafond fornito è decisamente maggiore: il Governo ha stanziato 20 milioni di euro per l’anno 2021. Di conseguenza risulta maggiore il bonus: parliamo di 1000 euro per ciascun beneficiario, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021. Tale contributo, previsto dalla L. n. 178/2020 art.1  dai commi 61 a  65,  sarà riconosciuto nel limite di spesa previsto e fino ad esaurimento delle risorse. L’Agenzia disciplina che il bonus idrico non rientra nel reddito imponibile e non rileva a fini Isee.Essa termina sostenendo:  

È, invece, da approfondire  se il contributo sia cumulabile o meno con i benefici fiscali previsti in materia di ristrutturazione del patrimonio immobiliare

Che sia giunto il momento di consumare in modo consapevole e meno impattante un bene così essenziale come l’acqua?