Bonus edili, Draghi: al via sblocco cessione e sanzioni!

Arriva lo sblocco cessione ma arrivano anche più sanzioni per i trasgressori! Ecco le decisioni prese dal Governo e dal Presidente Draghi!

Arriva finalmente lo sblocco cessione dei crediti dei bonus edili, ma arrivano anche le sanzioni per i professionisti che rilasciano attestazioni false. 

Questo è quello che ha deciso il Governo in questi giorni. La cessione del credito dapprima bloccata per combattere gli illeciti, adesso sembra essere ripartita, ma ad una condizione: avviare pesanti sanzioni in caso di illeciti.

Inoltre, il governo ha imposto anche un limite al numero di cessioni, ovvero massimo tre. Ma come si è arrivati a questo punto? Per quale motivo la cessione del credito era stata bloccata? La risposta a questa domanda fa presto ad arrivare.

Sblocco cessione: finalmente il via del Governo, ma ci sono sanzioni! Le novità sui bonus edili

Il Governo, presieduto dal Presidente del consiglio, Mario Draghi, aveva deciso di bloccare la cessione del credito per far fronte agli illeciti commessi dai professionisti.

In cosa consistevano? Molti professionisti del settore edile, presentando dichiarazioni false, riuscivano a beneficiare delle agevolazioni date dai bonus edili, come il Superbonus 110%, il bonus ristrutturazione o il bonus facciate.

Inoltre, prima delle modifiche, il committente poteva cedere il credito all’impresa esecutrice dei lavori, che a sua volta poteva cederlo a terzi. Ma non solo. Il terzo in questione poteva a sua volta cederlo nuovamente, e così via.

Adesso, il limite introdotto dal Governo impone che il committente dei lavori ceda il credito all’impresa esecutrice dei lavori, che a sua volta potrà cederli ad un terzo. Il terzo a sua volta potrà cederlo nuovamente, ma solo in compensazione.

Questa novità ha definito una volta per tutte lo sblocco delle cessioni. Un provvedimento necessario. Il blocco delle cessioni stava portando al fallimento milioni di imprese ed era necessario introdurre nuove misure restrittive che potessero essere di controllo.

In effetti, i bonus edili erano stati lasciati a briglia sciolta senza alcun tipo di controllo. Adesso le novità prevedono controlli e sanzioni. Vediamo insieme cosa ha deciso il Governo Draghi.

Bonus edili: sblocco cessioni, cosa prevede? Più sanzioni per i professionisti!

Ecco cosa prevede lo sblocco della cessione del credito.

A deciderlo è stato proprio il Governo, presieduto dal Presidente del consiglio, Mario Draghi, in Consiglio dei ministri proprio lo scorso 18 febbraio 2022. Come abbiamo già introdotto in apertura, il Governo ha deciso di sbloccare le cessioni, ma ad una condizione:

limitare il numero di cessioni a tre e introdurre più sanzioni ai professionisti che dichiarano il falso.

Ma andiamo per ordine. Cosa significa effettuare massimo 3 cessioni del credito? La risposta è semplice. In particolare, il committente può cedere il credito all’impresa esecutrice dei lavori, la quale avrà la possibilità di cederlo a terzi. 

Allo stesso tempo, le due cessioni successive alla prima potranno essere effettuate solamente verso banche od intermediari finanziari, quindi a società bancarie o assicurative autorizzate a svolgere la loro attività in Italia.

In questo modo, tutte le cessioni del credito potranno essere tracciate e ad ognuna di esse potrà essere attribuito un codice identificativo che sarà poi comunicato all’Agenzia delle Entrate.

Oltre ciò, il Governo ha deciso di introdurre anche più sanzioni.

Queste, saranno riservate ai professionisti che presentano false attestazioni. In particolare, per loro sono state riservate multe pesantissime di importi pari a 50.000 euro e che possono arrivare anche a 100.000 euro. Inoltre, è prevista anche la reclusione da 2 a 5 anni. Insomma, non sono ammessi errori e le ragioni sono più che giuste.

Il blocco alla cessione non era altro che una punizione ingiusta per tutti i lavoratori onesti. Molte imprese, a causa della vecchia decisione presa dal Governo, rischiavano il fallimento e questo non doveva accadere.

Lo sblocco alle cessioni e l’introduzione di sanzioni e di controlli costituisce un nuovo sistema virtuoso, dove le cessioni sono consentite ma solo se tutto viene sottoposto a verifiche. Queste nuove disposizioni si applicano a tutti i bonus edili, il bonus ristrutturazione e il Superbonus 110%.

Sblocco cessione: il punto della situazione

I dati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate sono chiari: i bonus edili hanno concesso 4,4 miliardi di euro alle imprese per effettuare i lavori di efficientamento energetico e sismico. Denaro, questo, sottratto dalle tasche dei contribuenti.

In particolare, il bonus che è stato più utilizzato per compiere gli illeciti è stato il Bonus Facciate, per il 46%, a seguire l’Ecobonus, per il 34%, il Sismabonus, per l’8%, e il Superbonus 110%, per il 3%. Quale motivazione sta dietro tutto ciò?

L’asseverazione tecnica della congruità andava presentata solamente con i bonus edili, ovvero il bonus facciate, il Sismabonus, l’Ecobonus, ma solamente prima dell’entrata in vigore del decreto Antifronde, ovvero il DL 157/2021 del 12 novembre.

La scoperta degli illeciti ha consentito il Governo di introdurre nuove strette ai bonus edili che si sono risolte con il blocco delle cessioni. Questo provvedimento, però, andava a colpire tutti in modo indistinto: sia i professionisti e le imprese oneste, sia coloro che avevano commesso gli illeciti.

Il blocco delle cessioni stava, insomma, causando il blocco di decine di migliaia di cantieri ancora aperti. Tantissime imprese furono costrette ad anticipare di tasca loro i crediti che gli erano stati bloccati dal Governo, per cui tanti di loro rischiavano veramente di dichiarare banca rotta.

Il blocco delle cessioni doveva, perciò, essere sbloccato. Fu da quel momento che voci di corridoio cominciarono a parlare dell’introduzione di un Bollino Antitruffa, il quale avrebbe avuto come scopo quello di autorizzare la cessione del credito, quindi di sbloccarlo.

Tuttavia, bisognerà aspettare la modifica del decreto Milleproroghe per riuscire ad avere delle notizie certe il merito allo sblocco della cessione del credito. Nel frattempo, fu introdotto l’obbligo del visto di conformità riservato a tutti i bonus edili. Cosa comporta?

Il visto di conformità è un documento che elenca i requisiti necessari per riuscire ad accedere ai bonus casa e poi alla detrazione fiscale che questi concedono. Ma solo alcune categorie di professionisti sono autorizzate al rilascio del visto di conformità, come spiega anche l’Agenzia delle Entrate:

“Il soggetto autorizzato al rilascio del visto è tenuto a predisporre la dichiarazione fiscale, attestare di aver eseguito i necessari controlli mediante sottoscrizione della stessa e a trasmetterla all’Agenzia delle entrate.”

In sostanza, solamente i professionisti iscritti all’albo potranno rilasciare il visto di conformità, ma non solo. Anche i Caf e i Raf sono autorizzati al rilascio del visto di conformità, oltre che gli iscritti alla Camera di Commercio, dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura.

Il decreto Milleproroghe, tuttavia, chiarisce ogni dubbio, anche quello relativo alle spese sostenute e rimaste senza un rifermento normativo. Come dice anche informazione.it:

“Perché se non ci sono più dubbi sulle spese effettuate dal 1° gennaio, qualche dubbio c’era sulle spese effettuate nel periodo compreso tra il 12 novembre (data di entrata in vigore del decreto Antifrodi) e il 31 dicembre del 2021. La modifica riguarda il complesso tema dei visti e delle asseverazioni.”

Noi vi terremo aggiornati sulle novità!

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate