Bonus famiglia 2021 ed Assegno Unico Figli: novità in vista

Come si può ben comprendere, i prossimi mesi, saranno decisivi. Molte famiglie stanno aspettando di sapere quali saranno gli aiuti economici che coinvolgerranno i propri nuclei familiari e, soprattutto, se saranno idonee per tali sussidi. Per ora, quella che è diventata ormai una certezza è che, l'Assegno Unico Figli, è stato rimandato a Gennaio 2022 per cui, dovremo attendere ancora svariati mesi. Ed ora? Cosa succederà?

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Bonus Famiglia 2021 e Assegno Unico Figli saranno le tematiche che andremo ad affrontare nel corso delle righe di questo contenuto.

Cercheremo quindi di capire di cosa si tratta, a chi aspetta, come richiederlo e come funziona. Insomma, sarà un bel articolo guida che vi accompagnerà passo passo tra i vari punti. Vedremo, inoltre, tutte le agevolazioni destinate ai nuclei familiari e tutti quei Bonus che scattano quando una coppia diventa neo genitori.

E l'Assegno Unico figli? Si, parleremo anche di lui ed approfondiremo anche quest’altra tematica!

Procediamo quindi con l’esaminare tutti i Bonus disponibili per i nuclei familiari.

Bonus Asilo Nido

Come possiamo intuire dal nome stesso, il Bonus Asilo Nido serve appunto per andare a pagare la retta annuale dell'asilo nido dei propri figli. Prevede fino a 3.000 euro e spetta di diritto a chi ha un ISEE pari o inferiore a 25.000 euro. Bisogna quindi, come per qualsiasi Bonus attualmente in corso, rispettare determinati requisiti per potervi accedere.

Per poter usufruire di tale Bonus, come sempre accade, l'interfaccia è proprio l'Inps. Per cui, per accedere a tale misura di sostegno economico, è necessario collegarsi al suddetto portale online. Come per qualsiasi Bonus erogato dall'Inps, potete rivolgervi ad un intermediario, per esempio, ad un Patronato.

Ricordiamo inoltre che, il Bonus Asilo Nido, può essere convertito in assistenza domiciliare qual ora, vostro figlio, sia affetto da disabilità.

Bonus Bebè

Anche in questo caso, appunto il Bonus Bebè, siamo difronte ad un'altra misura economica gestita interamente dall'Inps e, di conseguenza, bisogna tassativamente seguire la procedura che viene richiesta sul portale dell'Ente.

Ovviamente, anche qui, bisogna tenere d'occhio l'Isee familiare. Ci sono infatti, tre fasce per quanto concerne il Bonus Bebè:

  • Bonus Bebè "pieno" con importo pari a 160 euro con Isee non superiore ai 7.000 euro;
  • Bonus Bebè "intermedio" con importo pari a 120 euro se si ha un Isee che va da un minimo di 7.000 euro fino a massimo 40.000 euro;
  • Bonus Bebè "minimo" con importo pari a 80 euro per coloro che hanno un Isee che supera i 40.000 euro;

Sono previste 13 erogazioni mensili. Per poterlo richiedere è necessario che ci sia una nascita, un affidamento o una adozione (avvenuta, quest'ultima, dal 1 Gennaio 2021 al 31 Dicembre 2021, insomma, durante il corso dell'anno).

Assegni Familiari

Gli Assegni Familiari sono, ancora una volta, erogati dall'Inps.

Vi state chiedendo a chi spettano gli Assegni Familiari? Ve lo sveliamo subito! Spettano di diritto ai lavoratori dipendenti, a chi percepisce la pensione o a coloro che percepiscono prestazioni contributive Inps compatibili con questi incentivi familiari.

L’importo degli Assegni Familiari cambia ogni anno e, la durata di quest’ultimo, va dal primo di Luglio del corrente anno al primo di Luglio dell’anno successivo.

Bonus Mamma Domani

Per Bonus Mamma Domani si deve intendere un aiuto, un incentivo economico, una tantum. In parole semplici e riassuntive: un sostegno economico versato una sola volta, pari cioè ad 800 euro per ogni gravidanza, a partire dal settimo mese di gestazione. Il tutto, indipendentemente dall’Isee.

Bonus Mamme Disoccupate

In questo caso, l’interfaccia per il Bonus Mamme Disoccupate, è il Comune della vostra città. Per essere precisi e dettagliati, ci riferiamo all’Ufficio Protocolli.

Sarà necessario avere un Isee inferiore a 17.500 euro e, l’importo erogato, ammonta a circa 348 euro.

Il Bonus Mamme Disoccupate prevede ben cinque erogazioni! Il requisito richiesto, oltre all’Isee chiaramente, è quello di non aver versato più di tre mesi di contributi.

Per richiederlo bisogna semplicemente andare al Comune della propria città ed interfacciarsi con esso auto dichiarando di avere tutti i requisiti richiesti.

Assegni ai Nuclei Familiari

Si tratta di una misura di sostegno per famiglie che hanno un Isee inferiore ad 8.800 euro e, prevede fino a 140 euro circa per svariate mensilità.

Altro requisito fondamentale, oltre alla soglia Isee massima da rispettare, è quello di avere la residenza in Italia o possedere un regolare permesso di soggiorno italiano e, soprattutto, avere almeno tre figli a carico all’interno del proprio nucleo familiare. Questo, almeno inizialmente. L’Assegno Unico Figli infatti, è stato esteso anche a tutti quei cittadini che provengono dall’Unione Europea e che versano le tasse su suolo italiano. E’ quindi tassativo avere la residenza fiscale in Italia.

Lo scorso anno venne però modificato quest’ultimo punto e, cioè: anche tutti i genitori con un solo figlio a carico possono, ora, richiedere gli Assegni ai Nuclei Familiari.

Assegno Unico Figli

Purtroppo, l’Assegno Unico Figli, slitterà al prossimo 2022 ma, la notizia positiva che possiamo comunicarvi è che, ci sarà, una partenza parziale da Luglio 2021. Lo stesso Ministro Alle Pari Opportunità, Elena Bonetti, ce lo ha confermato. L’Assegno Unico Figli infatti, è stato inserito in Legge di Bilancio e, questo significa che, sono stati stanziati dei soldi per, effettivamente, metterlo in pratica.

Nel caso dell’Assegno Unico Figli, non farà fede l’Isee bensì il reddito familiare.

Dovrebbe partire “una misura ponte sperimentale” che, molto probabilmente, dovrebbe avvicinarsi – come importo – a quello dell’Assegno Unico Figli stesso. Quindi, massimo, 250 euro per ogni fisso.

Anche per quanto concerne l’Assegno Unico Figli, si procederà andando a scaglioni e per fasce Isee.

Stando alle prime indiscrezioni degli importi per l’Assegno Unico Figli, le famiglie che rientrano nel bacino di 30.000 euromassimo – (Isee), dovrebbero vedersi erogare una cifra che oscilla tra i 160 ed i 170 euro.

Non è ancora chiaro se sarà una cifra garantita con un versamento sul vostro Iban oppure se si avrà tale somma intesa come credito d’imposta, ovvero come risparmio sulle tasse.

Non si sa nemmeno se, i primi beneficiari, saranno una “fascia campione” di famiglie o, semplicemente, tutte le famiglie aventi diritto.

Assegno Unico Figli, approfondiamo!

L’Assegno Unico Figli è una tematica davvero tanto attesa e, cosa molto importante, interessa e coinvolge tante famiglie. Per cui, approfondire tale argomento, può risultare più che utile.

Partiamo con una bella notizia: la Legge di Bilancio 2021 ha dedicato 6 miliardi a tale misura economica.

Considerando i 15 miliardi che derivano dall’eliminazione delle altre misure per l’Assegno Unico Figli, a regime, ci sono a disposizione 21 miliardi totali. Sono apparentemente tanti soldi si, certamente, ma purtroppo, non così tanti per raggiungere lo scopo prefissato.

Lo scopo è garantire a tutte le famiglie, in modo progressivo in base all’Isee, fino a 250 euro per ogni figlio dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 18 anni. Da tenere conto che: se il figlio è in fase di tirocinio, va all’Università o ha un lavoro a basso reddito, l’Assegno Unico Figli, si potrà richiedere ancora fino a massimo 21 anni ed intestarlo direttamente a lui.

Ad uscirne però penalizzati saranno proprio i dipendenti: finiranno per avere un importo inferiore rispetto a quello che sarà previsto per l’Assegno Unico Figli. Questo perché sarà garantito anche agli incapienti, ai disoccupati… Insomma, a chi non ha alcun reddito annuo.

Questa tipologia di Assegno Unico Figli si chiama anche “universale” proprio perché dovrebbe spettare a tutte le famiglie con figli e, perché, ingloberà anche gli altri sostegni alla famiglia.

Ovviamente, la cifra versata, cambierà rispetto al numero di bambini presenti all’interno del nucleo familiare. Varierà nuovamente nel caso in cui ci sia uno, o più figli, soggetti a disabilità.

Una parte dell’importo sarà fissa e per tutti – ed è questo che lo rende “universale” – l’altra parte invece, varierà in base al proprio Isee. Coloro che hanno la fortuna di guadagnare di più percepirà un minor aiuto economico e viceversa.

Secondo informazioni non ancora confermate, la “parte fissa” sia presume sia di circa 100/120 euro per poi raggiungere massimo 250 euro per ogni figlio. In caso di figli affetti da disabilità, famiglia numerosa (più di tre figli) o madri con meno di 21 anni, l’Assegno Unico Figli subirà una maggiorazione.

Assegno Unico Figli: compatibile con altri Bonus?

In tanti si stanno chiedendo proprio questo: ma l’Assegno Unico Figli, sarà compatibile con il Reddito di Cittadinanza? Ebbene, si! L’Assegno Unico Figli 2021 sarà compatibile con il Reddito di Cittadinanza! Inoltre, non andrà a creare cumulabilità con quelle altre misure di sostegno che sono rivolte a famiglie dove ci sono minori affetti da disabilità. L’Assegno Unico Figli sarà quindi possibile chiederlo in aggiunta ai vari sussidi economici!

Come saranno ripartiti, i fondi, all’interno della famiglia? Fino a 18 anni, i destinatari dell’importo spettante saranno entrambi i genitori in maniera equa ed uguale. In caso invece di genitori separati, l’Assegno Unico Figli sarà intestato all’affidatario. Nel caso in cui ci sia un affido congiunto, la somma verrà ripartita in modo proporzionale in base alle ore trascorse col figlio.

Altra cosa estremamente importante: secondo quanto pianificato, l’Assegno Unico Figli non dovrebbe andare ad incidere sull’aumento Isee. Questo diviene fondamentale per coloro che hanno diritto all’accesso anche di altre misure di sostegno.

Assegno Unico Figli: novità

Una novità importante, relativa all’Assegno Unico Figli, è questa: quando entrerà a pieno regime, andrà automaticamente a sostituire tutte le altre misure a sostegno della famiglia, a partire dagli Assegni Famigliari.

Un’ulteriore novità è anche questa: il Ministro per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, ha dichiarato che rimarrà la data di Luglio intesa come partenza della suddetta misura economica ma, si andrà a regime, a partire da Gennaio 2022.

Tutto questo cosa significa? Significa che, a Luglio 2021, comincerà quindi la raccolta delle domande per coloro che desiderano beneficiare dell’Assegno Unico Figli. Questo ci fa dedurre che, l’intera macchina, non è ancora pronta per gestire il tutto. Ma, soprattutto, non dispone ancora della copertura finanziaria necessaria per poter dare il via a tale manovra.

Una copertura economica imponente: si parla infatti di oltre 21 miliardi. Nonostante sia una cifra astronomica, la quantità di questo denaro non ci fa comunque avanzare in quella che è la classifica europea per le misure a supporto delle famiglie. L’Italia infatti, è tra le maglie nere, in quanto, intesa come Nazione incapace di dare supporto alle famiglie con figli, appunto. Una bella maglia nera a livello Europeo.

Come poter fare domanda per l’Assegno Unico Figli?

La procedura per fare domanda non è stata ancora palesata. Elena Bonetti, non ha ancora comunicato nulla in merito e, di conseguenza, non vi è, ad oggi, niente di certo. Le informazioni che circolano non sono sicure ed attendibili.

E’ necessario aspettare i Decreti: attraverso quest’ultimi sarà possibile capire come poter presentare domanda all’Ente che se ne occuperà.

Probabilmente, come per qualsiasi Bonus, sarà necessario “mettersi in lista” e fare una Dichiarazione Sostitutiva Unica aggiornata e, quindi, presentare l’Isee 2021.

Assegno Unico Figli: da Luglio a Gennaio

Che cosa succederà in questo arto temporale che va da Luglio a Gennaio? Succederà che, le detrazioni per famiglie già esistenti, vedi Bonus Bebè, continueranno ad essere erogate normalmente. Le detrazioni, e gli incentivi per le famiglie, saranno in vigore fino alla partenza della misura stessa e, quindi, per tutto il 2021.

Questo è un aspetto molto importante! Nelle proiezioni fatti sull’importo dell’Assegno Unico Figli – ossia, i calcoli teorici sulle anticipazioni – hanno dato dei risultati spiacevoli soprattutto per tutte quelle famiglie dove ci sono dei Dipendenti Pubblici che ricevono le detrazioni familiari. Di fatto, le andrebbero a perdere dal momento in cui verrà introdotto l’Assegno Unico Figli e dalla sostituzione degli Assegni Familiari.

Tutto ciò però, potrebbe essere evitato mediante una clausola di salvaguardia che, però, al momento non c’è! Si tratterrebbe, sostanzialmente, di un meccanismo che scatta per salvaguardare le tasche di quelle famiglie che andrebbero a perdere parecchi soldi. Ovviamente, nel caso in cui la cifra dell’Assegno Unico Figli, sia inferiore rispetto a quella che già si percepisce.

Quindi, le famiglie possono stare tranquille: fino a fine dicembre, le detrazioni familiari resteranno in vigore (Assegni Familiari, Bonus Bebè).

A Luglio invece, partirà la raccolta delle domande per l’Assegno Unico Figli!

Ricordate anche un’altra cosa importante: più è numerosa la vostra famiglia e più sarà “grande” l’importo mensile percepito.

Perché nasce l’Assegno Unico Figli?

L’Assegno Unico Figli nasce per contrastare l’enorme calo demografico che, da qualche anno, si sta sviluppando in Italia. Si cerca quindi di sostenere le famiglie che hanno deciso di mettere al mondo uno, o più figli. Ribadiamo inoltre che, come precedentemente detto, l’Italia – rispetto ad altre nazioni europee- certamente non brilla in virtù di aiuti economici familiari.

L’Italia dispone di 1,1% di fondi destinati alle famiglie e, in media, gli Stati Europei, hanno invece una percentuale pari al 2,2%. Stiamo quindi parlando, letteralmente, del doppio. Rispetto al resto d’Europa, l’Italia riesce ad aiutare, in modo dignitoso, meno di una famiglia su due. E questa, purtroppo, non è una considerazione gratificante.

Il calo demografico è iniziato almeno da tre anni poi, certamente il Covid-19, ha peggiorato ancora di più una situazione già critica e delicata di suo. Proprio per questo motivo, lo Stato, si è ritrovato difronte ad una situazione che, per forza di cose, necessita di un grande aiuto economico.

Assegno Unico Figli: importi

Riportiamo dei dati che, attualmente, sembrerebbero corretti. Per coloro che hanno un Isee che arriva – massimo- a 30.000 euro:

  • 161 euro per ogni figlio minorenne;
  • 97 euro per ogni figlio maggiorenne;

Per coloro che hanno un Isee che supera i 52.000 euro:

  • 67 euro per ogni figlio minorenne;
  • 40 euro per ogni figlio maggiorenne;

Dopo il secondo figlio, scatta una maggiorazione pari al 20%. In caso di figli affetti da disabilità, la maggiorazione varia dal 30 al 50% circa.

L’Assegno Unico Figli ingloberà dunque, tutte le altre misure a sostegno della famiglia che, a partire dal 2022, spariranno!

Assegno Unico Figli: ecco cosa spazzerà via

Vediamo, infine, cosa porterà via con se l’Assegno Unico Figli:

  • Bonus Bebè;
  • Premio Natalità (800 euro per ogni nascita);
  • Bonus Terzo Figlio (per tutti quei genitori che hanno tre, o più figli, minorenni);
  • Fondo per la Natalità;
  • Detrazioni Figli a Carico (Irpef);
  • Assegni Familiari;

Isee: che cos’è?

Concludiamo questo viaggio tra i Bonus Familiari e l’Assegno Unico Figli e spieghiamo un’ultima cosa. Molto spesso si utilizza il termine “Isee” dando per scontato che tutti sappiano, effettivamente, cosa sia.

Ecco, ci siamo resi conto che non è così.

Per cui, prima di concludere questo articolo, vediamolo nel dettaglio, spiegandolo in modo semplice e comprensivo.

Il modello Isee è la fotografia delle condizioni economiche di un nucleo familiare. Attraverso questa attestazione, le amministrazioni – che siano esse statali o locali, poco importa – valuteranno la possibilità di accesso, o meno, a prestazioni sociali agevolate o, a servizi di pubblica utilità a tariffa ridotta.

Sarà quindi utile disporre sempre di un Isee aggiornato, anno dopo anno! Per fare tale pratica, sarà sufficiente prenotare una consulenza dal vostro Patronato di fiducia e seguire tutte le loro indicazioni. Vi guideranno passo passo in tutta la raccolta di documentazione necessaria per portare a termine la compilazione dell’Isee.