Bonus Latte Artificiale: spetta in caso di ingorgo mammario?

Ho diritto al bonus latte artificiale se soffro di ingorgo mammario? La nascita di un bambino è sempre un’esperienza nuova e straordinaria per tutte le donne. L’arrivo del bebè comporta anche moltissimi cambiamenti: tra le tante paure della neomamma vi è l’allattamento al seno. Tuttavia, vi possono essere difficoltà e problemi che comportano l’impossibilità di allattare naturalmente al seno il proprio bambino. Per le mamme che non possono allattare al seno il proprio bebè c’è la possibilità di utilizzare il bonus latte artificiale. Rispondiamo in questa guida ad una domanda pervenuta da una giovane neomamma che ha difficoltà di allattamento al seno.

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Ho diritto al bonus latte artificiale se soffro di ingorgo mammario? La nascita di un bambino è sempre un’esperienza nuova e straordinaria per tutte le donne. L’arrivo del bebè comporta anche moltissimi cambiamenti: tra le tante paure della neomamma vi è l’allattamento al seno. Tuttavia, vi possono essere difficoltà e problemi che comportano l’impossibilità di allattare naturalmente al seno il proprio bambino. Per le mamme che non possono allattare al seno il proprio bebè c’è la possibilità di utilizzare il bonus latte artificiale. Rispondiamo in questa guida ad una domanda pervenuta da una giovane neomamma che ha difficoltà di allattamento al seno.

“Buongiorno, ho 24 anni e da qualche settimana ho partorito una bambina. Vorrei allattarla naturalmente al seno, ma ogni volta che avviene la montata lattea ho i capezzoli dolenti e sensibili al tocco. Inoltre, ho notato che il seno diventa più pieno e sodo, doloroso e sensibile al tocco e i capezzoli sono appiattiti. Ciò comporta la difficoltà da parte della mia bambina di attaccarsi al seno per succhiare il latte. Tra le altre difficoltà, ho notato delle perdite di latte durante i primi giorni di allattamento al seno. Viste le mie paure e difficoltà nell’allattare al seno la mia piccola, vi chiedo gentilmente se posso richiedere il bonus latte artificiale. In caso affermativo, posso presentare la domanda? Grazie.”

Bonus latte artificiale: i problemi di una mamma che vuole allattare

Si sa diventare mamma comporta cambiamenti e l’insorgenza di paure e difficoltà. Uno studio americano condotto su un campione di 500 mamme ha rivelato che il 92% ha riferito di avere difficoltà ad allattare al seno già dai primi tre giorni di allattamento. Tra le difficoltà più comuni c’è il dolore sotto forma di capezzoli dolenti e sensibili al tocco dopo la montata lattea. Dopo pochi giorni dall’inizio dell’allattamento il bambino non potrebbe ricevere abbastanza latte e perdere peso. Nei giorni successivi al parto si potrebbe verificare l’ingorgo mammario, che si caratterizza per il ristagno di latte nella mammella, che appare tesa e lucida, come nel caso della nostra lettrice. La mammella appare calda, pesante e tesa semplicemente perché piena di latte. Inoltre, la giovane mamma soffre di perdite di latte:

"Durante le prime fasi della gravidanza, l'aumento di estrogeni produce un accrescimento del volume delle ghiandole mammarie e il progesterone potenzia la secrezione delle ghiandole stesse",

spiega Rossana Sarli, Dottoressa in Ginecologia a Genova.

“Quando gli alveoli diventano pieni di colostro, il volume del seno aumenta ancora rispetto ai primi mesi di gestazione, ma la presenza di alti livelli dell'ormone progesterone nel sangue della futura mamma inibisce la piena produzione di latte fino a dopo il parto. Ciò nonostante, a molte donne può capitare, spontaneamente o spremendo leggermente il capezzolo, di veder fuoriuscire un po' di colostro nel corso dei nove mesi: è un fenomeno assolutamente fisiologico”, spiega la Ginecologa.

Bonus latte artificiale 2021: anche per chi soffre di ingorgo mammario?

Le donne che soffrono di ipogalattia o di agalattia hanno diritto a richiedere il bonus latte artificiale. E le donne che soffrono di ingorgo mammario? L’ingorgo mammario è la conseguenza di un non adeguato deflusso di latte materno, ovvero quando la quantità di latte prodotta è superiore alla quantità di latte che il bambino succhia. Di solito, questa condizione è solitamente temporanea e può essere trattata in modo facile e veloce. I casi più gravi possono evolversi nella comparsa della mastite, una patologia infiammatoria di origine batterica. Spesse volte la mastite è un’evoluzione di un ingorgo, ma non è detto che siano sempre collegate. Il nostro consiglio è quello di consultare il suo ginecologo per la valutazione del caso e per decidere se proseguire con l’allattamento della bambina al seno materno. Nel caso in cui il medico riscontri serie difficoltà e problemi, potrà allattare la piccola con il latte artificiale. In questo caso potrà beneficiare del bonus latte artificiale.

Bonus Latte artificiale: come richiederlo?

Il Bonus Latte Artificiale è un contributo di 400 euro annui che permette di sostenere economicamente le neomamme che non possono allattare il neonato al seno, ma solo con il latte artificiale. L’impossibilità di allattare al seno andrà certificata dal ginecologo. Attualmente non ci sono istruzioni ufficiali sulle regole per presentare la domanda per avere il bonus latte artificiale 2021, che dovrebbe essere trasmessa all’INPS. In ogni caso invitiamo la giovane mamma a consultare il ginecologo e a valutare attentamente se proseguire con l’allattamento al seno o optare per l’allattamento artificiale. La Redazione di Trend Online coglie l’occasione per porgerle gli auguri a Lei e alla sua bambina.