Bonus prima casa: niente anticipo sul mutuo e tasse ridotte

La bozza del nuovo DL Sostegni bis introduce un bonus prima casa, rivolto ai giovani che vogliono acquistare un'abitazione per la prima volta. L’insieme delle misure prevede non solo enormi sgravi fiscali e l’esenzione dal pagamento di alcune tasse, ma anche agevolazioni e sconti per chi stipula un mutuo prima casa. Vediamo tutte le novità.

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Cominciano a circolare le prime bozze del DL Sostegni bis e portano buone notizie per chi ha intenzione di acquistare un immobile per la prima volta.

Il nuovo decreto contiene una serie di agevolazioni dedicate ai giovani che non abbiano ancora compiuto 36 anni di età e che intendo acquistare un’abitazione entro il 31 dicembre 2022.

La bozza del decreto prevede nello specifico, per i beneficiari di questo bonus prima casa, l'esenzione dalle imposte di registro, catastali e ipotecarie e un rimborso dell’IVA, qualora si sia tenuti al pagamento di questa sull’immobile.

Ma il Premier Draghi ha annunciato che le agevolazioni sull’acquisto degli immobili non si fermeranno qui e nelle intenzioni dell’esecutivo vi è anche quello di offrire ai giovani degli incentivi per il mutuo prima casa. Quale la possibilità di ottenere l’anticipo necessario con un finanziamento statale oppure la possibilità di detrarre i costi del muto prima casa dall’Irpef in misura maggiore di quanto non sia possibile al momento.

Bonus prima casa, uno sconto certo sulle imposte 

Dunque, il bonus prima casa dovrebbe intervenire non solo riducendo le imposte sull’acquisto dell'immobile, ma anche con un vero e proprio sconto sul mutuo.

Ma procediamo con ordine, in relazione alle imposte le informazioni sulle agevolazioni prima casa dedicate ai giovani sono contenute nella bozza del DL Sostegni bis rilasciata il 30 aprile, nel dettaglio all’articolo 28.

Questo insieme di agevolazioni è rivolto a quanti al di sotto dei 36 anni di età intendono acquistare un immobile. La misura prevede che gli under 36, che acquistano un immobile siano esenti dal pagamento dell’imposta di registro e dalle imposte catastali e ipotecarie e che vi sia anche il 50% di sconto sull’importo degli oneri notarili.

Se l’acquisto viene effettuato da un'impresa soggetta al pagamento dell’Iva, anche quest’ultima sarà restituita mediante credito di imposta. Sono esclusi da tutte queste agevolazioni le case di lusso, cioè nella categoria catastale A/1, A/8, A/9.

Le nuove agevolazioni sul mutuo prima casa giovani

Il DL Sostegni bis, nell’articolo 16 della bozza aggiornata al 30 aprile 2021, parla anche di altre misure e agevolazioni, questa volta dedicate al mutuo prima casa giovani.

Il premier Draghi aveva già anticipato l'arrivo di altre agevolazioni per gli under 36 cha acquistano una prima casa, quale la possibilità di usare un finanziamento statale per l’anticipo. In questo modo, anche chi non ha la liquidità iniziale sufficiente, per versare l’anticipo richiesto dal mutuo prima casa, troverebbe aiuto nello Stato.

Per il momento, con il nuovo decreto, il Governo sta valutando di finanziare con denaro extra il Fondo di garanzia sui mutui, così da offrire ai giovani la possibilità di ottenere dalla banca un prestito per il mutuo che corrisponda al totale da pagare, fino al limite di 250.000 euro e non solo al 50%, come accade adesso.

La proposta è inserita come ipotesi in valutazione e lascia intendere che è ancora in lavorazione, perciò tutti i dettagli sulla misura non sono molto chiari e saranno sviluppati nella stesura finale del testo del decreto.

Tutte le informazioni sul Fondo di garanzia per il mutuo prima casa giovani nel video YouTube di Gabriele Altamore:

Come funzionano le agevolazioni sul mutuo prima casa per gli over 36

Il bonus prima casa, con l’insieme di agevolazioni che contiene, sarà rivolto esclusivamente ai giovani che non abbiano ancora compiuto 36 anni. Tuttavia, per chi acquista un immobile ci sono già delle agevolazioni prima casa che non richiedono requisiti di età anagrafica.

Ad esempio, chi oggi stipula un mutuo per l’acquisto di una prima casa ha la possibilità di una detrazione IRPEF pari al 19%, fino al limite di 4.000 euro, dei costi del mutuo.

Appena fu pubblicato il testo del DEF, dove era contenuto lo scostamento di bilancio per il DL Sostegni bis, qualcuno dall’esecutivo governativo aveva lanciato la proposta che il bonus prima casa contenesse anche la possibilità per i giovani di avere una detrazione Irpef maggiore.

Per ora non c'è ancora traccia di questo nella bozza del nuovo decreto, ma ad ogni modo è chiaro le ipotesi sulle agevolazioni per un mutuo prima casa rivolto ai giovani sono ancora in fase di discussione.

Ancora, nel caso in cui si decida di acquistare un immobile prima casa da un privato soggetto ad Iva, quest’ultima che normalmente è al 10%, può essere agevolata al 4%. Mentre le imposte catastali, ipotecarie e di registro hanno tutte un costo fisso di 200 euro l’una.

Se, diversamente, si acquista l’immobile da un proprietario che non è soggetto all’Iva, allora il valore delle imposte catastali ed ipotecarie sarà 50 euro, mentre l’ammontare dell’imposta di registro, che normalmente è al 9%, scenderà al 2%.

Quali sono i requisiti per le agevolazioni prima casa

Per accedere alle agevolazioni prima casa ci vogliono alcuni requisiti non molto difficili da ottenere.

In primo luogo l’immobile da acquistare deve essere nello stesso luogo dove si studia o si lavora, oppure nel quale si ha la residenza. Nel caso nessuno dei tre requisiti sussistesse, è comunque possibile acquistare un immobile sfruttando le agevolazioni prima casa, ma l’acquirente dovrà impegnarsi a cambiare la propria residenza entro 18 mesi.

Le agevolazioni inoltre si applicano alla categoria catastale A con la sola eccezione delle case di lusso cioè A/1, A/8 e A/9. Inoltre, gli sgravi fiscali sono applicabili anche per le strutture nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, se a servizio dell’abitazione principale.

Infine, quando si acquista un immobile come prima casa sfruttando le agevolazioni statali, se il nuovo proprietario entro cinque anni dall’acquisto vende la casa senza acquistare nient’altro, è passibile di una sanzione. 

Quali documenti servono per il muto prima casa?

Veniamo ad una delle domande più frequenti che chi acquista un immobile per la prima volta è costretto a farsi: quali documenti servono per stipulare il mutuo?

Diciamo che possiamo suddividere la documentazione in tre grandi gruppi. Prima di tutto serviranno i vostri documenti anagrafici, cioè: un documento di identità valido, il codice fiscale e il certificato contestuale. Nel caso di due coniugi, si dovrà presentare l’atto di matrimonio o eventualmente l’atto di separazione o la sentenza di divorzio.

Servono poi una serie di documenti utili ad attestare il reddito. I lavoratori dipendenti dovranno mostrare gli ultimi modelli 730 o CUD e le due buste paga più recenti (i pensionati dovranno portare con sé i due cedolini)

I lavoratori autonomi invece avranno bisogno dei due modelli Reddito PF più recenti e del modello F24.

Infine, tutti sono tenuti a presentare l’estratto conto più recente.

Risolta la documentazione relativa al titolare del mutuo, serviranno i documenti che riguardano l’immobile che si intende acquistare. Parliamo del preliminare o della proposta di acquisto, della planimetria catastale, dell’atto di provenienza e, nel caso di immobili di nuova costruzione, anche della concessione edilizia.