Bonus Renzi 2022: ma come si calcola? Ecco alcuni esempi!

Non sai come si calcola il Bonus Renzi dal 2022? Ecco alcuni esempi di calcolo!

Il Bonus Renzi c’è anche nel 2022!

Si chiama Bonus IRPEF, ma ancora garantisce un rimborso fiscale mensile sul reddito lordo annuo, come già stabilito all’epoca dall’omonimo governo.

Quest’anno però, con la riforma IRPEF, prevede un calcolo diverso, a causa delle nuove aliquote e dei nuovi scaglioni di reddito.

Questo già l’aveva raccontato Speedy News Italia nel suo video di approfondimento su Youtube.

Qualche soldo in poi in busta paga non fa male, visto che, tra caro bollette e inflazione galoppante, si parla già di spese extra per quest’anno abbastanza importanti per tutte le famiglie italiane.

Senza contare anche l’arrivo della variante Omicron in tutti i luoghi di lavoro: si parla già di 2 milioni di positivi in poche settimane.

Pertanto, c’è sempre qualcosa da guadagnare, anche se si può fare qualche errore con i nuovi calcoli.

Vediamo infatti come funzionano.

Bonus Renzi 2022: ecco di che cosa si tratta

Il Bonus Renzi è un supporto integrativo alla propria busta paga lorda, che consiste in un extra mensile in base al reddito, secondo alcuni scaglioni.

La decisione è stata presa dal Governo Renzi, nel 2014, per favorire in parte i redditi dei lavoratori dipendenti, e anche di alcune categorie nel settore degli autonomi.

Va detto che nel lungo periodo questa proposta ha suscitato diverse critiche, specie la sua tempestività all’avvicinarsi delle elezioni regionali ed europee.

Però come extra fiscale ha avuto il suo perché, anche perché si parlava di ben 80 euro al mese in più. Si parlava, anche perché oggi è chiamato bonus IRPEF, e ne prevede ben 100 nella busta paga.

Questa integrazione nasce però all’indomani del Manovra di Bilancio 2020, cioè in pieno governo Conte I. E, due governi dopo, si è temuto per la sua sospensione.

Motivo? Sembrerebbe che, già come preannunciato nel 2015, il bonus non fosse così determinante nella vita dei lavoratori, a livello di impatto economico.

Inoltre, a momenti bisognava restituirlo per via dell’aumento del contributo IRPEF di fine anno, dato che incide effettivamente nel reddito annuo lordo (R.A.L.).

Nonostante queste critiche, il bonus ha solo cambiato nominativo, anche se comunemente si preferisce chiamarlo col nome dell’ex presidente del Consiglio nonché attuale segretario di Italia Viva.

Bonus Renzi 2022: ecco a chi spetta da quest’anno!

Ufficialmente il Bonus Renzi nel 2022 spetta a tutti coloro che possono avere una busta paga ogni mese.

In pratica tutti i lavoratori dipendenti che detengono un cedolino, oppure i pensionati. Tutti loro hanno diritto a questo benefit fiscale, ma solo se la situazione reddituale si ritrova compromessa a causa delle detrazioni fiscali.

Se c’è il superamento dell’imposta lorda, una volta fatto il calcolo di detrazioni e importi relativi all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, scatta automaticamente il trattamento integrativo del bonus.

Però questo trattamento risente in primis degli scaglioni di reddito, oltre o sotto i quali è previsto l’aumento o la riduzione dell’importo mensile del bonus, un po’ come funziona generalmente per le prestazioni sociali e assistenziali, anche se solo nel caso della NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) il Bonus Renzi è disponibile.

Nel caso del Bonus Renzi, a causa della riforma dell’IRPEF varata con la Manovra di Bilancio, l’importo è cambiato completamente.

Bonus Renzi 2022: ecco il nuovo calcolo! Ma cosa cambia?

A livello di riforma fiscale, l’IRPEF ora prevede un prelievo fiscale virtualmente meno pressante per i redditi medio-bassi, con l’abbassamento dell’aliquota dal 28 al 25%, ma solo per i redditi sotto i 28.000 euro lordi annui, sennò scatta al 35% per tutti i redditi sopra i 28.000 euro, ma sotto i 40.000.

In realtà il calcolo si complica col Bonus Renzi, che, a livello di credito fiscale, si limita solo per i redditi inferiori a 15.000 euro, mentre diventa una detrazione fiscale nel caso della seconda aliquota accennata, cioè quella tra i 15.000 e i 50.000 euro.

Cioè, il credito come lo conosciamo noi, cioè i 1.200 euro annui, o 100 euro al mese, sono previsti per chi ha adesso redditi ancora più bassi di quelli di prima.

E’ una limitazione che però ha un suo vantaggio, visto che sono stati previsti nella Manovra di Bilancio 2022 altre agevolazioni fiscali.

Bonus Renzi 2022: nuove agevolazioni per quest’anno!

Conoscevamo il Bonus Renzi come un credito a riduzione progressiva, che passava ad un massimo possibile di 1.265 euro addirittura per chi aveva un reddito sotto i 5.500 euro.

Per poi scomparire al raggiungimento dei 40.000 euro annui lordi. Ora invece si potrà riscattare ulteriori agevolazioni se superi i 15.000 euro annui. Si parla di ben 3.100 euro di agevolazioni, ma sempre sotto riduzione progressiva, che arriverà a 0 verso i 50.000 euro.

Altro motivo per la potenziale cancellazione del Bonus Renzi è stato anche il decidersi per ulteriori agevolazioni, così da superare lo strumento fiscale del semplice bonus, e garantire ai lavoratori dipendenti e pensionati una riduzione del prelievo fiscale.

L’ottica generale è questa per il Governo Draghi: è meglio chiedere meno soldi agli italiani piuttosto che darglieli. Così facendo lo Stato si imbarca meno crediti nei confronti dei lavoratori dipendenti, che in Italia sono oltre 18.000.000 persone, al netto delle varie tipologie di contratti. E al tempo stesso cerca di ridurre la pressione fiscale, così da garantire consumi e investimenti nel lungo periodo.

C’è da chiedersi se effettivamente queste agevolazioni siano migliori o peggiori rispetto al precedente bonus.

Bonus Renzi 2022: ecco l’esempio per i pensionati

Come detto, il Bonus Renzi è gaantito per tutti coloro che possono avere un cedolino relativo ad una busta paga o ad una pensione contributiva INPS.

Ma bisogna stare attenti al calcolo, perché da quest’anno sono in ballo anche altre agevolazioni, forse più corpose rispetto a quello del semplice bonus IRPEF.

Nel caso dei pensionati, è previsto un aumento del credito fiscale a 700 euro lordi annui. Il calcolo dietro a questo aumento è il seguente: l’importo della pensione va rapportato fra 28.000 euro e 19.500 euro.

A sua volta va diminuito in relazione al reddito complessivo, ma solo sel’ammontare è superiore a 8.500 euro ma inferiore a 28.000 euro.

Se consegue a sua volta che, in caso di reddito complessivo tra 15.000 euro e 55.000 euro, la detrazione arrivi a 1.297 euro, perché in questo caso il rapporto è tra 55.000 e 40.000 euro.

Così facendo:

  • per chi ha una pensione intorno a 18.000 euro spetta ben 1.343 euro di detrazione;
  • per chi ha una pensione intorno a 20.000 euro spetta ben 1.214 euro di detrazione;
  • per chi ha una pensione intorno a 25.000 euro spetta ben 893 euro di detrazione.

Quest’ultima è l’unica con un calo, perché precedentemente arrivava a 972 euro lordi annui. E questo senza contare eventuali addizionale regionali o ulteriore detrazioni.

Bonus Renzi 2022: ecco l’esempio per i lavoratori dipendenti

Nel caso di lavoratore dipendente, ci tengo a precisare prima di tutto di quali categorie di lavoratori dipendenti stiamo parlando.

Il bonus Renzi dal 2022 è previsto per tutti coloro che sono:

  • dipendenti pubblici,
  • dipendenti privati,
  • cassaintegrati,
  • disoccupati con indennità,
  • lavoratori in mobilità.

Cioè tutti coloro che, come già ribadito nel 2014 dall’allora premier Renzi, presentano nella propria busta paga la voce “Credito Art. 1 D.L 66/2014“, cioè la norma a riferimento del bonus.

Nel loro caso, il bonus sale a 1.910 euro annui, sempre per via del calcolo di prima, cioè il rapporto tra 28.000 euro e 13.000 euro, ma diminuito del reddito complessivo, più l’aumento del prodotto di esso per 1.190 euro.

Mentre se il reddito viaggia verso i 20.000 euro, l’aliquota scende di un quarto, e la detrazione schizza a 2.642 euro. Quasi il doppio della quota precedente.

Così facendo:

  • per chi ha un reddito da dipendente intorno a 18.000 euro spetta ben 2.825 euro di detrazione;
  • per chi ha un reddito da dipendente intorno a 20.000 euro spetta ben 2.642 euro di detrazione;
  • per chi ha un reddito da dipendente intorno a 25.000 euro spetta ben 2.184 euro di detrazione.

Non si parla più di soli 1.200 euro di credito, ma di ben 2.000, quasi 3.000 euro annui.

Bonus Renzi 2022: ecco l’esempio per i lavoratori autonomi

Prima avevo accennato al fatto che il Bonus Renzi spettasse ai lavoratori con una busta paga o cedolino pensionistico.

In verità, spetterebbe anche ai lavoratori autonomi, anche a quelli con una partita IVA aperta.

Anche se è più nell’ottica della detrazione IRPEF, non tanto nel credito semplice del Bonus Renzi.

Nel caso loro, possono avere fino a 1.265 euro di detrazione se supera 4.800 euro annui, fino a 55.000 euro, ma sempre secondo il calcolo del rapporto tra l’importo di 55.000 euro più la differenziale di 50.200 euro.

Se si va sotto  4.800 euro annui, scatta la no tax area, cioè l’area in cui lo Stato, e così l’Agenzia delle Entrate o anche solo l’Agenzia Entrate-Riscossione (ex Equitalia) non può toccarti il reddito con la tassazione.

Su questo aspetto purtroppo la Riforma Fiscale non ha fatto passi avanti, lasciando inalterate queste zone anche per altri redditi. Per esempio:

  • se sei un lavoratore dipendente, la tua tax area è disposta entro i 8.145 euro annui;
  • se sei un pensionato, la tua tax area è disposta entro i 8.130 euro annui.

Sopra quel reddito, scatta la prima aliquota IRPEF, e dovrai pagare tutti i redditi al di sopra di quella cifra per il loro 23%, entro i 15.000 euro.

Diciamo che, alla fine dei conti, tocca comunque pagare le tasse. Meno o più, ma sempre si deve pagare.

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