Canone Rai: parte la diffida collettiva perché i canali non si vedono

Il Canone Rai sta pesando enormemente sulle tasche dei cittadini perché da mesi non viene erogato il servizio in molte zone d'Italia.

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Ci sono problemi col Canone Rai, tant'è vero che è partita una diffida.

La pratica è stata avviata dal Presidente di Adico (Associazione in Difesa dei Consumatori) poiché molti cittadini hanno pagato il Canone Rai per svariati mesi, ma non hanno ricevuto il servizio.

Infatti questa situazione fa sì che la tassa, da sempre oggetto di discussione, sia effettivamente riconosciuta come "un servizio oneroso ma inesistente".

Sono varie le zone d'Italia in cui manca l'accesso ai canali, ma quella in cui si è verificato il massimo grado d'inefficienza è stato il Veneto.

Il problema ulteriore è che la Rai non si è neanche preoccupata di questa mancanza, tant'è vero che non ha risposto alle comunicazioni ufficiali dell'Adico.

La causa di questo problema sta nello switch off effettuato nel corso del mese di marzo 2022.

Lo switch off è il passaggio definitivo dalla televisione analogica a quella digitale.

Diffida Canone Rai: la comunicazione di Adico

Adico ha avviato questa diffida nei confronti della Rai per richiedere il rimborso di tutte le quote pagate in mancanza del servizio e richiede anche la cancellazione definitiva del canone in questione.

Questa richiesta segue le linee guida scritte all'interno dell'articolo 1453 del Codice Civile:

Nei contratti con prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l’altro può a sua scelta chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno.

Il presidente dell'associazione, Carlo Garofolini, sta facendo di tutto affinché si possa sbloccare questa situazione scomodissima.

Inoltre quest'ultimo ha dichiarato che è scioccato del fatto che la Rai, essendo un servizio di dominio pubblico, stia facendo letteralmente il contrario degli interessi comuni.

Coloro che hanno dovuto fronteggiare questa difficoltà si sono comunque attrezzati, nel senso che hanno cambiato TV, chiamato tecnici e hanno utilizzato delle apparecchiature specifiche, ma di questa spesa non se ne vede il risultato sperato.

Nonostante ciò, la Rai comunque è rimasta nel silenzio totale.

Le persone che più di tutte stanno avendo queste difficoltà sono gli anziani perché nei canali Rai ci sono delle trasmissioni che piacevano e li permettevano d'intrattenersi.

Diffida Canone Rai: si può non pagare la tassa?

La risposta a questa domanda è sì.

Tuttavia ci sono delle specifiche condizioni che si devono verificare affinché si possa avere un'esenzione dal pagamento.

In questo paragrafo saranno fatte alcune semplici anticipazioni per dare un'idea generale.

Il principio è che il Canone Rai viene pagato non tanto perché si vedono i canali come Rai 1,2,3,4 ecc, ma per il semplice fatto che si possiede una televisione.

Pertanto chi non è in possesso di una televisione, soprattutto se analogica, ma ha computer, tablet, schermi digitali e via dicendo, non è tenuto a pagare la tassa.

C'è un altro criterio generale, che rientra nella maggior parte dei casi di esenzione ed è l'età.

Chi ha 75 anni e un reddito inferiore a €8000 non deve pagare la tassa.

Infine per quanto riguarda l'invio della pratica all'Agenzia delle Entrate si consiglia la lettura del seguente articolo.