Canone Rai, ottieni un’esenzione totale o uno sconto del 50%

Canone Rai, c'è un modo che ti permetterà di non pagare o di ricevere uno sconto del 50%. Ma nel caso si decidesse di non pagare, quali sono i rischi?

Da diversi anni ormai e più precisamente correva l anno 2016 quando l’ex Governo Renzi decise di introdurre il pagamento del Canone Rai all’interno della bolletta elettrica.

Il provvedimento fu preso per cercare di ridurre gli alti numeri relativi all’evasione, al mancato pagamento di questa vera e propria imposta tra le più odiate tra i contribuenti italiani.

Argomento da sempre controverso, fa discutere l’obbligatorietà rispetto a alla volontà secondo molti che sarebbe decisamente più giusto lasciare liberi i cittadini di pagarlo o meno.

Ma quali sono i rischi per coloro che decidessero di non pagare il Canone Rai nel 2022?

E’ chiaro che nel momento in cui si dovesse procedere con il mancato pagamento dell’intera bolletta della luce il rischio più grande si incorrerebbe nel subire dopo un primo avviso da parte della compagnia elettrica, di solito tramite e-mail, e successivamente tramite raccomandata, il taglio del servizio, così come ricordato dal sito ricorda laleggepertutti.it

Le cose cambiano invece nel momento in cui si dovesse procedere con il pagamento della bolletta elettrica meno la quota riguardante il canone Rai, nei paragrafi successivi ne approfondiremo i rischi.

Intorno a tante polemica ci sono però anche alcune novità positive come la possibilità di dimezzarne, legalmente, la quota totale.

Questo con la Rai, il servizio di televisione pubblica, che continua a considerare la quota attuale di 90€ bassa, ed inadeguata per sostenere le spese alle quali il servizio pubblico va incontro.

La richiesta per il momento mai accettata della rai è stata infatti quella di estendere il canone anche a dispositivi mobili come smartphone e tablet.

Proposta che ha suscitato non poco clamore sulla quale la Rai ha fatto immediatamente marcia indietro.

Canone Rai in bolletta elettrica: come funziona

Canone Rai, l’abbonamento alla televisione dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo dal 2016 si versa attraverso il pagamento della bolletta della luce.

L’importo di 90 euro verrà spalmato infatti all’interno  delle singole fatture dell’energia elettrica.

Tale misura è stata applicata in modo da ridurre drasticamente l’alta evasione intorno a questa imposta che fino a prima del 2016 veniva pagata attraverso al compilazione di un classico bollettino postale.

Ad oggi l’unica maniera per non pagarlo resta quello di appartenere ad una delle categorie per le quali è prevista un’esenzione, aspetto che vedremo in seguito.

La misura in termini di evitare il mancato pagamento del canone Rai ha funzionato fondamentalmente per due motivi:

  • dividere l’importo del canone Rai da quello della bolletta elettrica non è semplice;
  • non pagare l’importo dal Canone Rai se si ha il servizio dell’addebito bancario automatico delle fatture periodiche (la cosiddetta domiciliazione bancaria) è praticamente impossibile.

A questo aggiungiamo il timore di molti cittadini nel sottrarre l’importo del canone dal totale della bolletta elettrica per paura di un tagli dell’utenza ed ecco qui che il gettito fiscale per quanto riguarda la tassa sulla Tv e più che raddoppiata a partire proprio dal 2016.

Quello che in molti non sanno, me che in verità è riportato sulla Legge di Bilancio 2016 è che un mancato pagamento dell’importo del Canone Rai non pregiudicherà assolutamente l’erogazione del servizio di energia elettrica.

Mancato pagamento Canone Rai: quali sono i rischi e le consegunze?

Ma cosa succede se si sceglie di pagare la bolletta elettrica omettendo l’importo relativo al Canone Rai, cosa si rischia?

La prima segnalazione sarà quella che la società elettrica invierà all’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda ail mancato pagamento del canone Rai.

Arrivata la segnalazione all’Agenzia Entrata scatterà subito l’accertamento attraverso una iniziale verifica, se il mancato pagamento dovesse essere confermato, sarà inviata al contribuente moroso una lettera di segnalazione in cui verranno chieste le motivazioni riguardo l’omissione del pagamento.

Un’eventuale valida giustificazione da parte del contribuente sarebbe quella di dichiarare che no è in possesso si un apparecchio televisivo.

Diversamente se si dovesse dichiarare un mal funzionamento della tv non sarebbe valida come giustificazione nel mancato pagamento del canone Rai. 

La ragione è semplice, il canone Rai è un’imposta legata al possesso del televisore e non al funzionamento, va pagato anche nel momento in cui hai lasciato il tuo televisore spento tutto l’anno.

Se il contribuente non riuscirà a dimostrare le ragioni a proprio favore, scatterà una sanzione pari a cinque volte l’importo del canone Rai dovuto e non versato. 

Nel caso di conferma della morosità verrà indicata una data entro il quale saldare il debito oltre il quale si procederà con il passaggio del fascicolo  all’Agenzia Entrate Riscossione (l’ex Equitalia) per il recupero coattivo delle somme.

Qui la questione si fa più seria e ci sarà l’invio da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione di una vera e propria cartella esattoriale oltre alla possibilità di effettuare anche nel momento in cui si ritenesse necessario eventuali pignoramenti.

Per  importi bassi, come quello relativo al canone Rai, è probabile che gli strumenti di coercizione possano essere il fermo auto o il pignoramento del conto corrente.

Nel caso di fermo dell’automobile ci sarà il fermo amministrativo il che significa che il veicolo sarà interdetto alla circolazione, ma potrà comunque essere venduto. 

Nel caso del pignoramento del conto in banca avverrà in maniera forzosa, senza bisogno di udienze in tribunale o preavvisi, previo l’invio di una lettera raccomandata inoltrata sia al debitore che all’istituto bancario in cui verrà indicato all’istituto di credito di versare direttamente all’Agenzia Entrate Riscossione le somme pignorate, a meno che il contribuente, entro 60 giorni, non abbia pagato spontaneamente.

Canone Rai: come ottenere un’esenzione totale o uno sconto del 50%

Parliamo ora di come fare a non pagare legalmente, il Canone Rai.

Un modo esiste, che garantirebbe l’esenzione dall’imposta.

In pratica la legge prevede l’invio di una autocertificazione in cui si afferma che no si è possessori, e che dunque che si è sprovvisti di una tv  o di altri apparecchiature in grado di ricevere il segnale Rai nella propria abitazione. 

Questa azione esonererà il contribuente dal pagamento del canone.

Ovviamente è scontato dire che mentire oltre ad essere un comportamento immorale è anche decisamente rischioso poichè se si viene sorpresi in casa con un televisore ecco che le multe salate non tarderanno ad arrivare.

Non solo, purtroppo per chi dovesse arrivare a conoscere tale misura di esenzione solo ora, non potrà metterla in atto poichè i termini di presentazione della domanda sono scaduti al 31 gennaio 2022.

Fortuna che è però prevista una seconda finestra con scadenza 30 giugno 2022.

Presentare la domanda di esenzione entro il 30giugno significherà essere esenti dal pagamento del Canone Rai per i secondi sei mesi dell’anno.

Ciò significa una sconto del 50% sull’importo totale, da 90 € a 45 €.

Da considerare che se si dovesse procedere in questo senso, il contribuente per vedersi rinnovata l’esenzione, nel caso in cui i termini vengano sodisfatti, dovrà presentare la domanda ogni anno entro il 31 gennaio dell’anno in corso.

Le novità sul canone Rai si susseguono dunque di anno in anno come quella che vede il Governo a voler nuovamente, nel 2023, tornare alla vecchia modalità di pagamento, quella del bollettino postale.

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