Canone Rai: ecco chi deve pagarlo nel 2022!

Il canone Rai è di fatto una imposta applicata a chi possiede un apparecchio TV, tuttavia ci sono alcuni casi di esclusione per il 2022.

Il canone Rai è una delle imposte più odiate dagli italiani, tant’é che molti rinunciano al televisore in casa pur di non pagare questa tassa. Il pagamento avviene infatti ogni volta che è presente nell’abitazione, o in un locale adibito a impresa, un apparecchio Tv in grado di ricevere i segnali televisivi.

Il canone Rai può essere di due tipi: quello tradizionale, che deve essere pagato da parte degli italiani che hanno una televisione nel proprio ambiente domestico, oppure il canone speciale, riservato alle attività di impresa, come riporta un articolo recente di Quifinanza.it:

“Il canone Rai speciale è dovuto quindi da hotel, studi professionali, bed and breakfast, associazioni, circoli, sedi di partiti politici, negozi e così via.”

Questo vuol dire che chi ha un’attività, come quelle citate sopra, deve necessariamente provvedere al pagamento, al pari di chi possiede una televisione all’interno delle mura domestiche. Anche nel 2022 queste attività devono provvedere al pagamento, e gli importi rimangono pressoché gli stessi rispetto agli anni passati.

Tuttavia sono possibili alcuni casi di esonero particolari sia per i cittadini privati che per le imprese, a patto che vengano rispettati alcuni requisiti relativi al tipo di soggetto richiedente o al tipo di attività specifica. Vediamo nell’articolo come funziona il canone Rai per il 2022.

Canone Rai: chi deve pagarlo nel 2022

Nel 2022 tutti coloro che hanno una televisione nello spazio domestico, o all’interno del locale della propria attività, pagano il canone Rai. Questa è una regola generale a cui però poi seguono alcune eccezioni. Sulle modalità di pagamento, nonostante numerose proposte di un cambiamento da quest’anno, ancora una volta si tratta di pagamenti automatici insieme alla bolletta dell’energia elettrica.

Questo significa che il canone Rai si deve pagare ogni qual volta in cui sia presente una Tv in casa, direttamente con le bollette per l’utenza domestica. Si tratta di una cifra di 9 euro mensili distribuiti su tutto l’anno: una piccola cifra che viene automaticamente aggiunta alla bolletta dell’energia elettrica.

Chi possiede una Tv non deve fare altro che provvedere al pagamento della bolletta dell’energia elettrica, per saldare il pagamento anche dell’imposta del canone. Tuttavia questa tassa non si paga se in casa non è presente un apparecchio televisivo, e questa informazione va tempestivamente comunicata alla Rai.

La comunicazione per quest’anno era da effettuarsi entro gennaio 2022: questo significa che per poter nuovamente disdire il canone bisognerà attendere ancora fino al 2023. Per le modalità di pagamento, si ipotizza che dal prossimo anno ci saranno ulteriori cambiamenti, secondo alcune ipotesi già discusse nel 2021.

Molto probabilmente questa imposta verrà estrapolata dalla bolletta dell’energia elettrica per l’utenza domestica, e si dovrà pagare con un bollettino a parte, come succedeva nel passato. Tuttavia si attendono ancora conferme per questa decisione. In breve, si può dire che tutti i cittadini che possiedono una Tv a casa o nel locale in cui svolgono un’attività, sono tenute al saldo del canone nel 2022 tramite bolletta.

Canone Rai: perché si paga?

Molti si domandano per quale motivo è obbligatorio pagare una sorta di abbonamento televisivo, soprattutto oggi che sono presenti moltissimi canali anche diversi dalla Rai. Come riporta il sito ufficiale Canone.rai.it, si tratta di una imposta per un servizio di carattere pubblico:

“La Rai e’ la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, per questo e’ tenuta a trattare argomenti e fornire informazioni di approfondimento, attualita’ a carattere istituzionale e sviluppa anche l’informazione regionale con 21 redazioni sul territorio.”

Questo significa che il canone Rai va pagato in quanto servizio di stato, che garantisce informazione a livello nazionale, regionale e locale. La Rai stessa spiega che il pagamento è dovuto alla possibilità di continuare a ricevere questo tipo di informazione, e per garantire la sopravvivenza di un servizio rivolto a tutti i cittadini.

Il sito ufficiale poi specifica chi sono i destinatari di questo pagamento, specificando le differenze tra:

  • Canone Tv ordinario: rivolto ai cittadini che hanno una Tv in casa, in ambito familiare;
  • Canone Tv speciale: rivolto ai cittadini che svolgono un’attività commerciale presso un locale o un ambiente accessibile al pubblico, con scopi diretti e indiretti, come bar, ristoranti, hotel, eccetera.

Per quanto riguarda il canone speciale, è stata introdotta una possibilità aggiuntiva per il 2022 per le imprese. Ovvero chi ha una Tv e svolge attività di impresa nel locale in cui è presente, ha tempo ancora fino alla fine di marzo 2022 per provvedere al pagamento per il rinnovo dell’abbonamento.

Questo allungamento delle tempistiche di pagamento, che sposta la data dal 31 gennaio a fine marzo, è dovuto alla continuazione dello stato di emergenza connesso al Covid-19 per i primi mesi del 2022.

Canone Rai 2022: chi non lo paga

Tra i soggetti che sono esonerati dal pagamento del canone Rai vi sono i privati o le imprese che non tengono apparecchi Tv all’interno dei propri spazi. Tuttavia la comunicazione per disdire il canone Rai andava effettuata per quest’anno entro fine gennaio 2022, questo significa che bisognerà attendere fino al prossimo anno per disdire il canone anche in mancanza di Tv.

Sono invece presenti alcuni casi di esonero dal pagamento del canone per specifiche tipologie di imprese, come ad esempio gli enti culturali non a scopo di lucro. Sono anche escluse dal pagamento le scuole, anche dove sono presenti apparecchi Tv, i centri per anziani e altri enti di assistenza.

Sono anche esonerati dal pagamento di questa imposta i Militari delle Forze Armate Italiane, agenti diplomatici e consolari, e negozi di rivendita di apparecchi televisivi. Per quanto riguarda gli anziani, anche per il 2022 sono attivi alcuni esoneri da ricordare: non pagano questa imposta i cittadini con più di 75 anni di età, e reddito annuale inferiore a 8.000 euro.

Molti si chiedono se il canone deve essere pagato se si possiedono più apparecchi televisivi nella stessa abitazione, oppure se si è proprietari di una seconda casa con Tv. Il canone va pagato solamente una volta: questo vuol dire che anche chi possiede una seconda casa in cui è presente un apparecchio televisivo aggiuntivo, è esonerato da pagamenti ulteriori.

Il pagamento del canone non si applica nel caso di presenza in casa di computer portatili, tablet o smartphone. Questa ipotesi risalente all’anno scorso non ha trovato conferma alcuna.

Canone Rai speciale: le cifre

Per quanto riguarda il canone Rai ordinario, cioè quello per le abitazioni private, il pagamento comporta una cifra di 9 euro aggiunta alla bolletta mensile dell’energia elettrica. Per le imprese invece gli importi cambiano e sono molto variabili, in base al tipo di impresa e alla sua grandezza. Facciamo qui qualche esempio:

  • Struttura ricettiva o negozio con al massimo un apparecchio Tv: paga 203,70 euro annuali;
  • Albergo a 4 o tre stelle con meno di 10 apparecchi Tv: 407,35 euro annuali;
  • Albergo a 5 stelle con meno di 25 camere: 1.018,40 euro annuali;
  • Albergo a 5 stelle con più di 100 camere: 6.789,40 euro annuali.

L’importo come visto da questi esempi è molto variabile, in base alla situazione specifica e alla grandezza dell’impresa. Il pagamento di queste cifre può anche essere dilazionato semestralmente o trimestralmente. Per le imprese che devono pagare questa imposta, il canone può essere dedotto dal reddito se sono confermati i presupposti fiscali per procedere.

In caso di mancato pagamento del canone Rai è possibile anche per le imprese incorrere in sanzioni: si parla della restituzione del pagamento secondo quanto dovuto maggiorato da sanzioni e possibili interessi, al pari di come accade per il mancato pagamento di una imposta.

Nel caso del canone speciale, si può effettuare la disdetta (per mancanza di apparecchi Tv) tramite l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Canone Rai e bonus Tv

Quest’anno sono previste alcune agevolazioni, sotto forma di bonus Tv, per l’acquisto di apparecchi televisivi. Entro il giorno 8 marzo 2022 sarà completata la trasformazione tecnologica che coinvolge le televisioni italiane. Da marzo sarà attiva la codifica MPEG-4 in tutta Italia, e questo vuol dire che gli apparecchi televisivi più obsoleti difficilmente potranno continuare a ricevere correttamente i segnali televisivi.

Tutti i canali infatti potranno essere ricevuti correttamente solamente quando la Tv è abbastanza recente per supportare l’alta definizione. Per tutti i cittadini si tratta di effettuare una risintonazione dei canali, e nel caso in cui l’apparecchio sia inutilizzabile, sarà necessario acquistarne uno nuovo sostituendo l’apparecchio obsoleto.

Il passaggio avviene gradualmente e in momenti diversi regione per regione, tuttavia sarà esteso a tutti entro la prima settimana di marzo. Esistono due tipi di bonus che i cittadini possono richiedere alla luce della spesa necessaria alla sostituzione della Tv:

  • Bonus Tv decoder: si tratta di uno sconto di 30 euro per acquistare Tv e decoder per ricevere correttamente i canali secondo la nuova tecnologia. Il sostegno è disponibile fino alla fine del 2022, e può essere richiesto solamente dalle famiglie meno abbienti, con un ISEE massimo di 20.000 euro. Lo sconto viene applicato direttamente dal venditore, purché il cittadino presenti la propria attestazione ISEE;
  • Bonus Tv rottamazione: in questo caso non esistono limiti ISEE per richiedere l’agevolazione, ed è rivolta a tutti coloro che decidono di sostituire il vecchio apparecchio con uno di nuova generazione. Risulta quindi indispensabile essere residenti in Italia e procedere alla rottamazione del vecchio televisore, che deve essere stato acquistato prima del 22 dicembre 2018. Infine, ma non meno importante, è necessario essere in regola con il pagamento del canone Rai. Lo sconto in questo caso è del 20% dell’acquisto, con un massimo di 100 euro. 

Nel caso di rottamazione del vecchio apparecchio, occorre riciclarlo correttamente tramite per esempio un’isola ecologica, e presentare prova di questo riciclo per ottenere lo sconto.

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