Cartelle esattoriali 2022: addio all’aggio. Tutte le novità!

Quali sono le novità sulle cartelle esattoriali 2022: addio all'aggio, nuova estensione dei termini per il pagamento e rottamazione quater. Le ultimissime!

È ufficiale: su tutti i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° gennaio 2022 i contribuenti non saranno più tenuti al pagamento dell’aggio. Ma che cosa cambia in concreto? Le cartelle esattoriali saranno più leggere per tutti nel 2022.

Non solo ci sarà più tempo per pagare i propri debiti – fino a 180 giorni dalla notifica dell’Agenzia delle Entrate –, ma anche gli importi saranno ridotti in favore dei contribuenti. Con la cancellazione dell’aggio verranno eliminate le voci relative agli “oneri di riscossione”, ovvero le percentuali dall’1%, del 3% o del 6% applicati alle somme dovute dai cittadini.

In realtà, la Legge di Bilancio non prevede la vera e propria cancellazione dell’aggio sulle cartelle esattoriali nel 2022: l’onere andrà versato in ogni caso, ma sarà lo Stato a farsi carico di questo costo aggiuntivo.

Un’ottima notizia per tutte le famiglie, le imprese e i contribuenti che nutrono dei debiti con il Fisco. Quali sono le novità della Legge di Bilancio sulle cartelle esattoriali 2022: ecco cosa cambia dal 1° gennaio sui pagamenti, sugli importi e sul modello di cartella esattoriale.

Si torna a parlare anche della rottamazione quater 2022: da quando parte la definizione agevolata e chi ne potrà beneficiare? Ecco le ultimissime novità sulle cartelle esattoriali 2022!

Cartelle esattoriali: cosa cambia nel 2022?

Con il provvedimento del 17 gennaio 2022 l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello di cartella di pagamento, o cartella esattoriale, che verrà utilizzata per notificare i debiti ai contribuenti a partire dal 1° gennaio 2022.

Ma la novità più grande e più attesa dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2022 è l’attuazione dell’articolo 1, comma 15 della Manovra 2022, che prevede – come riporta un articolo di Informazione Fiscale:

che la copertura dei costi di gestione del servizio nazionale di riscossione venga garantita dallo Stato. 

In altre parole, le cartelle esattoriali saranno più leggere grazie allo stop al pagamento dell’aggio, che verrà saldato direttamente dallo Stato. 

Ma che cosa significa e cosa comporta questa importante novità? Vediamo nei successivi paragrafi come cambiano le cartelle esattoriali nel 2022 e perché saranno più leggere per i contribuenti in debito con il Fisco.

Cartelle esattoriali 2022: addio all’aggio sui pagamenti. Ma cosa significa?

È ufficiale: l’Agenzia delle Entrate ha adottato la nuova cartella esattoriale per notificare i debiti affidatigli a decorrere dal 1° gennaio 2022: perché è una buona notizia?

Sicuramente la cancellazione dell’aggio è qualcosa di positivo per i contribuenti, che non saranno più tenuti a pagare una percentuale aggiuntiva del 6% all’Agenzia delle Entrate. Tale percentuale viene di solito ridotta al 3% nel caso in cui la cartella venga pagata entro i 30 giorni successivi alla sua notificazione. Qualora si tratti, invece, di riscossione spontanea, non è più dovuta la percentuale aggiuntiva dell’1% sulle somme dovute al Fisco dal debitore. Morale: la cartella esattoriale sarà più leggera.

Sarà allora lo Stato a farsi carico del pagamento di questi oneri che andavano ad aggravare le spese e i debiti dei contribuenti: questo è quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022.

Cartelle esattoriali: cos’è l’aggio?

Che cos’è questo “aggio” che rientra nelle cartelle esattoriali?

Stando alla definizione fornita dalla stessa Agenzia delle Entrate:

L’aggio è la remunerazione che l’Agente della riscossione percepisce per la sua attività di riscossione.

A partire dal 1° gennaio 2016, però l’aggio è confluito nel termine “oneri di riscossione” e riguarda una sorta di costo per il cittadino che è volto a garantire il corretto funzionamento della riscossione.

Come abbiamo specificato, esistono diverse percentuali di aggio, variabili al variare del termine entro il quale viene effettuato il pagamento dovuto all’Agenzia delle Entrate. Per i debiti saldati entro i 30 giorni dalla notifica dell’Agenzia, è prevista l’applicazione di un onere di riscossione pari al 3%.

Qualora, invece, il debitore vada a saldare la somma dovuta alla riscossione dopo i 30 giorni dalla notifica della cartella esattoriale, verrà richiesto il costo aggiuntivo dell’aggio al 6% delle somme dovute.

Grazie al primo articolo della Legge di Bilancio 2022, infine, è lo Stato a farsi carico del pagamento dell’aggio per tutte le cartelle notificate a decorrere dal 1° gennaio 2022. Di conseguenza, ai contribuenti verrà richiesta una somma più leggera.

Cartelle esattoriali: in quali casi si paga ancora l’aggio?

Esistono, però, delle situazioni e delle casistiche nelle quali il pagamento aggiuntivo dell’aggio sulle somme dovute è ancora richiesto: quando e per quali motivi?

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2022 – articolo 1, commi 16 e 17 – per tutti i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021 è prevista l’applicazione dell’aggio, secondo la normativa previgente.

Per tutti i carichi affidati dal 1° gennaio 2022, invece, viene applicata la nuova cartella esattoriale ed è quindi lo Stato a farsi carico degli oneri di riscossione eventualmente applicati al debitore.

Cartelle esattoriali 2022: quali somme restano a carico del debitore

In una cartella esattoriale compaiono diverse voci relative alle somme dovute all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Nonostante dal 1° gennaio 2022 gli oneri di riscossione, ovvero l’aggio, venga versato direttamente dallo Stato, sulla cartella rimangono delle spese a carico del debitore. Quali?

Come specificato nel provvedimento del 17 gennaio dell’Agenzia delle Entrate, rimangono a carico del debitore le seguenti voci:

  • la quota di spese relative a procedure esecutive o cautelari;
  • le spese legate alla notifica della cartella esattoriale.

Cartelle esattoriali 2022: estensione del termine di pagamento

Un’altra novità importante – introdotta inizialmente dal Decreto Fiscale e poi modificata dalla Legge di Bilancio 2022 – riguarda l’estensione dei termini utili per effettuare il pagamento delle cartelle esattoriali.

Dopo tutta una serie di proroghe della sospensione della notifica degli atti, la Riscossione è tornata operativa e le cartelle esattoriali si sono rimesse in viaggio verso i contribuenti destinatari. Tuttavia, ci sono delle novità che sono state introdotte in merito al pagamento dei debiti: vediamo di che cosa stiamo parlando.

L’estensione dei termini di pagamento prevista dal decreto Fiscale aveva già spostato da 60 a 120 giorni dalla notifica dell’atto stesso, la scadenza per effettuare il pagamento all’Agenzia delle Entrate. Grazie a un emendamento alla Legge di Bilancio 2022, però, il termine slitta ulteriormente a 180 giorni: ci saranno quindi circa 6 mesi per regolarizzare il pagamento delle cartelle esattoriali al Fisco.

Mentre nel Decreto Fiscale sono stati fatti rientrare gli atti e le cartelle esattoriali notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021, nella Legge di Bilancio sono stati inclusi anche i successivi atti dei primi tre mesi del 2022, dal 1° gennaio al 31 marzo 2022.

L’aspetto positivo dell’estensione dei termini di pagamento dei debiti fino a 180 giorni è il fatto che fino a sei mesi dalla notifica non si incorre in more, interessi o sanzioni. Il nodo degli oneri di riscossione – che avrebbe fatto lievitare il peso della cartella stessa – inoltre, è stato risolto: sarà lo Stato a farsi carico delle spese relative all’aggio.

Rottamazione quater nel 2022? Le ultime notizie…

Ma il vero tema caldo di quest’anno è l’ipotesi di una rottamazione quater, ovvero un regime agevolato confermato anche per quest’anno. Ma che cos’è la rottamazione quater e come potrebbe funzionare?

La rottamazione delle cartelle non è altro che un regime agevolato che permette ai contribuenti di godere di opportuni sconti sul pagamento dei carichi di Equitalia relativi a un certo periodo di tempo. Sarebbe una misura assolutamente apprezzata da moltissime famiglie in debito con il Fisco e in crisi a causa della pandemia di Covid-19.

È stato proprio il decreto legge numero 119 del 2018 a introdurre la definizione agevolata dei carichi, che come spiega l’Agenzia delle Entrate (in merito alla rottamazione ter dello scorso anno):

La Definizione agevolata prevede la possibilità estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti nelle cartelle di pagamento, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.

Ma il nuovo anno si è aperto all’insegna degli aumenti: non solo sul costo delle bollette, ma anche relativamente alla benzina, ai generi alimentari e a moltissime materie prime indispensabili per la produzione di alcune imprese. 

Per questo motivo il pressing dei partiti sul Governo è sempre più palpabile: è necessario introdurre una nuova rottamazione quater nel 2022 per andare incontro alle famiglie e ai contribuenti.

Agenzia delle Entrate: attenzione ai tentativi di phishing!

Approfittiamo dell’argomento per ricordare a tutti i contribuenti di prestare attenzione a tutte le false e-mail provenienti dall’Agenzia delle Entrate. Nel messaggio dell’11 gennaio scorso, il Fisco aveva messo in allerta su alcuni tentativi di phishing verso i cittadini.

I messaggi recapitati ai cittadini sembrano realmente provenienti dall’Agenzia delle Entrate e riguardano in particolare “eliminazioni periodiche Iva”. Nello stesso messaggio l’utente vien invitato a visualizzare i dettagli cliccando su un link esterno che porta in realtà a un sito malevolo. 

L’Agenzia delle Entrate, quindi, invita a diffidare di questi messaggi e a cancellare immediatamente eventuali comunicazioni ricevuto ancor prima di aprirle.

La stessa segnalazione è stata riscontrata anche dall’INPS: gli utenti potrebbero ricevere dei messaggi che invitano a inserire i propri dati in siti fasulli per ricevere pagamenti dall’istituto. In realtà si tratta di truffe che portano allo svuotamento del conto: è bene prestare attenzione e diffidare da queste comunicazioni.

Le uniche fonti affidabili sono i siti web ufficiali di INPS e Agenzia delle Entrate: qualsiasi informazione importante si può ritrovare direttamente sui rispettivi portali istituzionali.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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