Cartelle esattoriali: non potranno essere riscosse. Per chi?

Cartelle esattoriali si allungano i tempi di pagamento da 150 a 180 per quelle notificate a partire da gennaio 2022. Ancora molti i nodi da sbrogliare prima dell'approvazione della legge di Bilancio 2022, dal Decreto Fiscale che prevede l'abbattimento di una delle 5 aliquote Irpef oltre alla cancellazione dell'IRAP. Draghi per il momento dice no ad una nuova pace fiscale per il 2022.

Image

Cartelle esattoriali, la pace fiscale legata alle agevolazioni fiscali previste dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio si è conclusa.

L'ente di riscossione è quindi libero di tornare a notificare nuove carte e sanzioni caricate di interessi per i mancati e tardivi pagamenti.

Torna inoltre a pesare sui contribuenti che hanno "conti aperti" con il Fisco la scure del pignoramento del conto corrente oltre che del prelievo forzoso.

Rispetto a tutto questo la politica non ha ancora assunto una posizione precisa e nonostante la consapevolezza di dover garantire ancora misure di sostegno a contribuenti ai quali servirebbe una boccata di ossigeno per mandare avanti attività e famiglie, stenta a proclamare una nuova pace fiscale.

C'è però una buona notizia sulle cartelle esattoriali  notificate a partire da gennaio 2022, i termini di pagamento dovrebbero infatti allungarsi di molte settimane prima di incorrere in ulteriori sanzioni.

Per chi fosse interessato al tema di seguito un interessanto video pibblicato dalla redazione di Radio UCI riguardo l'estensione dei tempi di pagamento delle cartelle esattoriali notificate tra il 1 gennaio ed il 31 marzo 2022 così come specificato sul sito di Ader Agenzia per la riscossione

Cartelle esattoriali si allungano i tempi per il pagamento a 180 giorni

La novità che e di certo darà un pizzico di serenità in più a molti cittadini che a partire da gennaio 2022 contrarranno nuovi debiti con il Fisco italiano è rappresentata dall' allungamento i tempi per il pagamento delle cartelle esattoriali, dai 150 giorni previsti, di ulteriore mese e mezzo.

Ci sarà più tempo insomma per saldare il proprio debito con il Fisco nel 2022, i giorni disponibili saranno 180 a partire dalla data di notifica.

Il merito di quanto attuato dal governo e delle pressioni esercitate da Forza Italia rispetto al tema delle riscossioni.

Tale misura è un compromesso tra una nuova pace fiscale ed un brusco ritorno alla riscossione dei debiti da parte dell'ente competente.

Di certo una boccata di ossigeno in più per tutti quei piccoli imprenditori impegnati a far ripartire le proprie attività e che necessitano di liquidità per far fronte alle numerose spese ed investimenti.

L'obbiettivo è quello di rilanciarsi ed uscire nuovamente dalla crisi economica nel quale sono piombati a causa dei disagi provocati dalla pandemia.

L'accordo trovato sull'allungamento a 180 giorni per il pagamento delle cartelle esattoriali notificate a partire da gennaio 2022 ed entro il 31 marzo, è una vera e propria manna dal cielo per quegli imprenditori e commercianti a corto di denaro per far fronte ai pagamenti previsti dal Fisco.

Niente proroga per la pace fiscale per le cartelle esattoriali del 2020-21

Verso la fine del 2021, a pochi giorni dall'approvazione della Legge di Bilancio si era parlato di una possibile proroga della pace fiscale e di tutte quelle cartelle notificate nel biennio 2020-21, precedentemente sospese a causa dell'emergenza covid-19 ed in scadenza il 30 novembre scorso.

Ma il no categorico è arrivato proprio dal Ministro dell'economia Daniele Franco che ha dichiarato l'impossibilità di rimandare i pagamenti al prossimo anno, sarebbe stato difficile trovare risorse per la copertura finanziaria di tale misura.

Ecco il motivo per il quale si è deciso di spostare il focus sulle cartelle in arrivo nel 2022.

Cartelle esattoriali: il Fisco non potrà risquotere i debiti se non dopo la scdenza dei temini di pagamento fissati a 180 giorni

Cartelle esattoriali estese a 180 giorni è il nuovo temine per pagare quelle notificate tra il 1 di gennaio ed il 31 marzo, come specificato sul sito di ADER Agenzia per la riscossione.

Le cartelle notificate dal 1 gennaio al 31 marzo 2022 il nuovo termine del pagamento prevede 180 giorni dalla notifica rispetto ai 60 ordinariamente previsti senza alcun onere aggiuntivo.

Prima della scadenza dei nuovi termini quindi l'agente della riscossione non potrà dare corso all'attività di recupero del debito iscritto al ruolo.

Inoltre le funzioni di indirizzo operativo del controllo dell' Agenzia delle Entrate e riscossione vengono attribuiti alla Agenzia delle Entrate titolare della funzione di riscossione che ne monitora costantemente l'attività al fine di incrementare l'efficienza dell'azione di recupero dei crediti affidati all'agente della riscossione attraverso un più stretto ed efficace coordinamento dei processi operativi dei due enti.

Ci sarà il blocco della notifiche delle cartelle esattoriali nel 2022?

Va bene l'allungamento dei tempi di pagamento previsto per le cartelle notificate a partire dal 2022, ma quello che molti contribuenti pretendo e verso il quale il Governo non si è ancora messo riguarda il blocco delle attività dell'ente di riscossione.

Insomma i contribuenti chiedono il blocco delle nuove cartelle esattoriali anche per il 2022.

La realtà sta nel fatto che a fronte di un'emergenza sanitaria che sembra essere rientrata e con le restrizioni lontane diversi mesi il paese vige ancora in una importante crisi economica.

La ripresa stenta ad arrivare e gravare ancora sulle spalle dei contribuenti attraverso la notifica di nuovi debiti appare come un contro senso in un momento in cui serve liquidità per far si che medie e piccole imprese tornino a fatturare e a godere di un nuovo splendore.

La riforma che prevede la cancellazione dell'Irap oltre che la riduzione degli scaglioni Irpef da 5 a 4 sembra non bastare per far tornare a correre l'economia.

Come si legge da Il Sole 24 Ore, il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato:

“A noi piacerebbe intervenire anche sulle cartelle di Equitalia per rottamare le troppe cartelle che sono pronte a partire”.

D’altra parte, gli imprenditori hanno in più riprese richiesto un piano più soft per i versamenti delle cartelle esattoriali. 

Rottamazione Ter: chiamata una nuova proroga

I commercialisti dell’ANC hanno chiesto al governo una proroga delle scadenze della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle. La richiesta è arrivata con un comunicato stampa diffuso il 24 gennaio.

La mini proroga approvata con il decreto Fisco e lavoro che prevedeva un'estensione dell'agevolazione fiscale rottamazione ter e saldo e stralcio fino al 30 novembre 2021 non sembra essere bastata.

In verità i 5 giorni di tolleranza previsti dalla proroga della pace fiscale hanno concesso un ulteriore ritardo nei pagamenti delle cartelle esattoriali facendo slittare la scadenza al 14 dicembre.

Per i commercialisti questa mini proroga non è stata sufficiente, da qui la richiesta all’esecutivo di dare la possibilità ai contribuenti di pagare quanto dovuto in più tempo.

I dieci giorni di proroga sono stati insuffciienti. Di seguito le parole del presidente dell’ANC Marco Cuchel che ha spiegato:

“la fase espansiva che attualmente si sta registrando di fatto interessa prevalentemente le grandi imprese, mentre le realtà più piccole continuano ad essere in forte affanno”

Da segnalare che coloro che hanno mancato la scadenza del 31 dicembre 2021 per il pagamento delle vecchie cartelle esattoriali è anche tramontata la possibilità di usufruire della possibilità di essere riammesso alla rateizzazione senza dover pagare tutte le rate arretrate.

I commercialisti chiedono perciò che il legislatore intervenga con un nuovo provvedimento, che stavolta riconosca ai contribuenti più tempo per effettuare il pagamento delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio.