Cartelle esattoriali: arriva la batosta. Come evitare!

Il 31 agosto arriva lo stop alla sospensione dell'invio degli avvisi ed accertamenti fiscali, che erano stati congelati da marzo 2020. Una vera batosta al rientro dalle ferie che riguarderà milioni di contribuenti, che riceveranno tra settembre e dicembre circa 4 milioni di cartelle esattoriali. Ma si può evitare. Ecco come poter fare.

Image

Il 31 agosto arriva lo stop alla sospensione dell'invio degli avvisi ed accertamenti fiscali, che erano stati congelati da marzo 2020 per evitare che famiglie ed imprese colpite gravemente dalle conseguenze economiche della pandemia da Covid 19 fossero soffocate dai debiti in un periodo in cui percepire il proprio stipendio o generare fatturato è stato molto duro.

Dal 1 settembre quindi l'Agenzia delle Entrate-Riscossione farà partire 4 milioni di cartelle. Un sesto di tutte le cartelle congelate. Ma così a deciso il Presidente dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. La volontà del Fisco è di non creare situazioni di difficoltà ai cittadini. Ma in realtà la difficoltà potrebbe essere proprio in capo all'Agenzia stessa, che con un anno e mezzo di fermo, non avrebbe gli strumenti e le risorse necessarie per tenere il passo su 24 milioni di cartelle. Anche i 4 milioni di cartelle che partiranno dall'1 settembre, partiranno in modo scaglionato, nell'arco del periodo settembre-dicembre.

Chi riceverà gli avvisi di accertamento di tributi non pagati, dovrà pagare. Ma come evitare il salasso di settembre?

Cartelle esattoriali: ripartono gli avvisi

Non ci sono all'orizzonte notizie che facciano presupporre un ulteriore stop all'attività di notifica ed invio di cartelle di pagametno da parte dell'Agenzia delle Entrate. Il 1 settembre, saranno spedite 4 milioni di cartelle sancendo di fatto lo stop alla sospensione dell'attività del Fisco di recupero dei crediti, iniziata a Marzo 2020 e protratta nel tempo fino al 31 agosto 2021. Milioni di italiani dovranno mettere mani al portafoglio e pagare gli avvisi che dovevano essere pagati tra il 1 marzo 2020 ed il 31 agosto 2021. Mentre per chi riceverà nei prossimi giorni i nuovi accertamenti che erano stati parcheggiati negli archivi dell'Agenzia delle Entrate, dovrà verificare direttamente sull'avviso i tempi di pagamento e soprattutto se potrà utilizzare la rateizzazione. 

Circa 25 milioni di cartelle congelate per effetto delle decisioni politiche di non gravare economicamente durante la pandemia da Covid 19 sulle tasche dei contribuenti, riprenderanno gradualmente la strada per le case dei contribuenti. Per ora come ha specificato il presidente dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, l'invio  sarà graduale sia in merito alle prime 4 milioni di cartelle che sulle restanti 20/21 milioni. 

Si tratta di cartelle di pagamento, riferite prevalentemente ai ruoli che gli enti creditori hanno affidato all’agente della riscossione in prossimità dell’inizio della sospensione conseguente all’emergenza Covid, quindi marzo 2020.

Cartelle esattoriali, notifiche e pagamenti: cosa succede dal 1° settembre 2021

La possibilità di fare domanda di rateizzazione riguarda anche i decaduti dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio. A prevederlo è stato il decreto Rilancio, derogando dalle regole ordinarie previste per chi non ha pagato le rate della pace fiscale in scadenza entro il 31 dicembre 2019.

La stessa regola si applica anche ai decaduti dalla prima rottamazione e dalla rottamazione bis, per effetto delle novità previste dal successivo decreto Ristori.

Si ricorda infine che tra le novità, è stato esteso da 5 a 10 il numero massimo delle rate non pagate, anche non consecutive, che portano alla revoca del beneficio della rateizzazione. Tale agevolazione si applicherà ai piani di dilazione concessi fino al 31 dicembre 2021.

Cartelle esattoriali: come evitare la batosta

Per chi si trova a dover saldare in un'unica soluzione la cartella esattoriali entro il 31 settembre 2021, può far valere la possibilità di chiedere la rateizzazione. Il termine ultimo per versare le somme dovute originariamente nel periodo da marzo 2020 e fino al 31 agosto, fine della sospensione, dovranno essere versate entro il 30 settembre 2021. 

Ma a questa situazione non piacevole, perchè sappiamo che le difficoltà di molte famiglie permangono, viene in aiuto la rateizzazione. Questa può essere richiesta entro il 31 settembre per un periodo di 6 anni, ed in circostanze di grave disagio economico si può allungare la richiesta fino a 10 anni

La richiesta di rateizzazione consente al contribuente di diluire in più mesi il pagamento del debito verso il Fisco, e nello stesso tempo all'Agenzia delle Entrate di non far partire le procedure di recupero. 

Chi presenta domanda di pagamento a rate può spalmare su 6 anni le somme indicate nelle cartelle esattoriali. La richiesta si può presentare online per i debiti fino a 100.000 euro, accedendo al servizio “Rateizza adesso” presente nell’area riservata.

Se poi il peso della cartella esattoriale è tale per cui l'incidenza sul reddito familiare è uguale o superiore al 20%, il contribuente può richiedere la rateizzazione in 120 rate, ossia 10 anni. Per poterne beneficiare tuttavia deve dimostrare un reddito basso, attestato mediante ISEE.

Cartelle esattoriali: e se arrivasse una rottamazione quater?

Un ritorno dalle ferie con la sorpresa. Ma questa volta non è gradita. Perchè 4 milioni di cartelle esattoriali stanno per essere notificate ai contribuenti italiani, e che le cartelle la cui riscossione è stata congelata tra marzo 2020 ed agosto 2021 dovranno essere pagate entro il 30 settembre. E si sa che il mese di settembre è particolarmente oneroso, perchè riprende la scuola, con molti costi per i propri figli, possono riprendere le rate del mutuo per chi ha ottenuto la sospensione l'anno scorso. E per questo motivo, è stata immediata la replica della Lega, che ha sempre combattuto per un anno bianco totale, ossia con una cancellazione di tutti i debiti del 2020. La proposta della Lega è quella di dare vita ad una nuova pace fiscale. Tuttavia c'è da segnalare un dato fornito dall'Agenzia delle Entrate che mostra come anche in periodo di sospensione dell'attività di riscossione, tra marzo 2020 e giugno 2021, circa 2 milioni di contribuenti hanno effettuato almeno un pagamento.

Ma cosa propone la Lega? La strada potrebbe portare ad una rottamazione quater sulla quale c'è anche il sostegno di  Liberi e Uguali. La richiesta che arriva dalla politica, però, si incrocia con la necessità di sciogliere innanzitutto il nodo di cosa rottamare stabilendo il perimetro di un intervento in questa direzione. Ma se una rottamazione quater ci sarà, il timing potrebbe essere non immediato e agganciare questa possibilità alla riforma della riscossione che il Governo ha messo in cantiere non prima del 2022.

Rottamazione ter e Saldo e stralcio: le date della cancellazione delle cartelle

È dalla operatività del condono fiscale dietro l’emanazione del decreto attuativo del MEF che si è giunti alla definizione dell’iter dello stralcio definitivo delle cartelle esattoriali dal 2000 sino al 2010. Pertanto, arrivano le date della cancellazione delle cartelle esattoriali, i passaggi chiave riferiti all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, quali:

il 20 agosto 2021 l’agente di riscossione (Agenzia Entrate-Riscossione) ha trasmesso all’Agenzia delle Entrate l'elenco dei codici fiscali oggetto del condono, che riguarda cartelle esattoriali di importo non superiore a 5.000 euro;

entro la data del 30 settembre 2021, l’Agenzia delle Entrate inoltra all’agente di riscossione l’elenco dei codici fiscali che non rientrano nel beneficio, cioè coloro che hanno un reddito imponibile prodotto nel 2019 superiore a 30.000 euro;

entro la data del 31 ottobre 2021 lo stralcio delle cartelle esattoriali sarà reso effettivo a tutti gli effetti di legge, liberando i contribuenti dal peso di 10 anni di debiti esattoriali, per cartelle notificate tra il 2000 e 2010;

entro la data del 30 novembre 2021 viene comunicato ai vari enti creditori i codici fiscali dei contribuenti beneficiari dello stralcio delle cartelle esattoriali.

Infine, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione chiarisce che nel provvedimento di stralcio delle cartelle esattoriali rientrano anche i piani delle rate di pagamento riferiti al Saldo e stralcio, nonché quelli Rottamazione ter. Nello specifico, va detto, che i contribuenti possono verificare lo stato di cancellazione dei piani oggetto della Pace fiscale utilizzando il servizio messo a disposizione dalla Riscossione, (disponibile qui). Un semplice passaggio che permette il ricalcolo delle rate da versare, se le cartelle rientrano nel condono.